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Scelta progettuale misure cerchi [come mai queste scelte??]
5848673
5848673 Inviato: 1 Ott 2008 10:30
Oggetto: Scelta progettuale misure cerchi [come mai queste scelte??]
 

Andando ad indagare tra i dati tecnici di moto ultraventennali e recenti stradali ho trovato scelte di misure cerchioni diverse e anche strane.

Faccio un esempio: Honda CB750/900F 1982 anteriore 19" posteriore 18", Kawasaki GPZ1100R 1983 ant 18 post 17, GPZ900 1984 ant 16 post 18; nelle moto d'oggi invece troviamo tutti cerchi da 17", salvo rari casi (Paneuropean ant 18 post 17).

Qualcuno mi spiegherebbe il motivo di tali scelte?

Enduro a parte...
 
5848835
5848835 Inviato: 1 Ott 2008 10:47
 

credo che sia un motivo di assetto e di scelta della spalla dello pneumatico. nel senso che sul cerchio di diametro minore sarà previsto uno penaumatico con una spalla + alta, mentre in quello con diamatro maggiore sarà prevista una spalla minore. tutto questo in modo da assettare la moto in modo pseudoorizzontale al terreno. oggi credo che le moto abbiano tutte cerchi da 17 xchè essendo tutte sullo sportivo (come prestazioni) hanno bisogno tutte di essere caricate leggermente in avanti, quindi cerchi di uguale diametro, ma spalle diverse per gli pneumatici.

questa naturalmente è una mia deduzione logica e non è detto che sia giusta! ciao!
 
5849156
5849156 Inviato: 1 Ott 2008 11:23
 

Qui trovi una discussione su come variano i comportamenti dinamici della moto in relazione al diametro dei cerchi.

Cerchi, misure e raggi [info e dubbi]

Penso che tra le possibili ragioni per l'omologazione delle misure possano esserci motivi prettamente commerciali.

Lamps!
 
5849614
5849614 Inviato: 1 Ott 2008 12:12
 

Mi fa specie in particolare il GPZ900 con l'anteriore da 16 e il posteriore da 18...
Un ruotino così fa caricare la moto più in avanti e la rende anche più agile sullo stretto?
 
5858519
5858519 Inviato: 2 Ott 2008 7:22
 

Più piccolo è il cerchio più alta sarà la gomma (il fattore / per intenderci) allo stesso tempo questa altezza causerà pneumatici più "tondi" dando luogo ad una maggiore impronta a terra, soprattutto in curva. Oltre a questo il cerchio più piccolo di solito da' più agilità alla moto, ma ha di contro che nelle buche tende di più a piantarsi, cioè è meno stabile sullo sconnesso.

Quindi almeno in via teorica, più grande è il cerchio più avrai una moto stabile sul dritto, più avrai un cerchio piccolo, più avrai una moto con appoggio e agilità in curva. Per questo per moto di tipo turistico o enduro avrai davanti cerchi grandi (un enduro tecnico ha una 21'' davanti) perchè danno stabilità al mezzo sullo sconnesso e lavorano meglio con sospensioni morbilde. Diciamo che sono moto che vengono guidate dritte. Per moto invece con sospensioni rigide che nascono per asfalti piatti e piegare si usano ruote più piccole e gomme che garantiscono un appoggio maggiore.
 
5860910
5860910 Inviato: 2 Ott 2008 11:53
Oggetto: Re: Scelta progettuale misure cerchi
 

supercazzola ha scritto:
Andando ad indagare tra i dati tecnici di moto ultraventennali e recenti stradali ho trovato scelte di misure cerchioni diverse e anche strane.

Faccio un esempio: Honda CB750/900F 1982 anteriore 19" posteriore 18", Kawasaki GPZ1100R 1983 ant 18 post 17, GPZ900 1984 ant 16 post 18; nelle moto d'oggi invece troviamo tutti cerchi da 17", salvo rari casi (Paneuropean ant 18 post 17).

Qualcuno mi spiegherebbe il motivo di tali scelte?

