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Aprire pista minimoto, mini motard, go-kart...come?
9125424
9125424 Inviato: 9 Gen 2010 12:48
 

ciao... scusate ma non basterebbe andare in una pista di minimoto e chiedere!?!?! icon_asd.gif icon_asd.gif 0509_si_picchiano.gif
 
9126631
9126631 Inviato: 9 Gen 2010 15:32
 

sono anni che mio padre prova ad aprire una pista di minimoto... ma purtroppo se non ci sono i fondi risulta quasi impossibile... anche avendo appoggi in UISP risulta sempre complicata la situazione... tovare un terreno edificabile in una zona lontana dalle case ed omologarla per campionati regionali e nazionali diventa davvero un impresa difficile...

poi se si hanno 200-300.000€ da spendere è un altro conto...

buona fortuna 0509_up.gif
 
9742731
9742731 Inviato: 25 Apr 2010 15:38
 

Scusate ma perchè anche il permesso di costruire?se si volesse non basterebbe fare con i conteiner (che ora ne fanno di tutti i tipi) una mini sala ristoro anche semplicemente aspettare il proprio turno di usare la pista,i cessi e quel poco che basta? ovviamente poi ci sarà l'allacciamento a rete elettrica e acqua!Ma noto che qui a milano anche gli uffici del comune in questi mesi di lavori si sono arrangiati con dei signor conteiner!
Lo dico più che altro perchè immagino che prima compri il terreno,poi chiedi il permesso di cambiare il rogito in "terreno edificabile" e se il comune ti dice no (cosa molto probabile se non paghi tangenti o non hai conoscenze perchè se no sarebbe già stato edificabile!) ti rimane un terreno inutilizzabile sul groppone!Certo se poi vuoi la pista professionale non puoi creare un garage perfetto da dei conteiner...poi io parlo principalmente per go-kart,e in minima parte minimoto.

Comunque volevo sapere per una pista seria si parla di gran soldoni (anche perchè se devo correre ad almeno 200 km/h devo avere anche un'asfalto perfetto rifatto non dico ogni mese ma ci siamo quasi!) ma se uno volesse fare una pista "normale", senza troppe pretese, sapete se si può fare o comunque sia anche se non si fanno gare agonistiche ci sono dei "limiti" e regole da rispettare al riguardo?
Perchè qui a milano vanno molto di moda gli indoor,e vedo ke il terreno fa schifo,ma non so se è perchè sono quelli che hanno la pista che non se ne preoccupano o è proprio perchè non c'è alcuna legge al riguardo!

PS so che conviene farla lontano da centri abitati, ma se si rispettano soltanto gli orari di buon vicinato non si può comunque metterla in zone abitate? (orari di buon vicinato si intende 9e30-13e30 e 16e30-00e00, se non di più!!perchè vi assicuro che le discoteche non fanno tanto meno casino,specie in estate quando aprono i giardini, e non si ha modo di lamentarsi più di tanto..)
 
11115226
11115226 Inviato: 21 Dic 2010 15:23
 

ciao,io feccio il commissario depercorso per quanto riguarda i go kart,e ho partecipato a diversi mondiali,e posso garantirti che per aprire una pista ci vogliono,oltre alle conoscenze necessarie,un bel po di soldi,perchè lil terreno che ti serve,deve essere piuttosto ampio.Calcola che la carreggiata della pista deve avere una larghezza minima di 12 mt,e una lunghezza di più di 1200 metri misurati dal centro della carreggiata.Poi devi avere un'area per i paddock di circa 12000 metri,un parco chiuso contenente la pesa e il parco gomme,la torretta per i commissari sportivi,e una gradinata.questo è il minimo necessario per avere una pista di categoria A,nella quale ti sarebbe possibile partecipare a gare nazionali,se vuoi trovare un buon riscontro economico...comunque,per unltriori informazioni,ti converrebbe informarti presso un centro aci,perchè li ti possono dare regole più dettaglieate,o se conosci qualcuno,fatti dare un'annuario....in bocca al lupo!!! 0509_doppio_ok.gif
 
11449816
11449816 Inviato: 28 Feb 2011 20:04
Oggetto: Re: Aprire pista minimoto, mini motard, go-kart...come?
 

