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Inviato: 13 Feb 2009 10:10
Oggetto: Sul "parlare a vanvera"... [articolo sicurauto.it]
Dal blog sicurauto.it
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Basta indifferenza, la sicurezza stradale è una emergenza"
FORLI' - La sicurezza stradale non può più essere relegata a tema di secondo piano. Giordano Biserni, presidente di Asaps, lo ribadisce con forza e, in un colloquio con RomagnaOggi.it, affronta la questione degli interventi che gli enti locali possono svolgere per affrontare questa piaga che, sul territorio provinciale, ha portato alla morte di 57 persone e a 2896 feriti. "Chi si appresta a ricoprire ruoli di responsabilità nelle amministrazioni, deve farsi carico di questa emergenza".
Un'emergenza autentica come testimoniano i numeri e come testimoniano recenti fatti di cronaca, come l'incidente costato la vita alla piccola Alice Valenti, travolta e uccisa sulle strisce pedonali su viale Roma a Forlì. "E' un incidente che ha segnato profondamente la comunità locale - osserva Biserni - come poche altre volte mi è capitato di vedere". Una tragedia che ha fortemente colpito l'opinione pubblica, ma che di fronte al quale non si può rimanere immobili. "Serve riportare al centro dell'attenzione la tutela degli utenti deboli della strada - ribadisce Biserni - per i quali si possono trovare soluzioni tecniche in grado di abbassare considerevolmente la soglia del pericolo". Asaps sarà, assieme a tanti altri cittadini, venerdì sera alla fiaccolata per ricordare Alice. Il presidente dell'Associazione sostenitori amici polizia stradale (nata nel 1991 su iniziativa di 16 soci fondatori) evidenzia l'esigenza di definire, da parte dei vertici delle amministrazioni pubbliche "strumenti che consentano di capire dove sono le aree a maggior incidentalità, in quali condizioni si trovano i veicoli al momento dell'incidente, di quale tipo di strada si tratta, che illuminazione c'era, quali condizioni meteo".
Dati utili per prendere le decisioni giuste al fine di contrastare la piaga degli incidenti stradali: e capire ad esempio che il 75% dei sinistri si verifica nei centri abitati e sempre nei centri si registra quasi la metà delle vittime. Una parte di queste sono motociclisti, "tema drammatico per la disinvoltura che certi conducenti di moto hanno alla guida di bolidi molto spesso troppo potenti per la struttura delle nostre strade (per l'assenza in molti tratti di guard rail, ndr) e per l'età avanzata di molti motociclisti, i cui riflessi sono certamente indeboliti". Sono circa 1500 i morti sulle due ruote che si sono registrati nel 2007, una autentica carneficina. Altra emergenza è l'assunzione di alcol: "Ogni lunedì mattina nei comandi delle forze di polizia vanno in onda due film - racconta Biserni -; il primo vede genitori andare a lamentarsi per aver ritirato la patente al figlio, con l'invito agli agenti ad andare a window.google_render_ad(); preoccuparsi piuttosto della grande criminalità; nel secondo, invece, vediamo genitori che vanno in caserma a ritirare il portafoglio di un ragazzo, con all'interno la sua patente e qualche soldo, magari la foto della fidanzata all'interno, mentre il figlio si trova ricoverato in terapia intensiva o rianimazione.
E poi l'accusa alle forze dell'ordine, colpevoli di non aver fatto abbastanza per evitare quella tragedia". Due film che fanno riflettere Giordano Biserni, il quale ci tiene a ricordare che "il vero nemico sulla strada non porta la divisa - dice - i nemici sono quegli automobilisti che si mettono alla guida ubriachi e per questo provocano incidenti, gravi, con mortali o feriti". Così il presidente di Asaps fa presente a genitori e figli che "molto spesso una sanzione stradale, anche severa, può rappresentare una polizza sulla vita di quella persona". Anche il trasporto pesante rappresenta una forte criticità per la sicurezza stradale, dove ci sono casi sempre più numero di autisti che "restano al volante ben oltre l'orario di lavoro previsto, arrivando anche ad assumere sostanze stupefacenti per andare oltre i propri limiti fisici". Sostanze che peraltro, denuncia Biserni, non sono attualmente rilevabili nei loro reali effetti con gli strumenti a disposizione: "Basterebbe dotare le forze di polizia di uno stick già esistente per contrastare anche questo fenomeno".
Per vincere la sfida della sicurezza stradale, serve una "rivoluzione culturale - afferma Biserni - che parta dai massimi vertici politici del nostro paese". Come avvenuto in Francia, dove dopo il discorso alla nazione pronunciato da Jacques Chirac il 14 luglio del 2002 in cui poneva la sicurezza stradale fra le prime tre priorità del paese, il fenomeno degli incidenti stradali si è quasi dimezzato. Qualcosa di simile in Italia è avvenuto sul tema delle morti su lavoro dopo i numerosi appelli del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Insomma, lo Stato non può più rimanere insensibile a questa emergenza.
Del resto l'introito dal mondo dell'auto per le casse pubbliche è stimato in circa 60 miliardi di euro l'anno, a fronte di una spesa pro-capite per la sicurezza stradale di appena 0,7 euro a cittadino: cifra molto più piccola rispetto ai 15-20 euro a cittadino che si spendono in altri paesi evoluti. Inoltre si stima che gli incidenti stradali abbiano un costo sociale per il nostro paese di 35 miliardi di euro, pari al 2,5% del Pil nazionale. "Bisogna capire se davvero i nostri decisori politici vogliono affrontare questa emergenza - rilancia Biserni - perché se è così allora serve una mobilitazione dei vertici che scenda a cascata sugli enti locali". Compresa la Romagna dove, conclude Biserni, "purtroppo non abbiamo ancora trovato l'attenzione dovuta".
fonte
News inserita da ottobre_rosso il 12/02/2009