Enduro a parte...


icon_biggrin.gif saranno strane per te, caro supercazzola ma non per chi con tali misure ha imparato a guidare!

la scelta di omologarsi tutti su cerchi da 17" non ha un effettivo, preciso ed imprescindibile riscontro tecnico: non esiste un diametro migliore di un altro in assoluto perché le vocazioni delle moto e gli utilizzi delle stesse sono molteplici.

il mercato è da sempre guidato dai modelli stradali o ancor dai più race-replica se pensi che il 70% del venduto in Italia riguarda questo settore.
manco a farlo apposta le gomme destinate a questo tipo di moto sono quelle che si consumano prima, quindi la quantità di gomme sportive vendute è enormemente superiore, sopratutto in termini di ricavato, a quelle di tutte le altre categorie messe insieme.
va da sé che i Costruttori di gomme hanno pensato che per incrementare ancor più i guadagni e snellire la produzione era meglio suggerire alle Case motociclistiche di omologarsi su due, al massimo tre misure in tutto per tutte le loro maxi-sportive.
sopratutto di mercato si tratta, non di sola tecnica!

In tante moto attuali di prestazioni non esasperate, ad esempio, cerchio e gomma posteriori (e talvolta anche anteriori) sono decisamente troppo larghi per uno sfruttamento a 360° delle possibilità della ciclistica, in particolare per quanto riguarda la guidabilità sul misto ed in città.
e anche per quanto riguarda i diametri, tornare ai 18" ant/post, com'era tradizione italiana, con delle gomme un pò meno larghe, non farebbe altro che rendere più stabili e maneggevoli, allo stesso tempo, le turistiche "leggere" di ultima generazione (diciamo fino a 800cc)

dal mio punto di vista filosofico-estremistico considero già inutile (o dannoso) andare oltre i 110mm ant ed i 140mm post per una stradale, ma forse esagero:
ricordo ancora bene però la fatica che dovevano fare sul misto per leggere la targa del mio vecchio Le Mans III (100/90-18 e 120/80-18*) o della mia GSX750 (90/90-19** e 110/80-18) tanti ragazzi a cavallo sui gommoni delle migliori supersportive degli anni '90...
icon_rolleyes.gif poveretti come li ho fatti sudare! e manco mi raggiungevano!
eusa_think.gif ma d'altra parte erano così SVANTAGGIATI dalla larghezza delle loro gomme...
*)nota: la posteriore originale del Le Mans era una 110/90
**) originale 100/90: ne montai una ancor più stretta!


poi, se ad uno piace avere una race replica perfetta in ogni particolare, anche sotto l'aspetto estetico davanti al (moto)bar, per me non c'è problema: tutti i gusti sono gusti: puo' andare anche in giro con un 200mm

icon_arrow.gif e nota: adottare un diametro invece di un altro è assolutamente inutile per "caricare" o meno l'avantreno: questa è una leggenda da (moto)bar!!!
per caricare l'avantreno, rendendo la moto più stabile e SOTTOSTERZANTE, l'unica possibilità è spostare il baricentro in avanti, non abbassare l'avantreno!
si è già parlato di questo.

icon_confused.gif aspetto adesso un'ondata di dissensi.

icon_cool.gif anche se basta aver fatto TANTI chilometri per darmi ragione....
 
5860968
5860968 Inviato: 2 Ott 2008 12:00
 

Ma, per dire, il GPZ che vado a vedere e che forse acquisterò, un 900R del 1984, monta davanti un 16 e dietro un 18.
Come mai questa scelta? il gommino davanti fa una certa impressione, sotto la carena, a fronte del ruotone posteriore...
Questo non rende un pò squilibrata la moto? cioè, non risulta troppo sensibile all'anteriore?
E perchè il GPZ1100 del 1983 per esempio monta un 18 davanti e un 17 dietro?
 
5867232
5867232 Inviato: 2 Ott 2008 19:47
 

De_Corsa non so proprio che dire...

Io so che nel campionato Italiano Sport Production sulle Aprilia RS 125 (120kg per 40cv) tendono a montare tutti il 120/70 davanti anziché il classico stradale 110/70.

Insomma non metto in dubbio la tua esperienza, i tuoi km e il tuo manico, ma non credo nemmeno che quelli dell'SP siano tutti fessi da volersi complicare la vita da soli... Chi vince?
 
5867943
5867943 Inviato: 2 Ott 2008 20:31
 

supercazzola ha scritto:
Ma, per dire, il GPZ che vado a vedere e che forse acquisterò, un 900R del 1984, monta davanti un 16 e dietro un 18.
Come mai questa scelta? il gommino davanti fa una certa impressione, sotto la carena, a fronte del ruotone posteriore...
Questo non rende un pò squilibrata la moto? cioè, non risulta troppo sensibile all'anteriore?
E perchè il GPZ1100 del 1983 per esempio monta un 18 davanti e un 17 dietro?