JANNYKO92 ha scritto:
Salve! ultimamente mi sono interessato molto alle minimoto, al punto di aver deciso di comprarne una. Avendo notato che le piste per gareggiare in minimoto e kart dove vivo io sono poche, abbiamo pensato (io, mio padre e un altro socio) di aprirne una. Il problema è che in rete informazioni relative a come aprirne una cene sono ben poche, perciò chiedo a voi: Sapete in che modo si può aprire una pista di minimoto e kart? che autorizzazioni servono? che attrezzature? si possono far correre sulle stessa pista minimoto, minimotard e kart? (logicamente separatamente icon_mrgreen.gif icon_mrgreen.gif )
Vi ringrazio in partenza per le risposte!!!!



Scusa, volevo sapere se hai avuto qualche risposta seria qui sul sito, anche io vorrei aprire una pista ma per moto e auto, ciao e grazie per quasiasi aiuto tu possa darmi 0510_help.gif 0510_help.gif
 
11692929
11692929 Inviato: 19 Apr 2011 20:08
 

Aperta piu la pista?
 
12162331
12162331 Inviato: 20 Lug 2011 21:06
 

La cosa interessa molto anche a me, io mi occupo di trasporti e mi piacerebbe avere un'attività secondaria in questo settore.
Non so di preciso cosa serva, ma, sono sicurissimo che la cosa sarà sicuramente molto piu costosa di quanto si possa immaginare.

Come prima cosa farei un'indagine di mercato per stabilire se nella zona prevista dove istallare l'impianto c'è il riscontro di pubblico e, di conseguenza, economico per poter rientrare nelle spese in un tempo accettabile, comunque non illudiamoci che sia un tempoi inferiore ai 10 anni.

Fatto ciò, stabilito che la zona è positiva e la possibilità di guadagno è concreta, mi informerei riguardo i permessi e le eventuali licenze necessarie per un'impianto del genere.
Sicuramente, per noleggiare mezzi di questo tipo (che siano Kart o minimoto) sarà, sicuramente, necessaria un'assicurazione che copra gli avventori in caso di incidente e, non essendo professionisti, sarà una bella spesa mensile da considerare nelle spese inevitabili e continuative.

In ogni caso, la spesa maggiore, sarà sicuramente la pista, che si abbia il terreno di proprietà o in affitto, una volta ottenuti i permessi (a pagamento), pagate le tasse di concessione comunale o provinciale e tutti gli altri balzelli annessi, ci vuole un disegnatore di piste, uno che sappia cosa fa se si vuole cercare di entrare nei circuiti competitivi, anche solo a livello regionale, cose che, comunque, sono costosissime.
Fatto il disegno e il progetto si chiede una nuova autorizzazione e si pagano altre tasse e permessi.
A questo punto, credo, si può contattare il costruttore della pista, non ci si può affidare al primo costruttore di strade che passa, ma ci vuole uno che sappia quello che fa, si decide che tipo di catrame usare (per le competizioni si usano catrami speciali molto piuu costosi di quelli stradali) in base alle esigenze, al tipo di pista che si intende creare, se pista veloce, tecnica, mista, professionistica, dilettantistica ecc., in base a questo va decisa la granulosità deel'asfalto e, piu è sottile, piu è costoso.
Si fa il piano sulla terra, lo si pressa per bene e si ricopre con uno strato di 15-20 cm di ghiaia grossa mischiata a sabbia, la si ripressa nuovamente e si lascia un periodo in assestamento (sperando che nno ci siano acquazzoni nel frattempo altrimenti si rischia di dover ripetere l'operazione.
Fatto cio si posa il catrame, lo si fa asciugare bene per qualche giorno e si spera che non spacchi. nel caso vada tutto bene saremo pronti per la segnaletica orizzontale (altri bei soldoni), le protezioni, i cordoli gli estintori ecc. ecc. ecc.

