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Inviato: 21 Ago 2009 13:52
Oggetto: Scozia in solitaria - Agosto 2009
Prima di iniziare a scrivere un report delle mie "ferie" ci sono alcune precisazioni da fare...
Ho deciso di fare una sorta di "racconto" un pò per rendervi partecipi di alcune situazioni particolari che si sono create lungo il viaggio e un pò per avere una sorta di diario personale da conservare (parlando per me ovviamente!). Inoltre non sono particolarmente appassionato tanto di visite a chiese, musei e quant'altro quanto di guidare alla ricerca di nuovi panorami. Inoltre la Scozia l'avevo visitata una decina di anni fa con i miei quindi tutte le principali "attrazioni" le avevo già viste...
Quest'anno ho optato per una vacanza solitaria, un pò perchè era il mio sogno da quando ero bambino, un pò perchè avevo bisogno di stare un pò a mente sgombra dopo un "annus orribilis".
Quando parlavo con gli amici/parenti della mia idea sembravano tutti un pò scettici sul fatto che sarei riuscito a portare a termine un giro del genere con il mio fido Thundercat (della riverita età di 13 anni e, alla partenza, 61400 km all'attivo).
Ho optato per una vacanza in tenda, pur sapendo che l'ambiente che sarei andato ad affrontare non sarebbe stato uno dei più secchi ed aridi che si potessero incontrare...ma tant'è...mi ero sempre ripromesso che in caso di condizioni troppo umide avrei sempre potuto ripiegare su un bed and breakfast che in Gran Bretagna non mancano proprio...ma in cuor mio sapevo che non l'avrei fatto se non in condizioni veramente disperate!
L'equipaggiamento finale di partenza era quindi così composto:
- moto: Yamaha YZF600R "Thundercat", fresca di tagliando, kit catena-corona-pignone con pochi mesi di vita e gomme "Dunlop Roadsmart" montate appositamente per il viaggio.
- bauletto centrale rigido "Nonfango", coppia borse laterali morbide "Oxford", borsa magnetica da serbatoio "Louis" e portanavigatore da manubrio "Givi"
- per il campeggio: tenda Quechua T2 Ultralight Pro (Decathlon, 90 euro), scelta per la presenza del doppio telo (che con la pioggia si rivela indispensabile per evitare infiltrazioni) e per le misure compatte che mi permettono di tenerla nel bauletto. Pali e picchetti in alluminio completano il peso finale che si aggira sui 2 kg. Sacco a pelo Gelert X-treme Lite 600 (ingombro 26 x 13 cm, peso 600 grammi, temperature fino a +0.2°C, costo 39 euro), materassino Quechua autogonfiante A200 Ultralight (Decathlon, 39 euro) di misure assolutamente compatte a differenza dei classici "stuoini" da palestra (piegato misura come il sacco a pelo). Comodissimo il fatto che non serve lasciarci i polmoni per gonfiarlo in quanto "fa da se" credo grazie a una costruzione sottovuoto.
Fornelletto a gas, lampada "da testa" ricaricabile a dinamo, buste di cibo liofilizzato e nescafè in bustine di ogni genere completano l'attrezzatura da campeggio. Ho scelto di tenere tutta questa attrezzatura nel bauletto per avere la sicurezza che almeno questa non si bagnasse, sapendo il clima a cui andavo incontro.
- abbigliamento: pantaloni e giacca in cordura "Tschul" con imbottiture estraibili lavorate con fibre di alluminio per i freddi più intensi, protezioni classiche in schiuma, paraschiena Berik, stivaletti Alpinestar (ottimi sia per pioggia che per fango, come spiegherò in seguito...), sottotuta "LIDL" che si comporterà davvero bene, casco AGV GP-I, più magliette varie, pantaloni, tuta, maglioncino e scarpe/ciabatte per il tempo libero, asciugamano in microfibra "Decathlon", costume da bagno (in slancio di ottimismo...non mi servirà mai... ).
Ma veniamo al viaggio (e alle foto!)