basta che tu dia uno sguardo al passato per avere la risposta: l'accoppiata 16-18 non è tanto casuale, fu lanciata dai GP dell'epoca!
e le race-replica di quel periodo non poterono fare altro che adeguarsi alla moda corrente, vantaggiosa o svantaggiosa che fosse.
ricordo comunque delle ciclistiche molto valide dell'epoca (Bimota, Kawasaki, Suzuki, Yamaha, ecc.) che si appoggiavano su accoppiate del genere per le cilindrate intermedie e 16-17 per le cilindrate superiori.

considera comunque le sezioni: col 16" ant ci si appoggiava su di un 110mm mentre col post da 18"su di un 120-130, che aumentava a 130-140 quando il cerchio era da 17"

le ciclistiche dell'epoca non erano affatto ballerine, anzi: si compensava il ridotto diametro dell'ant, ricorrendo a delle avancorse molto importanti (forcella molto inclinata) cosa che faceva recuperare la giusta quota di stabilità.
anche i passi erano ben superiori a quelli attuali: un esempio eclatante quello della Ducati MHR con ben 1500mm circa di passo, replica fedele di quella che consenti a Mike "The Bike" Hailwood di primeggiare al TT del '78.
icon_rolleyes.gif e sul "Mountain" non mancano certo le curve...
infine il peso delle moto di allora, altro elemento di stabilità, non era certo paragonabile a quello di oggi!

Ricordo di aver posseduto un Suzuki GSX1100EFE (il corrispettivo d'epoca dell'attuale Hayabusa, ovvero la moto più veloce che ci fosse in commercio) che si appoggiava su delle "smilze" 16-17" (110/90 e 130/90) dotata di una stabilità che ancora non ho ritrovato tra le moto di oggi!
icon_rolleyes.gif da dire però che pesava 235kg a secco...

l'accoppiata 18ant/17post fu diffusa per un certo periodo (1a serie BMW serie K; l'Honda VF1000FII che... ho ancora in garage, ecc.) e rappresentava già un... passo in avanti rispetto alla tradizione jap di mettere un 19" all'avantreno.
il 17 dietro consentiva di montare una gomma di "generosa" sezione senza alzare troppo il retrotreno, infatti capitava spesso di vedere delle moto in versione 750 con cerchio post da 18 ed in versione 1100 col cerchio da 17" (es.: Honda VF; Suzuki GSX)

_____________________________________

urano88 ha scritto:
De_Corsa non so proprio che dire...

Io so che nel campionato Italiano Sport Production sulle Aprilia RS 125 (120kg per 40cv) tendono a montare tutti il 120/70 davanti anziché il classico stradale 110/70.

Insomma non metto in dubbio la tua esperienza, i tuoi km e il tuo manico, ma non credo nemmeno che quelli dell'SP siano tutti fessi da volersi complicare la vita da soli... Chi vince?


il cronometro è un arbitro inappellabile.

se in pista abbassano i tempi col 120, ben venga il 120.

su strada, molto spesso, è un altro discorso: rispetto alla massima velocità possibile alla corda, a volte è vincente la scelta di privilegiare la guidabilità.
e ti parla uno che ha gareggiato sia in pista che su strada...
 
5870509
5870509 Inviato: 3 Ott 2008 7:55
 

de_corsa ha scritto:


il cronometro è un arbitro inappellabile.

se in pista abbassano i tempi col 120, ben venga il 120.

su strada, molto spesso, è un altro discorso: rispetto alla massima velocità possibile alla corda, a volte è vincente la scelta di privilegiare la guidabilità.
e ti parla uno che ha gareggiato sia in pista che su strada...


Già, la ruota più stretta su strada rende la moto più guidabile, rapida nei cambi di direzione.
Magari una sezione maggiore dà più appoggio in curva, così puoi alzare la velocità di percorrenza, cosa consigliabile soprattutto in pista...
 
5878190
5878190 Inviato: 3 Ott 2008 17:30
 

de_corsa ha scritto:
urano88 ha scritto:
De_Corsa non so proprio che dire...

Io so che nel campionato Italiano Sport Production sulle Aprilia RS 125 (120kg per 40cv) tendono a montare tutti il 120/70 davanti anziché il classico stradale 110/70.

Insomma non metto in dubbio la tua esperienza, i tuoi km e il tuo manico, ma non credo nemmeno che quelli dell'SP siano tutti fessi da volersi complicare la vita da soli... Chi vince?

il cronometro è un arbitro inappellabile.

se in pista abbassano i tempi col 120, ben venga il 120.

su strada, molto spesso, è un altro discorso: rispetto alla massima velocità possibile alla corda, a volte è vincente la scelta di privilegiare la guidabilità.
e ti parla uno che ha gareggiato sia in pista che su strada...

