giovanni2009 ha scritto:
ciao. no non ho nessun documento quando ho fatto la sabbiatura non sono usciti nemmeno i numeri di matricola, il ciclomotore e simile al paglianti ma se vedi cambia sola la forca davanti a un sistema di ammortizzatore diverso i carburatore ce lo mancava solo un ugello per questo che non l' avevo montato, il motore a 3 rapporti ed e tutto funzionante, ma tu dici che i documenti li doveva avere? e poi come mai non ce niente che parli di questo tipo di negrini. grazie dalle risposte.
Ciao,
prima di tutto va sottolineato che , anche se tu avessi avuto il suo libretto originale dell'epoca,
non avresti letto Negrini da nessuna parte.
Infatti i libretto, o meglio il "Certificato per motore ausiliario", dalla copertina rosso/marrone,
che rappresentavano la documentazione per poter circolare con i "Velocipedi con motore ausiliario",
riportava solo la marca del motore ed il relativo numero seriale impresso sul motore.
Questo perchè, fino all'avvento del "Nuovo Codice della Strada" datato 1959 ed entrato in vigore il 1° gennaio 1960,
la categoria "Ciclomotori" non esisteva , ma esisteva la categoria appunto dei "Velocipedi con motore ausiliario",
ossia venivano considerati questi "motorini" come delle bicilette, con applicato un motore per l'ausilio alla pedalata.
Le disposizioni su queste biciclette motorizzate, non facevano differenze per il tipo di trasmisiione alla ruota, che poteva essere a rullo d'aderenza, come nel classico Mosquito Garelli, oppre a catena, come nel Siata/Ducati Cucciolo o come nel caso del motore IMC.
Non vi era nessun limite di potenza e di velocità, ma vi era l'obbligo di avere la pedaliera ciclistica e il divieto di portare passeggero.
La Negrini, come la Paglianti, erano dei semplici assemblatori, in casa non producevano quasi nulla,
quindi come tantissime ditte dell'epoca,
si rifornivano spesso dagli stessi produttori di telai, sospensioni, motori, ecc,
per cui è normalissimo che prodotti di marchi diversi siano quasi identici.
Quindi in conclusione, sei fortunato ad aver potuto leggere la scritta originale Negrini sul serbatoio prima di restaurarlo,
così sai di che si tratta, perche i telai raramente, riportavano una punzonatura per poter risalire all'assemblatore.
Molti infatti, si trovano dei bellissimi "Velocipedi con motore ausiliario" restaurati alla perfezione , di cui non conoscono il marchio con cui venivano commercializzati. Sanno solo sicuramente che il marchio del motore era X o Y.
Il tuo Negrini è stato restaurato a nuovo, ma giovane...
Dai anche una restaurata alla tua lingua italiana,
soprattutto ripassati l'uso delle h, degli accenti e della punteggiatura.