alexss ha scritto:
non si può sentire, si può solamente entrare in curva in maniera fluida in modo tale da permetterci di accorgerci di piccole perdite di aderenza.
perchè ciò accada sono necessarie delle gomme buone, che non hanno tanta differenza di attrito fra dinamico e statico, quindi quando comincia a scivolare lo fa in maniera elegante e permette percepirle senza andare per terra.
il setup delle sospensioni è importante, con sospensioni troppo rigide appena si perde aderenza la moto scivola più velocemente e si ha meno margine di correzione, anche se il limite si sposta più in alto.
io entro con la ruota dietro che frena ancora (american style) e leggo le perdite di aderenza del posteriore, per capire quanta aderenza mi è rimasta. se sento che sto ancora frenando tanto allora significa che posso ridurre la frenata e piegare ancora di più, via via, finchè non ho lasciato tutto il freno e ho raggiunto il massimo della piega su quell'asfalto.
la tecnica non è velocissima, nel senso che in pista, dove conosci molto bene le curve forse è controproducente, ma per strada, dove incontri curve sempre diverse mi permette di andare molto forte riusucendo a sentire parecchio l'aderenza a disposizione.
una cosa importante è avere una moto che abbia l'avantreno piantato, in modo che la perdita di aderenza si asempre sul posteriore.
quoto assolutamente ,il freno posteriore per me ha questa funzione tutto sommato insieme a quella di aiutare a chiudere le traiettorie
quoto anche il discorso pista , li è quasi controproducente il freno dietro visto che, in teoria, al limite in staccata ed ingresso ci sei sempre mentre per correggere in percorrenza è sempre utile