Giorno 1: 9/08/2009 Cervignano del Friuli - Durlach (D) - 790 km
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Le previsioni per il pomeriggio non sono le migliori in quanto ci dovrebbero essere dei temporali sulle Alpi, motivo per cui decido di anticipare parecchio la partenza.
Mi trovo in sella alle 6.30, equipaggiamento verificato e riverificato (le borse laterali psicologicamente non mi ispiravano troppo) e parto.
Mi fermo per la prima sosta-rifornimento (nonchè per comprare la Vignette austriaca) come al solito nell'autogrill di Fella. Trovo un motociclista sloveno con alcuni amici in auto che si stanno rifornendo, io li saluto ma non vengo minimamente considerato (anzi, avrei pure l'impressione di qualche risata di scherno...). Faccio il pieno, vado a pagare, chiedo la Vignette...non la vendono più in autogrill, devo andare direttamente al confine con l'Austria e prenderla li...vabbè, tempo di un paio di imprecazioni e parto. Non faccio 20 metri che il tachimetro scende a 0, morto...mi fermo, spengo la moto pensando a qualche sorta di contatto, niente da fare...iniziamo bene...vabbè, non c'è tempo (scioccamente per tutto il viaggio continuerò a pensare a un fusibile saltato) e riparto, seguendo e tenendo sotto controllo la velocità con il TomTom. Arrivato al confine austriaco, trovo una coda chilometrica per acquistare le vignette (ovvio, se non si possono prendere lungo la strada si fermano tutti li...). Perdo più di un'ora in fila, vignette per la moto per 10 giorni 4,40 euro (la tratta autostradale Palmanova-Tarvisio mi è costata 7.40 euro!!!) e riparto.
Ecco il clima che mi trovo davanti...
Arrivo a Villach, inizia a diluviare. Mi fermo, subito fuori l'antipiogga per me e per le borse laterali.
Sono passate 3 ore, mi trovo già fermo a chiedermi chi me lo faccia fare e soprattutto se non sia il caso di tornare indietro...trovo uno spunto d'orgoglio e riparto.
Viaggio d'inferno attraverso tutte le Alpi, rischio di soffocare nei tunnel dei Tauri (5 e 6 km circa, 9.50 euro di pedaggio) a causa del traffico e dell'inquinamento interno l'aria è caldissima e irrespirabile. Arrivo finalmente in Germania, già abbastanza provato psicologicamente, ma è solo l'inizio in realtà. Smette di piovere quindi posso togliermi la tuta, ma si presenta ben presto un altro problema: il traffico sulle autostrade tedesche...per chi non lo sapesse i guidatori d'oltralpe in autostrada riescono a incasinarsi anche solo in 2 auto con 3 corsie disponibili...
Sarà un calvario di code fino a Monaco, code che sono solo degli inutili rallentamenti...se non altro gli automobilisti hanno un gran rispetto per le moto e vedendomi arrivare sulla linea di mezzeria comunque si spostano per lasciarmi passare! Da Monaco a Stoccarda invece è pieno di lavori in corso...la percorro praticamente a una media di 15 km/h, in un sistematico zig-zag e diverse tratte percorse in corsia d'emergenza seguendo altri centauri.
Diverse soste per riposare in autogrill, una delle quali mi vede impegnato in una collutazione con un cassiere di un distributore che continua a sostenere che io abbia fatto 46 euro di benzina e a cui risulta difficile capire che la mia moto abbia 20 litri di portata massima e io ne abbia fatti a malapena 15...vabbè, alla fine mi torna i soldi che nel frattempo mi aveva già addebitato sulla carta di credito...panino al volo, coca, sigaretta e via!
Arrivo a Karlsruhe verso le 18...faccio un giro motociclistico della citta (che non è che abbia granchè da offrire) e mi metto alla ricerca di un campeggio (il TomTom mi indica il più vicino a 35 km...ma dovrei tornare indietro e non se ne parla proprio!!!). Non so se avete presente le città germaniche la domenica pomeriggio...ma sono peggio del deserto del Gobi durante una pestilenza...NESSUNO in giro!