Ok, ma tu mi parli addirittura di GSX750 con 90/90-19 e 110/80-18 icon_eek.gif Insomma possibile che la soluzione migliore per un 125cc sia 120/70-17 e 150/60-17 C'è troppa differenza di numeri, mi risulta difficile credere che entrambe siano le configurazioni perfette per ambedue le moto, nemmeno il discorso strada-pista mi sembra sufficiente a giustificare tale differenza, quelle gomme su un 750cc pista o strada che sia mi sembrano davvero offrire troppo poco appoggio icon_confused.gif
 
5879294
5879294 Inviato: 3 Ott 2008 19:02
 

urano88 ha scritto:

Ok, ma tu mi parli addirittura di GSX750 con 90/90-19 e 110/80-18 icon_eek.gif Insomma possibile che la soluzione migliore per un 125cc sia 120/70-17 e 150/60-17 C'è troppa differenza di numeri, mi risulta difficile credere che entrambe siano le configurazioni perfette per ambedue le moto, nemmeno il discorso strada-pista mi sembra sufficiente a giustificare tale differenza, quelle gomme su un 750cc pista o strada che sia mi sembrano davvero offrire troppo poco appoggio icon_confused.gif


il concetto di "troppo" non è universale, è solo relativo al contesto considerato.

e poi io parlo di moto che appartengono al passato: la GSX alla quale mi riferisco è una moto dei primissimi anni '80, e all'epoca quelle misure erano la norma!
con una ciclistica del genere, per ottenere i migliori risultati velocistici bisognava "lavorare" forzatamente con quelle misure.
e io riuscii a renderela ancor più efficace su strada montando un'anteriore più stretta: l'esatto opposto di quanto descritto per le 125 in pista!

e ciò non toglie che, in determinate situazioni a loro favorevoli, una moto di quell'epoca su strada possa ancora dare filo da torcere, e molto duro, ad una odierna supersportiva.
la Avon, ad esempio, continua a produrre gomme con mescole racing in quelle misure, destinate alle gare per moto d'epoca; e ti assicuro che non hanno niente da invidiare, come aderenza, ai migliori gommoni da supersport! cio' relativamente alle loro misure, ovviamente.

da notare che un'odierna supersportiva, sempre in determinate condizioni, puo' essere battuta anche da un'altrettanto odierna moto da enduro che si appoggi su di un 90/90-21 ed un 120/90-17 dalle sufficienti caratteristiche di aderenza...
perché queste misure (come larghezza) non dovrebbero essere sufficienti anche per una stradale?!?

la morale è che non esiste una moto superiore in TUTTE le situazioni: la migliore Ducati da Superbike è una moto FERMA in una viottolo di campagna, dove puo'essere agevolmente battuta da un 50ino da enduro.

icon_rolleyes.gif basta trasportare questo esempio limite in una situazione più normale e capire perché una supersport dell'ultima generazione non è esattamente sempre quell'arma TOTALE che si puo' immaginare... icon_wink.gif
 
5880996
5880996 Inviato: 3 Ott 2008 21:13
 

Nessun dubbio sui contenuti del tuo ultimo post.

In effetti sono state prese in causa delle moto che hanno più della mia età e che non conosco minimamente. Mi lasciano comunque molto perplesso quei numeri, insomma che la desmosedici venga fregata senza problemi su una mulattiera praticamente pure da una mountain bike è abbastanza naturale, ma che passando da pista a strada le misure convenienti di pneumatici siano quasi dimezzati esce dai miei schemi. Se poi mi tiri in causa anche il discorso ciclistico e target di impiego le variabili diventano talmente tante che il problema mi sfugge di mano e non saprei proprio più cosa pensare.

L'unica cosa in cui credo abbastanza fermamente è che marketing o meno le moto di adesso vanno un bel po' di più di quelle di vent'anni fa, e non parlo solo di rettilinei, tant'è che pure riducendo la cilindrata le MotoGP hanno continuato ad abbassare i tempi, ma anche senza passare da quei prodigi dell'elettronica la cosa si verifica ogni anno pure in SBK e STK. Io non mi sento proprio in grado di valutare se le ciclistiche delle moto attuali meglio digeriscono un 190 piuttosto che un 110, ragionerò forse per schemi mentali e partirò con qualche pregiudizio, ma io sarei un po' riluttante a provare a tenere un pochino aperto su una moto attuale con una gommina simile, poi magari avendola sotto al sedere trasmetterebbe sensazioni pure piacevoli icon_rolleyes.gif
 