Questi sono i passi fondamentali, ovviamente soo una minima parte del lavoro globale che serve per fare questo, c'è, ovviamente, l'acquisto dei mezzi, se parliamo di Kart si parla di una media di 3000€ cada uno di varie cilindrate (ci saranno quelli da 1500€ e quelli da 5000€).
I mezzi vanno comperati in base alla pista, piu è grande piu mezzi ci vogliono, ma, anche questo, ci verrà consigliato all'inizio daq colui che compie l'indagine di mercato.

A tutto fatto, se non si compera il terreno ma si affitta solamente, credo che almeno 500.000€ siano necessari, cifra che non permette di strafare o lussi di alcun tipo, consideriamo che saranno necessari un'infinità di accessori tipo caschi, protezioni varie per il corpo, assicurazioni (come detto sopra), tutto il necessario per il primo soccorso e, probabilmente, sarà necessario seguire un corso di primo intervento in caso di contusioni, lussazioni, ematomi ecc. e so, per esperiena, che un corso del genere è abbastanza costoso. Inoltre sarà indispensabile avere una saletta dove prestare questo soccorso, sala attrezzata di lettino e medicamenti di primaria utilità. Sarebbe opportuno anche un centro ristoro tipo bar o simile dove poter vendere bibite (specie in estate) caffè ecc.
Consideriamo poi che il lavoro è stagionale, nei mesi piu freddi non si lavora, in caso di pioggia o neve non si lavora, in caso di nebbia o condizioni atmosferiche avverse non si lavora. Altra cosa che so per certo è che se si noleggia la pista per una competizione ufficiale servirà un'ambulanza, un sistema di sicurezza (celere o privata) e tantissime altre cose, cose che, in caso di maltempo, dovremo pagare senza ricevere niente dal cliente se la gara è annullata.

Mi fermo qui anche se potrei continuare mooolto piu a lungo, queste mie considerazioni non sono tese a scoraggiare nessuno, ma sono cose che vanno considerate, l'investimento è importante (anche se poi tutto dipende dalle tasche dell'investitore), i rischi sono molti e i guadagni incerti, a mio parere sarebbe bene avviare un centro del genere non da soli ma con dei soci o finanziatori che si sobbarchino parte delle spese (e esigano parte dei guadagni ovviamente), gente disponibile e appassionata nel settore, benestante e, possibilmente, imprenditori con buoni agganci, specie in comune e alla provincia, avere i permessi non credo sia facile.
Co9me ho detto non sono del tutto a ldentro, ma sopno un imprenditore da molti anni e so che, quello che ho scritto finora, corrisponde a realtà, magari non del tutto, ma se ci sono degli sbgli sono davvero pochi.

Spero di essere stato di aiuto e, se magari il ragazzo interessato, volesso parlare di una socieà se ne potrebbe discuter seriamente e senza inutili perdite di tempo, bene prezioso di cui dispongo in quantità limitata.

Grazie a tutti per l'attenzione, a presto.

Ciao.
 