Alla fine trovo un campeggio, Azur Camping, Tiengenerstrasse 40 - Durlach, 18 € a notte, senza grosse pretese ma pulito. Monto la tenda, cerco di capire cosa può essere successo al tachimetro...vedo il cavo che trasmette le rotazioni dalla ruota all'indicatore che è penzolante...si è svitato! Lo riavvito alla forcella, nessuno potrà togliermi mai dalla testa che sia stato quel motociclista mattacchione in autogrill (o uno dei suoi amici) a svitarlo giusto per rompere un pò i maroni...inizio a prepararmi la cena (bustina di risotto ai gamberetti...con il fornelletto a gas e un pò di vento viene fuori un pastone terribile!). Mi siedo per mangiare a uno dei tavoli da pic-nic di cui il campeggio è fornito nella zona "tende" e faccio conoscenza con tre ragazzi di Trento diretti in Olanda... in auto però!
La sera andiamo assieme a fare un giro della cittadina, se giro si può chiamare, la prima birreria è nostra e scorreranno parecchi bicchieri di Weiss che alla spina in Germania è particolarmente buona...è quasi mezzanotte, ora di andare a dormire! Ci salutiamo, e le nostre strade si dividono. La notte sarà movimentata da una serie infinita di crampi ai polpacci...
Giorno 2: 10/8/2009 Durlach (D) - Dover (GB) - 750 km
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Mi sveglio sotto al diluvio...il morale non è dei migliori ovviamente...preparo le borse chiuso nella tenda, e mentre mi interrogo su come chiudere la tenda arriva l'illuminazione! La camera interna è fissata a quella esterna con delle clip, quindi riesco a smontarla senza toccare il sovrattelo! La smonto, la avvolgo ancora discretamente asciutta in una borsa delle immondizie e la sistemo nella borsa serbatoio al posto dell'antipioggia che ho addosso...smonto la tenda zuppa di acqua, la piego in mezzo al fango e alle bestemmie, la sistemo nel bauletto (altro sacco nero per contenere l'acqua!) e via!
Piove incessantemente fino a circa metà della Francia, sarà particolarmente fastidioso dovermi fermare a pagare una marea di pedaggi sulle autostrade francesi (ne ho passati 5 in totale!!).
Alla fine spunta il sole, decido di fermarmi (anzi, devo farlo dato che devo fare il pieno...) vedo un autogrill, faccio un rapido conto mentale dei km e decido di fermarmi a quello successivo! Passo l'entrata e si accende la spia della riserva...vedo il cartello che indica il prossimo autogrill a 52 km!
Che fare? Il primo pensiero è di fare retro e andare li...ma poi decido di proseguire...mi piazzo a 90 km/h dietro a un camion, scongiurando la moto di portarmi a destinazione...i 50 km più lunghi della mia vita credo! Ce la faccio...apro il tappo e riempio...19.6 litri su 20 di capacità! Sospiro di sollievo...prendo una baguette, birretta, e approfitto di un'aiuola per asciugare un pò tutto. Incrocio una coppia di Harleyisti italiani (lui e lei) su due Harley. Giusto un saluto al volo, niente di più...non sono ancora dell'umore giusto per parlare...
Tempo di una foto a moto e panorama.
Le zone della Loira e dintorni sembrano molto interessanti, ci sono un sacco di generatori eolici (di dimensioni spropositate direi!) che fanno capire quanto qui siano molto più avanti di noi sulle energie alternative...questi mulini a vento moderni tutto sommato sono anche quasi gradevoli alla vista, sicuramente molto di più di una centrale a carbone...
Arrivo a Calais alle 16.30, il tempo non è dei migliori, non sono troppo stanco, decido di andare a informarmi alla biglietteria per vedere come passare (e a che ora) la Manica l'indomani...
Esco dalla biglietteria con in mano il ticket per il traghetto delle 17.40 (ho 50 minuti di tempo per riuscire ad imbarcarmi!) costato 68 euro (li mortacci loro!).