5882657
5882657 Inviato: 4 Ott 2008 6:46
 

urano88 ha scritto:
Nessun dubbio sui contenuti del tuo ultimo post.
...


neanche da parte mia sulle tue osservazioni

ma considera che le strade non sono tutte uguali e sopratutto NON sono tutte belle, livellate, larghe, con un buon asfalto, pulite e con delle belle curve APERTE E PREVEDIBILI a raggio costante come in pista!

su strade del genere, strade "difficili", chiamiamole di misto stretto ma veramente stretto, una (buona) moto di 30anni fa è ancora in grado di tener testa ad una supersportiva attuale, nonostante disponga della metà scarsa dei suoi cavalli e magari è anche più pesante, per il semplice fatto che è più ADATTA, maneggevole e VERSATILE di una supersport che, ricordo, è una moto ESTREMA, adatta e concepita per fare solo una cosa: andare forte in condizioni IDEALI, non scansando buche, macchie di gasolio e foglie secche...

Con le ciclistiche d'epoca, in buona sostanza, era molto più facile improvvisare, mentre le SS di oggi vanno invece guidate in maniera molto precisa e determinata, e difficilmente perdonano errori d'impostazione.

Per fare un esempio, con la 1a serie del Le Mans - che disponeva di un passo particolarmente corto per una moto della sua epoca - nonostante la trasmissione cardanica ed il suo peso era una moto maneggevolissima appoggiata sui suoi 100/90 e 110/90 da 18" e la mancanza d'inerzia spaziale in senso longitudinale, data dalla sua meccanica trasversale, permetteva di variare con estrema facilità l'inclinazione e la traiettoria anche quando ci si trovava alla corda: possibilità sconosciuta ad una ciclistica supersportiva di oggi! e anche a parecchie moto meno estreme.

Considera quindi il VANTAGGIO, in termini velocità, che una simile maneggevolezza può offrire su di un percorso tormentato ed imprevedibile.

Vantaggio che aumenta ulteriormente se la strada è dissestata e tu sei a cavallo di una enduro.

...

Trasferiamoci adesso nel traffico di una delle nostre città ed immagina di essere un criminale che cerca di scappare su di una potente R1
e di essere inseguito da una "squadra antiscippo"* (in due su di una moto) appena uscita dalla MACCHINA DEL TEMPO regolata su 30anni fa: credi che nell'imprevidibilità del traffico, tra binari del tram, strisce pedonali, bus fermi, scooter impazziti, ciclisti contromano, signore con le borse della spesa, vucumprà, incroci e pulitori di parabrezza riusciresti a seminare una GSX750 come quella di cui parlavo prima?
icon_biggrin.gif Sai di cosa te ne fai di 180cv, una ciclistica sopraffina e di una gomma da 190 in condizioni del genere?

icon_smile.gif come vedi tutto è relativo

*) nella caotica Napoli, ad esempio, le odierne squadre antiscippo, i cosiddetti "falchi" della polizia usano in prevalenza delle Transalp, o anche delle Dominator: prova a scappargli davanti nel traffico caotico e su quelle strade spesso dissestate, con una R1 icon_lol.gif icon_lol.gif icon_lol.gif
 
5882970
5882970 Inviato: 4 Ott 2008 9:19
 

Hehe sarebbe interessante metterti davanti un parco moto bello grosso, un percorso particolare ed osservare su quale moto ricadrà la tua scelta. Penso ci resterebbero straniti in moltissimi icon_asd.gif Soprattutto quando poi magari la riconfermi una volta messo in moto icon_wink.gif

Però detta così sembra che le moto di una volta fossero molto più "intelligenti" delle attuali! Suppongo che pure loro avessero dei limiti e dei problemi o devo forse cercare un Suzuki GSX1100EFE come prossima moto?! icon_confused.gif
 
5883649
5883649 Inviato: 4 Ott 2008 11:33
 

de_corsa ha scritto:


neanche da parte mia sulle tue osservazioni

ma considera che le strade non sono tutte uguali e sopratutto NON sono tutte belle, livellate, larghe, con un buon asfalto, pulite e con delle belle curve APERTE E PREVEDIBILI a raggio costante come in pista!

su strade del genere, strade "difficili", chiamiamole di misto stretto ma veramente stretto, una (buona) moto di 30anni fa è ancora in grado di tener testa ad una supersportiva attuale, nonostante disponga della metà scarsa dei suoi cavalli e magari è anche più pesante, per il semplice fatto che è più ADATTA, maneggevole e VERSATILE di una supersport che, ricordo, è una moto ESTREMA, adatta e concepita per fare solo una cosa: andare forte in condizioni IDEALI, non scansando buche, macchie di gasolio e foglie secche...