15822875
15822875 Inviato: 30 Mag 2017 20:47
 

Buongiorno a tutti
sono un architetto della provincia di Modena e inserisco questo post perchè leggo tanti pareri e opinioni su questo forum e non sempre sono azzeccati. Innazitutto vi comunico che da pochi giorni ho finalmente ultimato le pratiche amministrative per rendere operativa una pista da cross. Non è la stessa cosa di una pista da go kart, ma le pratiche sono le stesse. Vi elenco quello che ho fatto nei 20 mesi di lavoro:
1. Richiesta al Comune di trasformare un terreno agricolo di 22.000 mq in una superficie ad uso sportivo. Ebbene si...non potete prendere un escavatore e spostare della terra. Non esiste il concetto di "SONO A CASA MIA E FACCIO QUELLO CHE VOGLIO IO!". E' come se voi costruiste 600 mq di casa in un lotto che ne permette solo 500..SEMPLICEMENTE NON SI PUO' FARE! Soprattutto in zona agricola ci sono vari e molti vincoli da rispettare e se il Piano regolatore non lo consente la pista non la potete fare in zona agricola. Questo è il processo più lungo..perchè occorre concordare con l'amministrazione comunale i tempi, i modi, le superficie edificabili ecc...NON E' DETTO CHE QUESTO SCOGLIO SIA OLTREPASSABILE semplicemente perchè l' amministrazione comunale non vuole una pista da cross nel proprio territorio!
2. Una volta trasformato l'uso del terreno ad attività sportiva, si può iniziare a progettare la pista. Nel mio caso ho potuto constatare che 22.000 mq sono veramente pochi e tirati all'osso. Questo perchè solo la pista se ne porta via 15.000 mq e nei restanti occorre ricavare, parcheggi pubblici, pacheggi privati, verde privato, verde pubblico e tutti quei servizi di base per l'utilizzo della pista (wc, spogliatoi, doccie, spazi per lavaggio tute e moto). La misura minima credo dovrebbe essere sui 30.000 mq. Se poi volete fare anche un bar, una cucina o un ristorante la cosa si complica ulteriormente perchè oltre allo spazio necessario per queste attività vi serviranno ancora più parcheggi, verde ecc...
3. Il progetto della pista comprende:
- Convenzione col Comune per la gestione delle aree pubbliche e della pista: Il Comune nel passaggio da agricolo a sportivo vi ha fatto aumentare il valore commerciale del terreno... e il Comune ne vuole una fetta! Questa fetta è una opera pubblica nella peggiore delle ipotesi (ciclabile, pedonale ecc...) o come nel nostro caso la disposizione di utilizzare la pista in forma gratuita per alcuni eventi annuali (scuola guida, eventi motoristici ecc...)
- Verifica di assoggettabilità a SCREENING: Quà iniziano i dolori! Praticamente vi chiedono di analizzare tutti gli aspetti che potrebbero incidere negativamente sull'ambiente. E se non lo fate o lo fate parzialmente...allora la pratica va in SCREENING (come le autostrade, gli aeroporti, il ponte sullo stretto di Messina ecc...) Quindi occorre fare questa analisi in modo accurato, descrivendo, le fognature, il suolo, l'aria, le polveri che si generano nella pista, il rumore, i rifiuti che peodurrete, l'utilizzo di acqua per la bagnatura della pista, facendo una relazione geologica, idrogeologica, e geognostica ecc... Tutte le analisi vanno fatte prima e ipotizzando quello che si otterrà una volta attivato l'impianto.
- Piano urbanistico attuativo per la definizione di tutti i parametri edilizi, distanze, norme del piano ecc...
- Ulteriori documenti a corredo della pratica: Dipendono molto da cosa volete realizzare. A titolo esemplificativo: se volete fare una tribuna o una duna di terreno per il pubblico allora vi serve una pratica ai Vigili del fuoco - se volete illuminare la pista di sera per aprire e fare le notturne allora vi serve il progetto dell'impianto elettrico che dimostri che non disturberete con luci puntate chissà dove.
4. Ok allora adesso sono passati circa 20 mesi da quando avete incaricato il vostro tecnico e avete tutti i permessi e le autorizzazioni per poter partire e costuire la pista. Vi costruite la pista, i bagni, le barriere acustiche se sono previste e tutto quello che c è nei documenti precedenti elencati. Iniziate l'attività. Ma il vostro lavoro non è finito sicuramente qui. Vi potranno chiedere di verificare per un determinato periodo quello che avete ipotizzato nello SCREENING.. e quindi dovrete sostenere le spese per effettuare dei rilievi fonometrici o dei rilievi sulla produzione di particolato PM10..NOx..Benzene ecc.. Se questi dati non saranno conformi a quanto previsto allora i vari enti potranno chiedervi di ridurre l'afflusso di moto o di utilizzare solo alcuni tipi di moto o di aumentare le bagnature della pista o di ridurre gli orari di apertura....