Arrivo in tempo al controllo documenti (dopo aver accuratamente saltato tutta la fila di auto!) quando tutto il viaggio si mette a rischio per un fin troppo solerte doganiere inglese...mi chiede il passaporto, gli do la carta d'identita, mi fa togliere il casco, la guarda..."scusami, non posso farti passare"
Chiedo spiegazioni...è presto detto: reduce anche da un passaggio in lavatrice, oltre che dalla pioggia dei giorni passati (e odierno") la foto è irriconoscibile...mi chiede il passaporto (che ovviamente non ho con me!), parliamo un attimo e ho l'illuminazione...gli do la patente...la guarda sconsolato, mi scuso dicendo che ho preso un sacco di pioggia in questi giorni..."ok, you can go"...gli avrei dato un bacio sulle tonsille...passo il controllo tickets e arrivo nella corsia di imbarco...
Tempo di qualche chiacchiera con una coppia di motociclisti inglesi reduci da un giro in Croazia con il loro Transalp (non mancano di darmi del pazzo quando sanno cosa sto facendo...) ed è ora di imbarcarmi...
Entro nella pancia del traghetto, ci guidano verso la zona riservata alle moto, ci danno le cinghie "a cricco" per bloccarle...non avendo la più pallida idea di come fare, chiedo assistenza...il personale addetto, dopo avermi indicato un cartello che spiega che il bloccaggio della moto avviene sotto responsabilità del proprietario e che la compagnia non è responsabile di eventuali danni, provvede al fissaggio...alla terza "criccata" la cima è fin troppo tesa, sento la sella scricchiolare, fermo tutto, opto per il "faidatè" e la blocco secondo i miei criteri...saluto la moto, incrocio le dita, vado nella zona passeggeri...
Saranno 2 ore di pensieri e angoscie, con l'idea di scendere nella stiva e trovare la moto sdraiata...
Mi avvicino a Dover, appaiono all'orizzonte le "bianche scogliere" che oggi tanto bianche non sono...complice il mare e il cielo...
Tiro indietro le lancette (per fortuna un motociclista me l'ha ricordato, oltre del fatto di stare a sinistra sulle strade.... ) e sbarco a Dover...c'è una leggera quanto fastidiosa pioggerellina che mi accompagna fino al campeggio (questa volta il TomTom collabora un pò di più!).
Arrivo al campeggio alle 18.30 e trovo la reception chiusa...telefono al custode, il quale arriva dopo un pò, mi fa pagare in contanti e mi spiega come raggiungere la sistemazione...mentre mi spiega che sta facendo un'eccezione per me (avrebbe dovuto respingermi o farmi aspettare fuori fino al mattino dopo) arrivano almeno altri 10 tra auto, roulotte e camper che evidentemente erano sul mio traghetto...forse in queste zone i proprietari dei camping se avessero un pò di più senso del business regolerebbero gli orari delle reception anche in funzione degli orari dei traghetti...
Vabbè, parcheggio, pianto la tenda su un classico "prato inglese" su cui mi dispiace addirittura fare i buchi con i picchetti...bagni molto puliti, e stanza per asciugatura...ottimo, ci piazzo dentro un bel pò di vestiti che si erano "inumiditi" nel viaggio...cena a base di pesce (tonno RioMare per la precisione) dato che con la pioggia non avevo troppa voglia di cucinare...e alle 9 e 30 collasso dentro il sacco a pelo...anche il secondo giorno è andato, inizio a rilassarmi (tanto ormai ho già affrontato positivamente tutte le condizioni meteo che potrò trovare nei giorni a seguire!).
Sarà un sonno interrotto dagli scrosci di pioggia che mi svegliano...strano...benvenuto in the UK!
Giorno 3: 11/8/2009 Dover (GB) - Liverpool (GB) - 710 km
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Mi sveglio alle 7.30 con il sole che fa capolino tra le nuvole dopo una notte di pioggia! Non ci penso due volte, inizio a caricare la moto, aspetto che si asciughi un pò la tenda e via...ho mezza giornata di vantaggio rispetto alla tabella di marcia, decido di guidare fin dove possibile...parto con destinazione Liverpool, tagliando fuori accuratamente Londra che ormai conosco fin troppo bene grazie a Ryanair...il traffico non è eccessivo, scopro che il TomTom mi indica anche i limiti di velocità sulle strade inglesi...figo, tanto non li rispetterò mai...