Con le ciclistiche d'epoca, in buona sostanza, era molto più facile improvvisare, mentre le SS di oggi vanno invece guidate in maniera molto precisa e determinata, e difficilmente perdonano errori d'impostazione.

Per fare un esempio, con la 1a serie del Le Mans - che disponeva di un passo particolarmente corto per una moto della sua epoca - nonostante la trasmissione cardanica ed il suo peso era una moto maneggevolissima appoggiata sui suoi 100/90 e 110/90 da 18" e la mancanza d'inerzia spaziale in senso longitudinale, data dalla sua meccanica trasversale, permetteva di variare con estrema facilità l'inclinazione e la traiettoria anche quando ci si trovava alla corda: possibilità sconosciuta ad una ciclistica supersportiva di oggi! e anche a parecchie moto meno estreme.

Considera quindi il VANTAGGIO, in termini velocità, che una simile maneggevolezza può offrire su di un percorso tormentato ed imprevedibile.

Vantaggio che aumenta ulteriormente se la strada è dissestata e tu sei a cavallo di una enduro.

...

Trasferiamoci adesso nel traffico di una delle nostre città ed immagina di essere un criminale che cerca di scappare su di una potente R1
e di essere inseguito da una "squadra antiscippo"* (in due su di una moto) appena uscita dalla MACCHINA DEL TEMPO regolata su 30anni fa: credi che nell'imprevidibilità del traffico, tra binari del tram, strisce pedonali, bus fermi, scooter impazziti, ciclisti contromano, signore con le borse della spesa, vucumprà, incroci e pulitori di parabrezza riusciresti a seminare una GSX750 come quella di cui parlavo prima?
icon_biggrin.gif Sai di cosa te ne fai di 180cv, una ciclistica sopraffina e di una gomma da 190 in condizioni del genere?

icon_smile.gif come vedi tutto è relativo

*) nella caotica Napoli, ad esempio, le odierne squadre antiscippo, i cosiddetti "falchi" della polizia usano in prevalenza delle Transalp, o anche delle Dominator: prova a scappargli davanti nel traffico caotico e su quelle strade spesso dissestate, con una R1 icon_lol.gif icon_lol.gif icon_lol.gif



ok l'esempio in città va bene ma prendiamo una strada di montagna, con le sue curve e i brevi rettilinei vuoi dirmi che una ss 600 o 1000 rimarrebero alla pari di una gsx 750 di 20 anni fa?
 
5884308
5884308 Inviato: 4 Ott 2008 13:10
 

enricobrovida ha scritto:



ok l'esempio in città va bene ma prendiamo una strada di montagna, con le sue curve e i brevi rettilinei vuoi dirmi che una ss 600 o 1000 rimarrebero alla pari di una gsx 750 di 20 anni fa?


una strada del genere è "territorio di caccia" elettivo per una normale moto di circa 30anni fa (non 20) ed una SS di oggi potrebbe trovarsi in grossa difficoltà a tenere il suo passo.
nel senso che chi la guida sarebbe costretto a sfruttare la sua maggiore velocità alla corda buttandosi senza conservare un margine di sicurezza nella curve prive di visibilità.
a differenza della SS, una moto molto più maneggevole e col manubrio "alto" recupera molto nelle variazioni e nei cambi di traiettoria, cosa che consente di fare una guida molto più sciolta, fluida, improvvisata, sicura e, spesso, più veloce.

non parlo in teoria o per sentito dire: ho provato (per lavoro e per sport) da oltre 35anni a questa parte tutti i tipi di moto, e tra i diversi tipi di gare che ho disputato, i migliori risultati li ho conseguiti proprio in salita, genere di gare molto indicativo per ragionare sulle vere attitudini di una moto.

una volta, la filosofia costruttiva delle moto (che adesso si definiscono "naked") era orientata essenzialmente alla funzionalità mentre le SS di oggi sono concepite e progettate per l'utilizzo in pista, quindi per uno scopo ben preciso, sacrificando gran parte della loro attitudine stradale!
in sintesi: dipende, dipende dal contesto, dalla strada, dalle condizioni.
le SS non sono la quintessenza della velocità, ovvero lo sono solo nel loro ambito: in un tornante di montagna, ad esempio, rappresentano poco più che una "chicane mobile" per una supermotard!
parimenti, possono trovarsi in (grossa) difficoltà a reggere il passo possibile ad una moto... d'epoca, se il tratto di strada è talmente guidato da impedire lo sfruttamento di tutta la loro potenza e tutta la loro velocità alla corda: i punti di forza delle SS.
a quel punto risulta vincente la guidabilità, punto di forza delle seventies...