Discorso a parte i costi. Per i tecnici considerate nella migliore delle ipotesi 20.000 euro fino ad un massimo di 30.000. Per la pista non meno di 60.000 euro, ma questo dipende tanto da fin dove volete arrivare. Per una pista da go kart sicuramente le spese sono superiori considerando anche il fatto che dovrete creare uno spazio coperto dove fare la manutenzione ai kart e dove alloggiare quando la pista è chiusa. A occhio siamo sui 200 o 300 mila euro.

Detto questo vi posto alcuni consigli utili da tenere in considerazione:
- NON PARTITE A FARE LA PISTA SENZA AVERE LE NECESSARIE AUTORIZZAZIONI PENSANDO CHE "Tanto le pratiche le farà il tecnico e si sistema tutto". Questo perchè l'ente X tirerà fuori la norma Y che nessuno conosceva o che viene semplicemente interpretata in modo diverso e quello che avete fatto fino a quel momento è da sistemare o rifare;
- ASPETTATE DI AVERE TUTTE LE PRATICHE IN ORDINE PRIMA DI SPENDERE UN EURO NELL'IMPIANTO;
- NON STRESSATE I VARI ENTI SOLLECITANDO PIU' e PIU' VOLTE sperando di ridurre i tempi. E' una cosa fuori dall'ordinario anche per loro e occorre far combaciare le richieste di: COMUNE-ARPA-PROVINCIA-USL-REGIONE VIGILI DEL FUOCO;
- FIM-UISP e tutti quelle associazioni motoristiche/sportive a cui chiederete informazioni NON SONO VINCOLANTI! Per chiarire questo passaggio è come se vi costruiste una casa seguendo la norma UNI XYZ e non la LEGGE ITALIANA 1234. Semplicemente non si può fare! Prima occorre dare la precedenza alla LEGGE ITALIANA 1234, poi nel caso la pista corrisponda anche alle richieste della FIM della UISP o di qualsisi altra associazione allora sarà autorizzabile anche da quell'associazione con tutti i benecifi che ne derivano (assicurazioni, pubblicità ecc...). Altro esempio...la vostra casa non la possiamo fare con i pilastri di cartone...e quella di Valentino Rossi con i pilastri i cemento armato! Entrambe sono soggette a delle norme..indipendentemente da chi le userà!
-SE SI FA MALE QUALCUNO SULLA VOSTRA PISTA NON AUTORIZZATA SONO CA221 AMARI...poi casomai siete bravi, avete una bella parlantina e ve la scampate, ma se trovate uno che se ne intende un po' e che va a scavare nella documentazione...ALLORA E' FINITA!

Chiudo dicendovi che se volete ulteriori delucidazioni o siete interessati ad aprire un impianto del genere (motocross-minicross-gokart-quad-flat track ecc...) sono a vostra disposizione e pronto a ripartire per una nuova esperienza anche fuori regione.

Se invece siete degli appassionati o avete degli amici o parenti che si sono fatti del male...e per male intendo male invalidante a vita sono sempre disponibile ad aiutarvi a verificare se la pista in questione è conforme alle leggi italiane.

Matteo
 
16120352
16120352 Inviato: 16 Nov 2019 15:38
Oggetto: risposta ad architetto 80
 

Matteo potresti inviarmi una tua Mail?
 
