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Guida senza mani sul manubrio e voltante che lo pizzica
8553187
8553187 Inviato: 24 Set 2009 22:47
 



In data 24 luglio 2009, le Sezioni Unite civili della Suprema Corte hanno depositato la decisione n. 17355 (Pres. Carbone, rel. Oddo), che appare di particolare importanza per il cospicuo contenzioso su cui va ad incidere nonché per i principi di diritto enunciati. La causa è stata decisa dalle Sezioni Unite attesa la particolare importanza della questione relativa “all'efficacia probatoria delle attestazioni contenute nel verbale di accertamento delle violazioni amministrative”.

In realtà, sulla questione il Plenum era già intervenuto, con la decisione n. 12545 del 1992 che viene ora ribadita obliterando la giurisprudenza più recente che dalla stessa si era discostata. Il punctum pruriens involgeva la ammissibilità o non, nel giudizio di opposizione ad ordinanza-ingiunzione, di contestazioni involgenti i fatti della violazione attestati nel verbale come percepiti direttamente o indirettamente dal pubblico ufficiale e, così, la possibilità o probabilità di un errore nella loro percezione.

Le Sezioni Unite, disattendendo alcune più recenti aperture, opta per l’orientamento più rigoroso, reintroducendo, dunque, di fatto, un ricorso più “indotto” all’istituto della querela di falso.

Secondo i giudici della nomofilachia, la correlazione tra il dovere di menzionare nel verbale in modo preciso e dettagliato, anche se sommario, l'elemento fattuale delle violazione e l'efficacia che l'art. 2700 c.c., attribuisce ai fatti che il Pubblico ufficiale attesta nell'atto pubblico essere avvenuti in sua presenza o da lui compiuti comportano che tale efficacia concerna inevitabilmente tutti gli accadimenti e le circostanze pertinenti alle violazioni menzionate nell'atto indipendentemente dalle modalità statica o dinamica della loro percezione, fermo l'obbligo del pubblico ufficiale di descrivere le particolari condizioni soggettive ed oggettive dell'accertamento, giacché egli deve dare conto nell'atto pubblico non soltanto della sua presenza ai fatti attestati, ma anche delle ragioni per le quali detta presenza ne ha consentito l'attestazione.

L'approccio alla questione relativa all'ammissibilità della contestazione e della prova nel giudizio di opposizione alla ordinanza-ingiunzione non va conseguentemente condotto con riferimento alle circostanze di fatto della violazione attestate nel verbale come percepite direttamente o indirettamente dal pubblico ufficiale ed alla possibilità o probabilità di un errore nella loro percezione, ma esclusivamente in relazione a circostanze che esulano dall'accertamento, quali l'identificazione dell'autore della violazione e la sua capacità o la sussistenza dell'elemento soggettivo o di cause di esclusione della responsabilità ovvero rispetto alle quali l'atto non è suscettibile di fede privilegiata per una sua irrisolvibile oggettiva contraddittorietà (ad esempio, tra numero di targa e tipo di veicolo al quale questa è attribuita). Ogni diversa contestazione va, invece, svolta nel procedimento di querela di falso che consente di accertare senza preclusione di alcun mezzo di prova qualsiasi alterazione nell'atto pubblico, pur se involontaria o dovuta a cause accidentali, della realtà degli accadimenti o del loro effettivo svolgersi .

fonte: Link a pagina di Altalex.com
 
8553225
8553225 Inviato: 24 Set 2009 22:53
 

Che dibattito che è venuto fuori icon_biggrin.gif
 
8553268
8553268 Inviato: 24 Set 2009 23:01
 

desertvulture ha scritto:
portare come prova i tabulati del tuo cell, mostrando che a quell'ora non hai fatto telefonate

comunque non credo che l'agente ti faccia una multa senza fermarti, se non ha la sicurezza di averti visto al cell


Si ma potevo avere l'auricolare che l'agente non ha visto perché magari mi stavo grattando l orecchio.
Quindi secondo quello che mi hai postato solo per essere passato davanti a un agente che ha visto male, devo tenermi multa e sottrazione punti, bene ma non benissimo, solo perché non mi ha (o non ha potuto) fermato.

Quando tu dici "non credo che...." dopo quello che mi hai scritto ti dico che io "spero che non...".

Comunque lo trovo profondamente ingiusto che una parola valga più di un'altra si lede il principio fondamentale della legge.

Ti ringrazio anche se siamo su diverse posizioni per l'interessantissimo topic.
 
8553335
8553335 Inviato: 24 Set 2009 23:16
 

Mimex ha scritto:



Ti ringrazio anche se siamo su diverse posizioni per l'interessantissimo topic.

e di che?! fa sempre bene confrontarsi icon_wink.gif
 
8553347
8553347 Inviato: 24 Set 2009 23:19
 

desertvulture ha scritto:

e di che?! fa sempre bene confrontarsi icon_wink.gif



Penso anch'io 0510_five.gif
 
8553368
8553368 Inviato: 24 Set 2009 23:25
 

Grazie a tutti per gli interventi e per le delucidazioni
 
8554089
8554089 Inviato: 25 Set 2009 8:19
 

Mimex ha scritto:
Comunque lo trovo profondamente ingiusto che una parola valga più di un'altra si lede il principio fondamentale della legge.
Perdonami ma credo che tu ti stia confondendo fra diritto civile e diritto penale.

Cerco di spiegarmi molto semplicemente.

Nel diritto civile la "parola dell'agente o pubblico ufficiale" ha una valenza diversa da quella del privato cittadino perchè deve certificare un qualcosa (pensa a quando devi far autentificare una foto o una firma o vai a fare un passaggio di proprietà), l'impiegato che hai davanti (che in questo caso assume la veste di pubblico ufficiale) apponendo timbro e firma dichiara che sei stato proprio tu a fare quella firma e questa certificazione vale per tutti, anche in tribunale.

Ti immagini i problemi che nascerebbero se la parola del pubblico ufficiale valesse solo come semplice testimonianza? (tutti a fare il passaggio con tre amici come testimoni a favore...)

Saresti contento se il vecchio padrone del mezzo dopo aver preso i soldi non ti consegnasse la moto perchè per lui è ancora sua?

Proprio per evitare questi e altri problemi la legge prevede che ci deve essere qualcuno la cui parola valga come "certificato".

Sempre la legge, al fine di evitare che questo "potere" venga usato in maniera indiscriminata, prevede una punizione molto pesante (molto più severa rispetto a quella prevista per un normale cittadino) per il pubblico ufficiale che non attesta la verità; sanzione che potrebbe sfociare anche nel licenziamento.

Mi dici quale agente rischierebbe il posto per farti un verbale se non fosse più che sicuro?

Infine, proprio per ulteriore tutela del cittadino, la legge dispone che si possa fare ricorso avverso il verbale che si ritiene ingiusto portando le prove a propria discolpa davanti al Giudice di Pace o al Prefetto.

icon_wink.gif
 
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