le moto di una volta erano infatti parecchio più maneggevoli e guidabili delle attuali, e ciò era dovuto in gran parte alle misure delle ruote: questa è una realtà che potrà non piacervi in quanto appassionati di moto ultrasportive ed attuali, ma bisogna che ne prendiate atto!

le moto supersportive di oggi sono figlie del mercato e (dichiaratamente) sportive senza compromessi, non sono più a misura umana: basta guardare l'altezza delle loro selle, adatta solo all'uso in pista e proibitiva per chi è al di sotto del metro e settanta, e all'inefficacia delle loro carenature assolutamente non protettive su strada...
...e se sono senza compromessi, è inevitabile quindi che accusino qualche punto debole, come ad esempio nel misto molto stretto, in città e alle massime velocità.
 
5903058
5903058 Inviato: 6 Ott 2008 18:04
 

de_corsa ha scritto:


una strada del genere è "territorio di caccia" elettivo per una normale moto di circa 30anni fa (non 20) ed una SS di oggi potrebbe trovarsi in grossa difficoltà a tenere il suo passo.
nel senso che chi la guida sarebbe costretto a sfruttare la sua maggiore velocità alla corda buttandosi senza conservare un margine di sicurezza nella curve prive di visibilità.
a differenza della SS, una moto molto più maneggevole e col manubrio "alto" recupera molto nelle variazioni e nei cambi di traiettoria, cosa che consente di fare una guida molto più sciolta, fluida, improvvisata, sicura e, spesso, più veloce.

non parlo in teoria o per sentito dire: ho provato (per lavoro e per sport) da oltre 35anni a questa parte tutti i tipi di moto, e tra i diversi tipi di gare che ho disputato, i migliori risultati li ho conseguiti proprio in salita, genere di gare molto indicativo per ragionare sulle vere attitudini di una moto.

una volta, la filosofia costruttiva delle moto (che adesso si definiscono "naked") era orientata essenzialmente alla funzionalità mentre le SS di oggi sono concepite e progettate per l'utilizzo in pista, quindi per uno scopo ben preciso, sacrificando gran parte della loro attitudine stradale!
in sintesi: dipende, dipende dal contesto, dalla strada, dalle condizioni.
le SS non sono la quintessenza della velocità, ovvero lo sono solo nel loro ambito: in un tornante di montagna, ad esempio, rappresentano poco più che una "chicane mobile" per una supermotard!
parimenti, possono trovarsi in (grossa) difficoltà a reggere il passo possibile ad una moto... d'epoca, se il tratto di strada è talmente guidato da impedire lo sfruttamento di tutta la loro potenza e tutta la loro velocità alla corda: i punti di forza delle SS.
a quel punto risulta vincente la guidabilità, punto di forza delle seventies...

le moto di una volta erano infatti parecchio più maneggevoli e guidabili delle attuali, e ciò era dovuto in gran parte alle misure delle ruote: questa è una realtà che potrà non piacervi in quanto appassionati di moto ultrasportive ed attuali, ma bisogna che ne prendiate atto!

le moto supersportive di oggi sono figlie del mercato e (dichiaratamente) sportive senza compromessi, non sono più a misura umana: basta guardare l'altezza delle loro selle, adatta solo all'uso in pista e proibitiva per chi è al di sotto del metro e settanta, e all'inefficacia delle loro carenature assolutamente non protettive su strada...
...e se sono senza compromessi, è inevitabile quindi che accusino qualche punto debole, come ad esempio nel misto molto stretto, in città e alle massime velocità.


scusami se mi permetto di dissentire mettiamo che tu entri più velocein unacurva con la tua moto di 30 anni quando riapri il gas e inizi a uscire e io con la mia ss faccio lo stesso quei 5 secondi che ho perso li recupero e ti passo sopra!!
 