16165687
16165687 Inviato: 23 Giu 2020 15:34
 

Architetto80 ha scritto:
Buongiorno a tutti
sono un architetto della provincia di Modena e inserisco questo post perchè leggo tanti pareri e opinioni su questo forum e non sempre sono azzeccati. Innazitutto vi comunico che da pochi giorni ho finalmente ultimato le pratiche amministrative per rendere operativa una pista da cross. Non è la stessa cosa di una pista da go kart, ma le pratiche sono le stesse. Vi elenco quello che ho fatto nei 20 mesi di lavoro:
1. Richiesta al Comune di trasformare un terreno agricolo di 22.000 mq in una superficie ad uso sportivo. Ebbene si...non potete prendere un escavatore e spostare della terra. Non esiste il concetto di "SONO A CASA MIA E FACCIO QUELLO CHE VOGLIO IO!". E' come se voi costruiste 600 mq di casa in un lotto che ne permette solo 500..SEMPLICEMENTE NON SI PUO' FARE! Soprattutto in zona agricola ci sono vari e molti vincoli da rispettare e se il Piano regolatore non lo consente la pista non la potete fare in zona agricola. Questo è il processo più lungo..perchè occorre concordare con l'amministrazione comunale i tempi, i modi, le superficie edificabili ecc...NON E' DETTO CHE QUESTO SCOGLIO SIA OLTREPASSABILE semplicemente perchè l' amministrazione comunale non vuole una pista da cross nel proprio territorio!
2. Una volta trasformato l'uso del terreno ad attività sportiva, si può iniziare a progettare la pista. Nel mio caso ho potuto constatare che 22.000 mq sono veramente pochi e tirati all'osso. Questo perchè solo la pista se ne porta via 15.000 mq e nei restanti occorre ricavare, parcheggi pubblici, pacheggi privati, verde privato, verde pubblico e tutti quei servizi di base per l'utilizzo della pista (wc, spogliatoi, doccie, spazi per lavaggio tute e moto). La misura minima credo dovrebbe essere sui 30.000 mq. Se poi volete fare anche un bar, una cucina o un ristorante la cosa si complica ulteriormente perchè oltre allo spazio necessario per queste attività vi serviranno ancora più parcheggi, verde ecc...
3. Il progetto della pista comprende:
- Convenzione col Comune per la gestione delle aree pubbliche e della pista: Il Comune nel passaggio da agricolo a sportivo vi ha fatto aumentare il valore commerciale del terreno... e il Comune ne vuole una fetta! Questa fetta è una opera pubblica nella peggiore delle ipotesi (ciclabile, pedonale ecc...) o come nel nostro caso la disposizione di utilizzare la pista in forma gratuita per alcuni eventi annuali (scuola guida, eventi motoristici ecc...)
- Verifica di assoggettabilità a SCREENING: Quà iniziano i dolori! Praticamente vi chiedono di analizzare tutti gli aspetti che potrebbero incidere negativamente sull'ambiente. E se non lo fate o lo fate parzialmente...allora la pratica va in SCREENING (come le autostrade, gli aeroporti, il ponte sullo stretto di Messina ecc...) Quindi occorre fare questa analisi in modo accurato, descrivendo, le fognature, il suolo, l'aria, le polveri che si generano nella pista, il rumore, i rifiuti che peodurrete, l'utilizzo di acqua per la bagnatura della pista, facendo una relazione geologica, idrogeologica, e geognostica ecc... Tutte le analisi vanno fatte prima e ipotizzando quello che si otterrà una volta attivato l'impianto.
- Piano urbanistico attuativo per la definizione di tutti i parametri edilizi, distanze, norme del piano ecc...
- Ulteriori documenti a corredo della pratica: Dipendono molto da cosa volete realizzare. A titolo esemplificativo: se volete fare una tribuna o una duna di terreno per il pubblico allora vi serve una pratica ai Vigili del fuoco - se volete illuminare la pista di sera per aprire e fare le notturne allora vi serve il progetto dell'impianto elettrico che dimostri che non disturberete con luci puntate chissà dove.
4. Ok allora adesso sono passati circa 20 mesi da quando avete incaricato il vostro tecnico e avete tutti i permessi e le autorizzazioni per poter partire e costuire la pista. Vi costruite la pista, i bagni, le barriere acustiche se sono previste e tutto quello che c è nei documenti precedenti elencati. Iniziate l'attività. Ma il vostro lavoro non è finito sicuramente qui. Vi potranno chiedere di verificare per un determinato periodo quello che avete ipotizzato nello SCREENING.. e quindi dovrete sostenere le spese per effettuare dei rilievi fonometrici o dei rilievi sulla produzione di particolato PM10..NOx..Benzene ecc.. Se questi dati non saranno conformi a quanto previsto allora i vari enti potranno chiedervi di ridurre l'afflusso di moto o di utilizzare solo alcuni tipi di moto o di aumentare le bagnature della pista o di ridurre gli orari di apertura....

