tibbs ha scritto:
E' vero, uno dona sangue perché sente di farlo (che sia dovere morale, semplice altruismo o solo la sensazione di sentirsi bello, bravo e importante), ma starsene a casa una giornata a molti fa piacere (o semplicemente serve per riprendersi, non tutti recuperiamo bene). Se quella giornata deve diventare un costo, questo porterebbe o ad una disaffezione o allo stravolgimento dell'organizzazione dei centri trasfusionali (se tutti andassimo di sabato non ci sarebbe lo spazio materiale per mettere i donatori, alcuni sarebbero costretti ad attese interminabili, ci sarebbero problemi di trasporto e stoccaggio, ecc. ecc.).
Sai bene che, come in tutte le cose, ci sono gli entusiasti, i tiepidi ed i labili: questi ultimi, per quanto magari non rappresentino lo zoccolo duro, sono comunque un numero discreto e contrariarli a questa maniera non sarebbe saggio. Certo, probabilmente non smetterebbero di donare se smettessero di offrir loro la colazione (qualche anno fa da noi era praticamente successo visto che con il buono pasto non ci si ripagava un caffè ed una brioche e toccava fare la giunta), però andare a toccare una cosa del genere là dove ci sono un mucchio di altri cosiddetti diritti acquisiti (e senza scomodare i politici) è un po' controproducente.
Concordo, infatti sono sempre più del parere che oggi e sempre più chi sa fa, chi non sa insegna come fare