Ieri mattina esco di casa con la mia Versys, animo sereno, c'è il sole e lemme lemme me ne vado verso studio. Per strada tengo una velocità di circa 40 km/h, sono ancora un novellino, porto la moto da circa un mese, e sono prudente come un topo nella cuccia del gatto...
Improvvisamente una volante della polizia, in movimento sulla corsia opposta alla mia, tenta una conversione a U senza alcuna segnalazione, così, d'improvviso, a una manciata di metri davanti a me.
Nel fare la manovra, il poliziotto alla guida, autentico genio, non riesce a completare la conversione e si va a incastrare tra le macchine parcheggiate sul lato destro della mia carreggiata!!!
Morale, mi ritrovo la volante di traverso a bloccare tutta la carreggiata a circa 10 metri di distanza, io sono a 40 km/h e mi viene un colpo. Accanto a me ho un'auto che inizia a frenare inchiodando e sbandando, non oso pensare a cosa c'è dietro di noi... Non ci sono vie di fuga, i due lati della carreggiata sono occupati da vetture in sosta, e la strada non è granché larga.
Inizio a pinzare a morte con l'anteriore, sento i freni che mordono i dischi, ma non arrivo al blocco; cerco di tenere il manubrio più dritto possibile, ma la moto sbanda col posteriore verso sinistra, io penso "Sonomortosonomortosonomorto"...

Non so come ho la prontezza di scalare e compensare un po' sterzando, ma non ce la faccio a fermare la moto, e finisco con la ruota anteriore contro la fiancata della volante, ferma in mezzo alla strada.
L'urto è debole, sono fermo e miracolo! sono vivo e ancora in sella!!!
Con le ginocchia che mi fanno giacomo giacomo riesco a mettere il cavalletto e a scendere dalla moto, fortunatamente anche le auto dietro di me sono riuscite a fermarsi in tempo. C'è gente che urla parole molto brutte, io in testa a tutti.
Il poliziotto seduto sul sedile del passeggero sta lì immobile, sguardo fisso a terra. Quello alla guida invece scende e viene verso di me. Inizio a descrivergli le caratteristiche peculiari dei suoi antenati e della madre in particolare, facendogli notare la manovra da autentico assassino.
Per tutta risposta mi fa: "Ahò, vedi de datte 'na carmata abbello, stamo in emergenza, che cciai da protestà?!?!?".
Gli chiedo "Quale emergenza?!?" e lui con fare tra il serafico e il camorrista infila un braccio nella macchina e accende i lampeggianti blu.
"Che non le vedi le luci?".

Inizio a vedere rosso, ma mi domino e gli dico che chiamo i carabinieri e lo denuncio.
Il poliziotto per tutta risposta mi ride in faccia, risale in macchina, fa manovra e fila via a tutta velocità.
Resto esterrefatto, oltretutto non riesco a risalire in moto per la paura che ho ancora addosso, e mi siedo sul marciapiede a sbollire. Gli altri se ne vanno, tra una parolaccia e l'altra. Dopo dieci minuti risalgo in sella e riparto, ancora non ci posso credere di essere tutto intero e con la motina senza un graffio.
Ora mi chiedo, ma criminali del genere come possono girare liberi per strada? Oltretutto armati, col l'equilibrio mentale che hanno...
Nello schifo di questa situazione, sono mostruosamente soddisfatto del comportamento che sono riuscito a tenere in quei pochi istanti: non ho perso la testa, non ho tentato manovre improvvise ma sono rimasto con lo sterzo dritto e carico, sono riuscito a scalare di due marce recuperando un bel po' di freno motore e poi ho abbandonato ogni attenzione al cambio e alla frizione per dedicarmi solo al freno.
A ripensarci ora a mente fredda, mi vengono i brividi: ancora mi rivedo la volante di traverso, sbucata dal nulla. Purtroppo non sono riuscito a prendere la targa, ero troppo stravolto per la paura e per un po' non sono riuscito a ragionare bene.
A quei poliziotti auguro di tutto cuore un mese di diarrea ininterrotta, seguito da un mese di stitichezza ininterrotta...