Discorso a parte i costi. Per i tecnici considerate nella migliore delle ipotesi 20.000 euro fino ad un massimo di 30.000. Per la pista non meno di 60.000 euro, ma questo dipende tanto da fin dove volete arrivare. Per una pista da go kart sicuramente le spese sono superiori considerando anche il fatto che dovrete creare uno spazio coperto dove fare la manutenzione ai kart e dove alloggiare quando la pista è chiusa. A occhio siamo sui 200 o 300 mila euro.

Detto questo vi posto alcuni consigli utili da tenere in considerazione:
- NON PARTITE A FARE LA PISTA SENZA AVERE LE NECESSARIE AUTORIZZAZIONI PENSANDO CHE "Tanto le pratiche le farà il tecnico e si sistema tutto". Questo perchè l'ente X tirerà fuori la norma Y che nessuno conosceva o che viene semplicemente interpretata in modo diverso e quello che avete fatto fino a quel momento è da sistemare o rifare;
- ASPETTATE DI AVERE TUTTE LE PRATICHE IN ORDINE PRIMA DI SPENDERE UN EURO NELL'IMPIANTO;
- NON STRESSATE I VARI ENTI SOLLECITANDO PIU' e PIU' VOLTE sperando di ridurre i tempi. E' una cosa fuori dall'ordinario anche per loro e occorre far combaciare le richieste di: COMUNE-ARPA-PROVINCIA-USL-REGIONE VIGILI DEL FUOCO;
- FIM-UISP e tutti quelle associazioni motoristiche/sportive a cui chiederete informazioni NON SONO VINCOLANTI! Per chiarire questo passaggio è come se vi costruiste una casa seguendo la norma UNI XYZ e non la LEGGE ITALIANA 1234. Semplicemente non si può fare! Prima occorre dare la precedenza alla LEGGE ITALIANA 1234, poi nel caso la pista corrisponda anche alle richieste della FIM della UISP o di qualsisi altra associazione allora sarà autorizzabile anche da quell'associazione con tutti i benecifi che ne derivano (assicurazioni, pubblicità ecc...). Altro esempio...la vostra casa non la possiamo fare con i pilastri di cartone...e quella di Valentino Rossi con i pilastri i cemento armato! Entrambe sono soggette a delle norme..indipendentemente da chi le userà!
-SE SI FA MALE QUALCUNO SULLA VOSTRA PISTA NON AUTORIZZATA SONO CA221 AMARI...poi casomai siete bravi, avete una bella parlantina e ve la scampate, ma se trovate uno che se ne intende un po' e che va a scavare nella documentazione...ALLORA E' FINITA!

Chiudo dicendovi che se volete ulteriori delucidazioni o siete interessati ad aprire un impianto del genere (motocross-minicross-gokart-quad-flat track ecc...) sono a vostra disposizione e pronto a ripartire per una nuova esperienza anche fuori regione.

Se invece siete degli appassionati o avete degli amici o parenti che si sono fatti del male...e per male intendo male invalidante a vita sono sempre disponibile ad aiutarvi a verificare se la pista in questione è conforme alle leggi italiane.

Matteo


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