Passo Londra abbastanza agevolmente, mi fermo lungo la strada per un pieno e per per la classica English Breakfast...che per 9 sterline si compone di: 2 salsicce, 2 fette di bacon, uovo alla piastra, una sorta di zuppetta dolciastra di fagioli e pane imburrato accompagnati da succo d'arancia...ma che bontà!!!
Esco dall'autogrill, che in Inghilterra in realtà sono delle aree di sosta esterne all'autostrada e condivise da entrambi i sensi di marcia, mi infilo sulla rotatoria e mi incasino...riparto in senso contrario! Faccio 10 km tra le bestemmie fino all'uscita successiva, finchè riesco a riportarmi sulla retta via tra gli insulti del TomTom (che con la voce di Marco Ranzani diventa alquanto fastidioso quando sbagli strada... ) e torno all'autogrill di partenza...avevo visto giusto, c'è un cartello che indica "Silverstone" con tanto di bandierina a scacchi...mi fermo dal benzinaio, chiedo quanto sia distante il circuito...è una ragazza, non lo sa...chiede al suo collega indiano, non lo sa pure lui...eccheccacchio...vabbè, seguirò i cartelli, tanto non ho fretta nè appuntamenti...
Fuori dall'autostrada guidare in Inghilterra è uno stress...una rotatoria dietro l'altra, fai neanche in tempo a partire prima/seconda/terza che già devi scalare di nuovo...
Vabbè, alla fine ci arrivo...il mitico Silverstone...
Arrivo all'unico cancello aperto (e presidiato) e mi fermo a parlare con la guardia...ci sono dei team che stanno facendo delle prove in questo momento, mi lascia entrare a dare un'occhiata...
Ok, dopo un tre quarti d'ora i motori si spengono, decido di ripartire...mi fermo a salutare la guardia e ringraziarlo...mi chiede di dove sono e cosa ci faccio li...ne approfitto per una richiesta pur non avendo molte speranze: la possibilità di un giro di pista! Mi fa aspettare, fa un paio di chiamate, mi apre un cancello e mi dice "un giro solo, e piano". Non me lo faccio ripetere...parto...un'emozione fortissima, robe che alla prima curva quasi mi dimentico di girare e rischio un dritto...io e il TCat su una pista mitica, dopo aver già percorso oltre 2mila km da quando siamo partiti! Faccio il rettilineo a velocità da capogiro (80 kmh direi) ma passa sempre troppo in fretta, tant'è che arrivo quasi subito alla fine del giro...in mezzo alla pista c'è la guardia che mi aspetta per farmi uscire...mi perdo in mille ringraziamenti e riparto!
Arrivo verso la destinazione che decido per una deviazione..non son mai stato a Manchester, mi piacerebbe dargli un'occhiata...bene, se non ci siete mai andati lasciate perdere, non credo di aver mai visto una città così brutta, una zona più antica in case in mattoni rossi a vista sfregiata da grattacieli e costruzioni costruiti senza un minimo piano regolatore...traffico allucinante, caldo e semafori eterni ogni 20 metri completano il quadro. Perdo più di un'ora per un giro per il centro ed uscire, e mi butto in direzione Liverpool. Ci arrivo dopo un'oretta, son le 5, il campeggio è dall'altra parte della città, oltre il "fiordo" che lambisce l'abitato, per passare il quale devo prendere un tunnel a pagamento (o in alternativa fare una circumnavigazione di una 40ina di km...).
Liverpool è una città molto più graziosa, ci perdo un pò di tempo a spasso per le vie, passo il tunnel che alla fine per le moto è gratis, e arrivo al campeggio.
Lungo la strada per il camping mi fermo a fare questa foto...
Sono stanco, non vedo l'ora di farmi una bella doccia e stendermi un pò...ma...sorpresa! Nel campeggio non accettando tende!!! Li supplico di ritagliarmi un angolino, non c'è verso...in compenso mi aiutano a trovare un altro camping nelle vicinanze (ovvero a 30 km di distanza!). Chiamano loro per verificare la disponibilità di uno spazio per la tenda...e riparto con la loro benedizione (io non me la sento di benedirli a mia volta sinceramente).
