6145776
Inviato: 29 Ott 2008 13:13
Oggetto: 4000 Km su e giù …..Italia – Francia – Andorra – Spagna
12 ottobre ’08 ore 9.00 circa, ritrovo ufficiale del gruppo vacanze Hotel Bellevue, in località Carisio.
Da mesi si stava organizzando questa vacanza, che tra dubbi e imprevisti è stata confermata solo pochi giorni prima della partenza.
Siamo in 5 ……
Io in moto da solo con la mia Ninja zx 6 r – Davide con la sua fidanzata Francesca in sella alla
BMW r 1200 rt e Carlo con la fidanzata Mem “spero che si scriva così” con la
BMW r 1150 rt.
Finalmente si parte per la Francia, destinazione Cannes, ovviamente, l’autostrada è bandita, così tra le stradine della provincia ci spingiamo fino a Cuneo, dove imbocchiamo prima il colle di Tenda e poi il passo del Sospel. Il caldo si fa sentire, nonostante la stagione sia già avanzata, il cielo sgombro dalle nuvole ci fa ben sperare anche per i giorni successivi.
In un attimo siamo arrivati alla nostra 1° destinazione, e capeggiati da Carlo, troviamo in un baleno il nostro primo alloggio notturno. Un campeggio molto bello “Le Ranch”che ci offre anche un inaspettato e molto gradito tuffo in piscina.
URL]
Il 2° giorno è stato il più noioso, infatti, siamo stati costretti a percorrere 450 km in autostrada, per arrivare a Perpignan. Tra svincoli, sorpassi, qualche goccia di odiata pioggia, e una quantità di camion mai vista, siamo anche riusciti a perderci. Maaaaa….niente paura, il nostro fedele compagno guida “GPS Tom Tom “ era lì pronto a venirci in soccorso, e restarci accanto per tutto il percorso della nostra vacanza. L’ETAP hotel ci accoglie generosamente appena lasciata l’autostrada, e il ritorno del bel tempo ci rimette di buon umore.
La tappa del 3°giorno si preannunciava una delle più impegnative e divertenti, come, di fatto, si è dimostrata. Il principato di Andorra segna una svolta nel nostro percorso, siamo ormai in Spagna, la terra che tanto abbiamo voluto e che sembrava tanto distante, improvvisamente era lì sotto i nostri piedi, e potevamo “pennellare” le sue curve con le nostre moto.
Indescrivibile il percorso, 150 Km di curve, su una strada in condizioni perfette, il sole, un leggero vento ci accompagnano per tutta la giornata, scattiamo qualche foto, e cerchiamo di goderci tutto il possibile, consapevoli che percorsi così divertenti, più avanti ne troveremo pochi.
Il passo che collega la strada statale alla città di Andorra la Vella, e qualcosa di unico, si sale fino a 2500 m, tra curve e tornanti, una strada larga e ben asfaltata; ai lati, mucche e cavalli allo stato brado ci accompagnano per buon tratto. Sulla cima del passo, nei pressi della dogana, i distributori di benzina sono di gran conforto morale, e vendono i propri prodotti a prezzi che noi non immaginavamo neppure. Faccio il pieno della mia Ninja con soli 12 €, non mi era mai successo.
La discesa è altrettanto emozionante, e la percorriamo con la dovuta prudenza.
Un piccolo e accogliente hotel ci ospiterà per la notte.
Un pallido sole ci accoglie la mattina del 4°giorno, ci aspettano ancora parecchie curve e una strada panoramica, che ci delizia con splendidi panorami alternati da laghetti, piccoli torrenti e pareti verticali. Il caldo però si fa attendere un po’ troppo, e ci costringe a indossare i guanti invernali. Sarà per colpa dell’immediata vicinanza delle montagne, fatto sta che faceva fresco.
Ci dirigiamo verso Calatayud, una piccola cittadina non prevista nel nostro itinerario, ma che si rivela accogliente e suggestiva, forse perché non ce lo aspettavamo. Troviamo alloggio in un locale situato in un piccolo vicolo, fuori sull’insegna c’è scritto “Chaplin” in blu, forse i proprietari sono fan del famosissimo attore. Dentro un piccolo ristorante a conduzione famigliare ci mette a nostro agio, per fortuna anno ancora delle camere per noi, eravamo tutti esausti e accaldati. La sera, dopo una graditissima rinfrescata, decidiamo di scendere a cena, titubanti ma rischiamo.
