Per quello che sono riuscito a capire, il guzzista, e la guzzista...
sono persone di pacata e determinata capacità di attendere che il mondo decida di muoversi, che, chissà come e perchè, appena è salito in sella alla sua moto, si è fermato.
Sembra che la Guzzi, fabbrica che continua a fare moto che ti stravolgono l'anima, e non smetteresti mai di contemplare, disperda i suoi prodotti a poche centinaia di metri dalla fabbrica, e non sia in grado di creare una banale rete commerciale utile per dare un conforto ed un 'incoraggiamento ai suoi affezionatissimi clienti.
Così i migliori e le migliori, si muovono per procurarsi quello che a loro serve, imparare e ripararsi la moto da soli, portarsi dietro quelle cose semplici che servono a tornare a casa (nastro adesivo, filo di ferro, pinze).
Le Guzzi sono così, non richiedono esibizionismi, ti insegnano a percorrere la tua strada in maniera fiduciosa e costante, fiducioso che Lei ti riporta sempre a casa.
Il giorno dopo, con costanza, pazienza e moltissima determinazione, riprendi in mano la tua richiesta e vai alla ricerca di ciò che ti occorre, magari fino alla fabbrica, per vedere se in quelle centinaia di metri di terreno che la circondano, trovi il pezzo che ti serve, e se lo trovi, soddisfatta te ne torni a casa per godertelo.
Chi non riesce a trovare questa condizione d'animo, passa alla concorrenza, ma conserva la tristezza di non avercela fatta.