Arrivo al campeggio di Chester Fairoaks, 12.90 £ la notte in tenda, campeggio immerso nelle colline e a fianco di un allevamento di cavalli...l'aroma che respirerò fino al giorno seguente non sarà proprio dei migliori...
Pianto la tenda nel settore riservato che è insolitamente vuoto, tant'è che mi posso scegliere la posizione migliore, opto per la vicinanza tenda-moto...
L'idea per la sera era una cena a Liverpool, ma è troppo distante per i miei gusti, non sta piovendo ma il cielo non è dei migliori, e poi arrivando al campeggio ho visto un localino interessante...
Doccia, mi cambio e ci vado a piedi...il nome "Hungry Horse" promette benissimo...
Mi siedo, ordino bisteccona e patatine, e una Carlsberg alla spina...c'è da dire che i prezzi per cenare alla fine sono più bassi che in Italia, un piatto non costa più di 6/7 sterline, la pinta di birra (0.4 l) non supera le 2 sterline e 50/3 al massimo.
Faccio conoscenza con un gruppo di motociclisti inglesi al banco, con cui condividerò alcune pinte di Guinness (sono anche rimasti un pò stupiti sulla mia tenuta all'alcool, ma tanto non dovevo guidare fino all'indomani... ). Anche loro mi confermano delle indiscrezioni già avute, ovvero che gli stranieri beccati dai velox inglesi non verranno mai raggiunti dalle multe...vabbè, meglio, potrò guidare più rilassato...
Tra una pinta e l'altra si è fatta quasi l'una...meglio andare a nanna...inizia a piovere...passo la notte a far la spola tra la tenda e la siepe più vicina (i bagni erano troppo lontani e pioveva...) per smaltire le varie birrette...
Giorno 4: 12/8/2009 Liverpool (GB) - Oban (GB) - 710 km
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Mi sveglio che ovviamente sta diluviando...mi preparo il caffè senza uscire dalla tenda sfruttando lo spazio anteriore...
Chiudo la tenda con la tecnica già sperimentata e via...sarà una giornata chiuso nella tuta antipioggia...salto la visita a Liverpool (tanto avevo già deciso ieri di tornarci con calma un giorno, magari in aereo...) e punto verso Oban, in Scozia...arrivo al punto in cui taglio la linea di confine...il primo traguardo è raggiunto!
Faccio buona parte del percorso in autostrada (fino a Glasgow, città che attraverserò in moto ma che non mi colpisce per niente, classica città da boom industriale la definirei...anche se sicuramente la pioggia non mi aiuta ad apprezzarla...da qui in poi il panorama migliora nettamente, permettendomi di scattare queste:
...la modestia di un tributo ai miei occhi...
Finchè arrivo alla prima delle strade che desideravo fare...la tratta da Dumbarton ad Oban...tra laghi e montagne scozzesi...per magia il cielo si apre...e mi ritrovo a percorrere una strada fantastica, tutta curve e panorami, spesso da solo...
Arrivo nei pressi di Oban, città di pescatori nota anche per alcune distillerie di Whisky...uno dei migliori Scotch si chiama proprio Oban infatti...
Raggiungo il campeggio a Oban, l'unico della zona tra l'altro, l'Oban Caravan Park, che con 9£ mi lascia pernottare. Il terreno è collinoso, ci son solo pendenze e contropendenze (e terra!); avrò più di qualche problema per posizionare la moto, il terreno è molto soffice e la solita lattina schiacciata non mi basta...ci sono dei ragazzi che mi aiutano nelle operazioni, ma non troviamo niente da poter usare come base per il cavalletto...alla fine mi ingegnerò con il libretto d'uso e manutenzione e una busta antiacqua...
Approfitto del sole e del vento per asciugare la mia roba (quando piove tanto dopo alcune ore l'antipioggia inizia a far passare l'acqua...stesso dicasi per le borse laterali che nonostante le coperture lasciano filtrare...più avanti scoprirò un ulteriore sistema di protezione del contenuto...