Il cameriere, poverino, si fa in quattro per cercare di spiegarci il menu, non parlava italiano, e noi di spagnolo riuscivamo a malapena a comprendere qualche parola.
Mangiamo benissimo, cucina casalinga, ben fatta e molto veloce, paghiamo il conto…………primo, secondo, dessert, acqua e una bottiglia di vino……………non ci crederete 11, oo€ a persona.
5° giorno, ci aspetta Toledo, carichi di entusiasmo, per questa storica città, col sole in fronte, partiamo di buon ora.
Il trasferimento è un po’ noioso, attraversiamo zone incolte, alternate da pianure senza fine e colline di roccia rossa, sembra di essere nel Gran Canion, di tanto in tanto ai lati della strada ci sono degli enormi Tori di lamiera nera, sorretti da una robusta impalcatura. Sono il simbolo della Spagna e della storica e controversa Corrida, che preferiamo non vedere.
La strada è tutta dritta, nemmeno il minimo accenno di curve, e fa caldo, qualche stazione di servizio, ci ricorda che non siamo stati abbandonati dal mondo, e anche il traffico dei camion. Incontriamo anche una stazione Agip, sorpresa assai gradita, ci sembra di respirare un po’ l’aria di casa. Nel pomeriggio siamo a Toledo, la parte alta della città è quella storica, medievale, piena di chiese e mura storiche, molto molto bella. Ogni negozio espone le famose spade…..coltelli …….e ogni qualsivoglia oggetto da taglio, dai coltelli da cucina alle spade da guerriero con annessa armatura in acciaio.
Siamo al 6° giorno, e il richiamo del mare, non molto distante, inizia a farsi sentire.
La voglia di mangiare una buona Paella alla Valenciana, è tanta, ma preferiamo aspettare, vorremmo mangiare il pesce una volta arrivati alla costa.
Puntiamo Cordoba, altra città storica, e seguiamo un tortuoso percorso che s’inoltra in un parco naturale, veramente molto bello. Vediamo i cervi, allo stato brado, e numerosi cartelli indicano la presenza della lince iberica, ma non riusciamo a vederla. Solo alla fine scopriamo che questo vastissimo territorio è anche una riserva naturale di caccia.
Un ultimo tratto di autovia, ci conduce al centro della città. Restiamo stupiti dalla disponibilità della polizia locale, la quale molto gentilmente ci ha condotto al più vicino concessionario BMW moto, per sostituire la gomma posteriore alla moto di Davide. Anche i meccanici sono stati di una professionalità impeccabile, e dopo circa 30 minuti siamo di nuovo pronti a partire.
La città è molto ricca di monumenti, anch’essa in stile medievale, nel centro storico, ben illuminata e accogliente.
La mattina del 7° giorno ci svegliamo sotto un cielo di cupe nuvole e una pioggerellina persistente ci costringe a indossare le tute antipioggia. Per fortuna l’hotel dove abbiamo pernottato aveva il garage sotterraneo.
Granada sarà la nostra prossima meta, l’ultima città prima del mare.
La strada che collega Cordoba a Granada si snoda tra grandi colline e immense piantagioni di ulivi e vite, del resto la Spagna è una grande produttrice di Olio, e ha anche dell’ottimo vino.
Città molto ricca di monumenti e cenni storici, ci sorprende anche per la quantità di mendicanti e artisti di strada, siti in ogni angolo del centro storico, laddove il turismo è più presente.
Decidiamo, però, di puntare verso la costa, è ancora presto, e possiamo fare ancora un bel po’ di strada. Puntiamo verso Almeria, la Sierra Nevada è emozionante, attraversiamo colline sfruttate per la produzione di elettricità con le pale eoliche, mi sembra quasi di essere Don Chisciotte con i mulini a vento, attraversiamo anche Lanjaron, cittadina famosa per la fonte di acqua che rifornisce tutta la costa. Il mare è ormai vicinissimo e di tanto in tanto possiamo scorgerne dei piccoli frammenti tra i colli. Immense piantagioni di pomodori ci sorprendono al nostro arrivo, e scopriamo anche che ormai in quella zona di spagnoli ce ne sono ormai pochi, i marocchini la fanno da padroni, venuti per lavorare nei campi, siamo in piena stagione di raccolto.
