Mai visti tanti giri cosi',ma soprattutto dove va il collettero per il cilindro anteriore????

Nelle spiegazioni dice in inglese che porta gli stessi vantaggi che si avrebbero con il 2in2 akrapovic...

sinceramente non saprei ,non l'ho proprio mai visto
Pero' di compensatori ne ha uno su quello anteriore ed uno su quello posteriore

Nel V60 non esiste un cilindro verticale ed uno orizzontale!!!

Quello è l'altro,noi ne abbiamo uno anteriore ed uno posteriore inclinati di 60°


Non confondiamo per cortesia

Ecco e non farlo piu'!!!!!!!!!!

La prossima volta ti taglio le gomme

Ciao Raf,
scusa se non mi faccio sentire sul forum ma sono incasinato di lavoro da paura e in più avevo diversi clienti impegnati in gare di vario tipo cui dovevo assolutamente consegnare le moto in tempo.

L'idea del condotto che si diparte dal collettore e poi si ricongiunge (attuato in modi come quello della foto su ebay o leggermente diversi non è sicuramente nuova: la prima applicazione che mi viene in mente è quella studiata da Lambertini della Morini sulla Corsaro Regolarità ufficiale 125 e 160cc 4T del 69-70 , con cui correva l'allora giovane Alessandro Gritti.
A quei tempi pare che l'incremento della coppia massima con quel sistema fosse tale da consentire l'adozione di un albero a cammes dal diagramma più spinto di quello impiegato senza il "risuonatore" (allora venne impropriamente definito così) , tant'è che si ottenevano 2 HP (in percentuale mica poco, visto che quel motore ne dava 14,5) e con una erogazione più favorevole su tutta la curva.

La seconda applicazione che ricordo era sulla MV 750 S che con un sistema abbastanza simile aveva ottenuto , stando alle dichiarazioni 8 HP (rispetto ai 67 dichiarati) , quello cche è certo è che da 209 la velocità era passata a 216 kmh.

Personalmente ho constatato la validità di questo sistema con ameno tre scarichi due in uno per Guzzi (del tipo scatolato come il nostro Flat Thunder) ma la mia opinione è che una simile comformazione del condotto (che crea un effetto "estrattore" dei gas) sia valida sopratutto su propulsori mono e bicilindirci che non raggiungono regimi troppo elevati (diciamo al massimo 8.500-9000 g/m) e che la sua efficacia (concentrata appunto ai regimi intermedi) diminuisca man mano che ci si avvicina a alla soglia massima, dove al ravvicinarsi delle onde di pressione l'effetto si attenua.

Su un mono o un twin, peso ed estetica a parte il "trucco", se lo scarico è ben fatto, funziona. Il problema piuttosto è che a quanto ne so non ci sono studi dettagliati in proposito e ai tempi, per "accordare" lo scarico così fatto, prima di trovare quello giusto Lambertini aveva detto di averne provati a dozzine.

Lui è uno in gamba e pure una persona molto gentile: se vuoi saperne di più su quegli esperimenti, prova a scrivergli alla (nuova) Morini, dove ha progettato la magnifica Corsaro 1200...oppure ci provo io.

Ciao
Fabrizio

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non ho esperienze dirette in merito ma che io sappia il sistema illustrato funziona, e non si tratta certo di una novità.

il vantaggio offerto dovrebbe essere evidente in particolare ai medi regimi, ma ciò dipende sopratutto dalla lunghezza del tratto percorso dai gas di scarico e quindi dall'obiettivo che si è preposto il progettista.

in abbinamento con altri accorgimenti riguardanti la fasatura (albero a cammes) e la carburazione, questo sistema può anche garantire un certo guadagno di potenza massima.