5964839
5964839 Inviato: 12 Ott 2008 7:20
 

enricobrovida ha scritto:


scusami se mi permetto di dissentire mettiamo che tu entri più velocein unacurva con la tua moto di 30 anni quando riapri il gas e inizi a uscire e io con la mia ss faccio lo stesso quei 5 secondi che ho perso li recupero e ti passo sopra!!


possibile, ma nell'economia di TUTTO il tratto di strada ove avviene il "confronto", dipende sempre dalle particolarità della sequenza di curve e del fondo stradale del tratto considerato.

come ho tenuto a specificare prima, non esiste una moto SEMPRE vincente su di un'altra: dipende dal contesto su cui avviene il confronto.

quest'ultimo è il concetto da tenere presente quando si IMMAGINA una supremazia costante ed INCONDIZIONATA di una moto sull'altra:!

rimanendo nell'ambito delle supersportive questo si puo' notare mettendo "su strada" 4 o 5 moto concorrenti provate da una rivista di settore...
... puo' capitare infatti di doversi rendere conto - e questo accade settimanalmente a milioni di motociclisti - che alla prova dei fatti, nella "normalità" e nella imprevedibilità variegata di una strada aperta al traffico, la gerarchia individuata durante la prova venga del tutto stravolta dai riscontri stradali!

questo discorso puo' essere esteso anche al confronto tra moto non appartenenti alla stessa categoria, allo stesso settore e alla stessa... epoca!
 
5972555
5972555 Inviato: 12 Ott 2008 22:31
 

de_corsa ha scritto:


possibile, ma nell'economia di TUTTO il tratto di strada ove avviene il "confronto", dipende sempre dalle particolarità della sequenza di curve e del fondo stradale del tratto considerato.

come ho tenuto a specificare prima, non esiste una moto SEMPRE vincente su di un'altra: dipende dal contesto su cui avviene il confronto.

quest'ultimo è il concetto da tenere presente quando si IMMAGINA una supremazia costante ed INCONDIZIONATA di una moto sull'altra:!

rimanendo nell'ambito delle supersportive questo si puo' notare mettendo "su strada" 4 o 5 moto concorrenti provate da una rivista di settore...
... puo' capitare infatti di doversi rendere conto - e questo accade settimanalmente a milioni di motociclisti - che alla prova dei fatti, nella "normalità" e nella imprevedibilità variegata di una strada aperta al traffico, la gerarchia individuata durante la prova venga del tutto stravolta dai riscontri stradali!

questo discorso puo' essere esteso anche al confronto tra moto non appartenenti alla stessa categoria, allo stesso settore e alla stessa... epoca!


sono d'accordo ma mettiamo due piloti con lo stesso manico uno su una ss 1000 attuale e uno su una moto d'epoca quest'ultima ne uscirebbe sicuramente sconfitta a parità di strada questo perchè con una moto nuova ho una ciclistica migliore e mi permette di aprire il gas prima e poi ha un allungo infinito che una moto di 20 anni fa si sogna... icon_biggrin.gif
 
5973198
5973198 Inviato: 13 Ott 2008 0:39
 

enricobrovida ha scritto:


sono d'accordo ma mettiamo due piloti con lo stesso manico uno su una ss 1000 attuale e uno su una moto d'epoca quest'ultima ne uscirebbe sicuramente sconfitta a parità di strada questo perchè con una moto nuova ho una ciclistica migliore e mi permette di aprire il gas prima e poi ha un allungo infinito che una moto di 20 anni fa si sogna... icon_biggrin.gif


scusate ma non riesco più a trovare un collegamento con il titolo del topic...

Abbandoniamo i campi e torniamo sulla strada asfaltata...?
Grazie
 
5973521
5973521 Inviato: 13 Ott 2008 7:44
 

Coil ha scritto:


scusate ma non riesco più a trovare un collegamento con il titolo del topic...

Abbandoniamo i campi e torniamo sulla strada asfaltata...?
Grazie


si stava parlando proprio dell'efficacia su strada di moto dotate di diverse misure di ruote!
misure che non vengono scelte dai costruttori unicamente col parametro dell'efficacia (su stada)

enricobrovida ha scritto:
sono d'accordo ma mettiamo due piloti con lo stesso manico uno su una ss 1000 attuale e uno su una moto d'epoca quest'ultima ne uscirebbe sicuramente sconfitta a parità di strada questo perchè con una moto nuova ho una ciclistica migliore e mi permette di aprire il gas prima e poi ha un allungo infinito che una moto di 20 anni fa si sogna...


dipende ovviamente dalla strada

come già ribadito, se la stessa è talmente tortuosa da impedire alla 1000SS di "esprimersi" e di allungare, la moto di 30anni fa (non 20) risulta vincente in quanto più veloce della SS nei tratti di strada guidati (ovvero il 90% del tipo di tracciato ipotizzato)
 
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