Vorremmo fermarci a pernottare, ma il timore di quell’ambiente poco ospitale ci spinge a proseguire, verso un centro abitato più grande, temiamo di non ritrovare le nostre moto la mattina successiva.
8° giorno, mare calmo, cielo sereno, vento assente, Alicante ci aspetta, sentiamo il bisogno di fare un tuffo tra le onde, percorriamo il litorale, e nel primo pomeriggio arriviamo a Torreveja, dove, grazie a una botta di fortuna, troviamo alloggio in residence con piscina. Ci danno un appartamento per 5 persone, su 2 piani, fronte mare. Abbiamo le moto praticamente sulla spiaggia, e ce ne rendiamo conto la mattina seguente, quando le troviamo ricoperte da un bello strato di salsedine appiccicosa. Decidiamo di fermarci 2 giorni, almeno ci godiamo la spiaggia, e avendo la cucina possiamo mangiare a casa. In centro ci sono diversi centri commerciali, e anche l’autolavaggio, da noi molto gradito.
Finalmente si mangia la Paella, strapiena di frutti di mare profumatissimi, servita nella tipica pentola. Sembriamo dei lupi, e ci affrettiamo a sbranare quella delizia prima che si freddi.
Il locale che ci ospita è a 2 passi dal nostro residence, direttamente sulla spiaggia, circondato dalle passerelle di legno usate dai bagnanti, fuori c’è un bel vento, e l’accoglienza dei gestori ci mette a nostro agio.
10° giorno, purtroppo bisogna partire, dobbiamo andare a Valencia.
Il caldo che troviamo è estivo, in città ci sono 28°C e non tira un filo di vento. Sotto le tute da moto si scoppia di caldo, e l’intenso traffico della città, di certo non ci aiuta. Per fortuna troviamo alloggio presso un IBIS hotel in periferia. Percorrendo la strada che fronteggia il porto, possiamo ammirare le immense costruzioni moderne e l’attracco dell’American’s Cup molto emozionante. Ci sarebbe anche l’autodromo, già pronto ad accogliere il moto mondiale.
Barcellona ci attende, è l’ultima tappa della nostra vacanza, siamo curiosi di visitarla.
L’11° giorno :
L’autovia A7 ci conduce sino a Barcellona, con un tempo instabile e qualche gocciolina di pioggia.
Il nostro fedele amico TOM TOM ci accompagna in centro, e scopriamo che le grandi strade che percorrono la città riescono a far defluire il traffico in modo ottimale, evitando gli ingorghi che avevamo incontrato ieri a Valencia.
Troviamo ristoro in periferia, dove pernottiamo, e ci prepariamo al giorno seguente, che useremo per visitare la città. La pioggia però ci sorprende la mattina del 12°giorno, e siamo un po’ preoccupati. Tra monumenti e artisti da strada, la giornata passa in un battibaleno, e alle 17 ci dirigiamo verso il porto, dove ci imbarcheremo per tornare a casa.
Ore 21.15 puntuali, salpiamo con una delle “GRANDI NAVI VELOCI” la nostra si chiama Excellent, tutta italiana, personale compreso. Ci attendono 18 ore di navigazione sino a Genova.
La mattina ci svegliamo in mare aperto, con un vento fortissimo, e il mare mosso, mi sembra di essere dentro una lavatrice che centrifuga, preferisco starmene buono buono in poltrona e attendere l’arrivo. Puntualissimi alle 15.15 attracchiamo a Genova, ormai sono esausto e non vedo l’ora di arrivare a casa e buttarmi sotto la doccia. All’uscita del porto ci salutiamo, Davide andrà a Portofino a trovare un amico, Carlo tornerà a Biella e anch’io farò ritorno al mio paesello.
Il viaggio è stato molto bello, ci siamo divertiti e abbiamo fatto tanta strada, La Spagna è una terra meravigliosa piena di gente accogliente, sicuramente ci ritornerò.
Grazie a tutti i partecipanti: Davide e Francesca, Carlo e Mem, e Io
Ciao