Oban dista alcuni km...allora opto per cena casereccia (tagliatelle alla carbonara, rigorosamente liofilizzate...ma la fame è tanta (almeno quanti i km percorsi!!) quindi sarà un pasto degno di un Grand Hotel...a piedi raggiungo il centro della città per godermi un Whisky locale...
Lungo la strada ne approfitto per alcune foto al fiordo...
La città invece si presenta così:
Riesco a tornare in campeggio in autostop (almeno per un tratto!).
Nell'ultimo pezzo mi fermo a parlare con un vecchio scozzese che sta portando il cane a fare una passeggiata...purtroppo lo scozzese è lingua ostica, capirò ben poco di quello che mi dirà...capisco solo che il giorno prima c'è stata una mezza tempesta e che i prossimi due giorni dovrebbero essere di bel tempo...speriamo!
Ultime foto prima di andare a nanna...
Arrivo in campeggio ovviamente stanco morto...sia per il viaggio che per la camminata finale...e ho commesso l'errore di piantare la tenda vicino a delle altalene per bambini...vabbè, finiranno prima o poi di giocare...mi infilo nel sacco a pelo...gnik gnik gnik...le altalene che cigolano...passano 10 minuti, venti, mezz'ora...niente da fare, i bimbi giocano imperterriti e io non riesco a chiudere occhio...esco dal sacco a pelo, mi rivesto, esco dalla tenda...guardo bimbi e madri con occhiate d'odio...apro il sottosella...bomboletta di WD-40, vado li...fermo tutto, allontano i bimbi...mezzo litro di lubrificante sulle giunture...ok, potete tornare a giocare...aaah...silenzio...e poi dicono che gli italiani in giro fanno solo casini...
Posso finalmente dormire, domani sarà un'altra giornata impegnativa!
Giorno 5: 13/8/2009 Oban (GB) - Ullapool (GB) - 393 km
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Dopo una notte di pioggerelline assortite mi sveglio con il cielo nuvoloso...strano...ma almeno non piove!
Caffè al volo, smonto la tenda e parto...oggi mi aspetta un giro da favola! Per scaramanzia metto l'antipioggia sulle borse ma non mi metto su la tuta...fanc...il tempo non avrà vita facile con me!
Il giro offre da subito scenari stupendi...passo il ponte sul fiordo di qualche foto fa...e poi è tutta una serie di curve e brividi...per i panorami intendo...
La fame inizia a farsi sentire, è quasi mezzogiorno...decido di fermarmi in un locale in riva a uno delle decine di laghi della zona...ordino una "Higlands Breakfast" composta da salsiccia cotta nel pane (con tanto di crosticina...) bacon, 2 uova e un presunto "porridge" nero poco rassicurante ma comunque buono...la cameriera mi chiede se preferisco te o caffè...rimane un pò spiazzata quando ordino una pinta di birra scura tipica scozzese (Five Sisters per la precisione...lasciate perdere, è fanghighlia...meglio una Guinnes se disponibile o piuttosto acqua minerale!). Mi chiede se son sicuro della birra (e certo, sono italiano, ho sete ed è mezzogiorno!! devo mangiare salsicce, mica brioche...).
Consumo il lauto pasto e son pronto a rimontare in sella!
Lungo la strada la solitudine degli ultimi giorni inizia a farsi sentire... così vedo cosa la natura mette a disposizione...
Ed ecco che se ne va soddisfatta...chissà se la chiameranno ancora "pura lana vergine"
La strada inizia a farsi stretta, come la maggior parte delle strade a queste latitudini diventa a una corsia con spazi per far passare i veicoli che si incrociano...la cosa è alquanto pericolosa dato che non tutti i guidatori vanno calmi...anzi, gli scozzesi direi che corrono proprio! Poi classicamente non incrociavi un veicolo per 10 km e ne trovavi uno di fronte nell'unica curva cieca...
Arrivo a Loch Ewe, che scopro essere un fiordo stupendo, e che durante la seconda guerra mondiale era una base da cui partivano le navi in convoglio per i rifornimenti in Russia...
