harley ad ignezione - Forum Custom e Chopper

Mettiamola in questo modo. Un buon sistema a carburatori con adeguate retro-azione è migliore di un sistema ad iniezione (non ignezione) tarato male oppure lento.

Nella maggior parte dei casi il sistema ad iniezione elettronica è migliore e, soprattutto, permette di rientrare nelle normative in maniera molto più agile.

Questo argomento potrebbe essere quasi infinito poichè esistono tanti tipi di carburatori e la loro qualità passa dalla più infima fino ai complessi sistemi semi-elettronici prodotti dalla Dellorto.

Diciamo che oggi l'iniezione offre, nel peggiore dei casi, le stesse prestazioni del sistema a carburatori offrendo però un minore costo di produzione ed un consumo generalmente peggiore.

L'accusa fatta più spesso all'iniezione è quella di aver stroncato il carattere dei motori e la loro erogazione in basso. In realtà questo è dovuto maggiormente alle restrizioni per l'inquinamento ed i sistemi elettronici si sono presi la colpa poichè arrivati (non casualmente) in concomitanza con i sistemi atti a diminuire le emissioni.

Questi sistemi, essendo controllati, permettono spesso di rendere più regolare il motore e quindi togliergli un pizzico di carattere. La realtà è che tutto è migliorato, ma non si sente di rado un ducatita affermare che la botta del vecchio 900cc a caburatori e valvole larghe non è come quella che oggi si ottiene dal 1000cc ad inienzione. La colpa comunque, volendo essere pignoli, è delle normative che spesso portano addirittura a perdere potenza ai medi regimi (i più utilizzati) poichè è la fascia dove si effettuano le misurazioni.

La ZRX1200R ha montato fino al 2007 i carburatori. Il suo motore era pacioso e regolare anche a 1200 giri. Questo risultato era dovuto a buoni carburatori Mikuni, ma non permetteva di rientrare nell'Euro 3. A questo si aggiunga che una cosa è regolarizzare un 1200cc a quattro cilindri con "solo" 120CV mentre un'altra è regolarizzare un bicilindrico spinto.

Un altro esempio. Il primo SV650 del 1999 era a carburatori ed era semplicemente perfetto. Regolare, parco e sempre gestibile. La prima versione ad iniezione era scorbutica e lo rendeva inguidabile ai bassi regimi. Il sistema era semplicemente tarato male e gli anni successivi lo sistemarono. Non bisogna dimenticare che quel sistema a carburatori funzionava anche perchè non doveva sottostare ad alcuna restrizione anti-inquinamento. Troppo facile quindi...

Nelle Ducati Euro 3 spesso di hanno problemi in basso in fase di riapertura a causa del fatto che, per rientrare nella normativa, si debba sempre tenere la carburazione magrissima. Questo non è un modo di operare normale per le moto e nessun carburatore riuscirebbe mai a far funzionare il propulsore in questo modo. La stessa Dellorto si limita a lavorare con le piccole cilindrate con i loro carburatori seppur evolutissimi.

Meglio quindi l'iniezione perchè i carburatori funzionano bene solo potendo mantenere grassa la carburazione, cosa che non può coesistere con le attuali normative. L'iniezione ormai non può più essere fermata ed il prossimo passo, come dimostrano Yamaha ed Aprilia, è il ride-by-wire. Questo eliminerà del tutto il controllo del pilota sulla carburazione in quanto persino la farfalla sarà mossa da un attuatore (un motrino passo-passo) mentre ora è regolata dalla manopola e la moto si limita a decidere la quantità di benzina oppure agire (Suzuki) su una seconda farfalla.

Ah... l'iniezione permette anche di poter controllare, unitamente al flusso di benzina, organi "secondari" come la valvola allo scarico (Yamaha-Honda) oppure i cornetti a lunghezza variabile nell'aspirazioen (Yamaha-MV Agusta).