In questo paesetto si verifica uno degli episodi più spiacevoli di questo viaggio...sto per incrociare una corriera su una strada a due corsie (nei paesi erano tutte così, diventavano a una corsia subito fuori!) e da dietro la corriera sbuca una macchina che decide di sorpassarla...io inchiodo, l'automobilista non si accorge subito della mia presenza, poi inchioda anche lui...ci fermiamo con i mezzi a 30 cm di distanza tra il mio parafango e il suo paraurti...lui fa per scansarmi, io tiro giù il cavalletto...si ferma poco dopo, io gli sto già urlando di tutto in italiano/inglese, lui anzichè scusarsi inizia ad urlare a me...sarà stata l'adrenalina o chissà cosa, gli sferro un calcione sulla portiera: non credevo che uno stivaletto rinforzato potesse fare tanti danni su una lamiera... Un motociclista che era qualche decina di metri dietro la macchina scende dalla sua moto e si avvicina mentre l'automobilista fa per scendere...come si accorge dell'altro biker rimonta in auto e va via...
Rimango fermo qualche minuto sotto shock, l'altro biker mi offre una sigaretta, ce la fumiamo assieme, mi dice che son stato fortunato (sticazzi!) e poi via, di nuovo ognuno per la sua strada...
Arrivo a Ullapool, trovo subito un campeggio in centro città (8 £ a notte!), alla faccia del TomTom che mi portava 5 km fuori...più che un campeggio è un prato in riva al fiordo, non mi posso lamentare del panorama!!
Il campeggio è provvisto di lavanderia, così ne posso approfittare per lavare un pò di roba. Ovviamente son tutte macchinette a monete, tutte monete di tagli diversi che ovviamente non ho! Devo andare in centro a cambiare...torno con le monete necessarie e avvio la lavatrice. Trovo anche una presa libera (a dire il vero la libero io staccando una lavatrice... ) così mi posso caricare il telefono...in quello entrano due ragazzi, si spogliano quasi completamente e invadono di vestiti un'altra lavatrice...mi chiedono se ho da cambiare monete! A questo punto le monete non mi mancano e riusciamo a organizzare il cambio...sono due tedeschi, in vacanza camminando e zaino in spalla...tra tratte a piedi e in autostop; mi raccontano che oggi hanno camminato per una decina di miglia in una zona fangosa...non stento a credergli! Uno dei due mi chiede in prestito il caricabatterie per il telefono...glielo do, quasi convinto che non l'avrei più rivisto...finisco il lavaggio e vado in centro, spiegandogli dove lasciarlo nella tenda!
Ullapool è una cittadina di pescatori riconvertita al turismo, ci son diversi negozietti, ed è una base di partenza per crociere giornaliere nei fiordi ad ammirare la fauna locale (tra cui le foche!).
Avevo l'idea di fare una cena di pesce...ma camminando trovo un cartello "Best Fish and Chips Take-Away in UK - 2007" e decido che non posso lasciarmi sfuggire l'occasione...dopo mezz'ora di fila ho in mano il mio fumante cartoccio con merluzzo fritto nel burro e patatine...mi siedo in riva al molo a mangiare...e qua inizia lo spettacolo...salta fuori una foca (2 per la verità) che stanno cacciando il pesce proprio sotto il pontile...e come emergono con il pesciotto in bocca arrivano i gabbiani che cercano di fregarglielo... nemmeno a Superquark penserebbero a tanto!!
Finisco di mangiare, battagliando con degli insettini fastidiosissimi, che son delle piccole zanzare che pizzicano in maniera alquanto dolorosa (anche perchè si tratta di decine di punture al minuto!) ma almeno non lasciano becconi pruriginosi...
Sulla via del ritorno al campeggio incrocio i due tedeschi di prima che mi invitano al pub per una birra per ringraziarmi del caricabatterie...e vabbè, mica si può rifiutare...
Arrivo in campeggio a zig-zag e mi fiondo a dormire...domani è il grande giorno tra l'altro! Mi attende il "giro di boa" con il passaggio per John O'Groats!!
Ultima modifica di motumare il 21 Ago 2009 20:27, modificato 9 volte in totale