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L'ALT di Polizia - FAQ
Scritto da _UBER_ - Pubblicato 10/04/2012 09:32
Il presente articolo, compilato sotto forma di FAQ, ha lo scopo di farci meglio conoscere l’ALT di Polizia nei suoi presupposti ed elementi essenziali nonché di prepararci per affrontarlo al meglio ed evitare spiacevoli conseguenze…

1. Che natura ha l’ALT?

L’ALT è un ordine impartito da un pubblico ufficiale o da un incaricato di pubblico servizio nell’esercizio delle sue funzioni. Normalmente viene intimato nell’ambito di servizi di polizia stradale (controllo del rispetto del Codice della Strada) ma può essere utilizzato anche per motivi di polizia giudiziaria/sicurezza (immaginate una pattuglia di Carabinieri che ferma le auto per la ricerca di un fuggitivo) o di ordine e sicurezza pubblica (un Vigile del Fuoco che blocca il traffico per evitare rischi durante un pericoloso intervento di salvataggio).


2. Chi può impartire l’ALT?

E’ l’art. 12 del Codice della Strada (CdS) che stabilisce esaustivamente chi può intimare l’ALT. Per quanto di nostro interesse e per semplicità, ci basta sapere che possiamo essere legittimamente fermati da: Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale (Municipale e Provinciale), Forestale e Polizia Penitenziaria. Esistono altri soggetti abilitati a tale ordine ma è assai probabile che in tutta la vita non ci capiterà mai di incapparvi e per questo possiamo tralasciarli.
Sulle autostrade vige una regola particolare per cui il controllo del rispetto del Codice della Strada spetta alla sola Polizia Stradale della Polizia di Stato. Per quanto detto precedentemente, resta il fatto che una pattuglia dei Carabinieri o della Guardia di Finanza può comunque fermarvi per motivi urgenti di sicurezza o di polizia giudiziaria…


3. Come si dà l’ALT?

L’ALT viene normalmente intimato da personale in uniforme e munito del “segnale distintivo”, meglio conosciuto questo con il nome di “paletta”. La paletta, metallica o di plastica, è un manico con all’estremità un disco a fondo bianco e la parte centrale in rosso rifrangente, riportante lo stemma della Repubblica, l’amministrazione di appartenenza del personale che l’ha in uso e l’eventuale denominazione del Corpo/Forza di appartenenza. Per esempio, quella dei Carabinieri riporta in alto la dicitura “Ministero della Difesa” e in basso la scritta “Carabinieri”.

Può accadere di essere fermati da personale non in uniforme. In questo caso è comunque obbligatorio l’uso della paletta e, dopo che vi hanno fermati, gli operatori devono lasciarsi identificare mediante l’esibizione del proprio tesserino/distintivo di appartenenza. Se notate che la paletta non riporta lo stemma della Repubblica o che le persone che vi hanno fermato, in borghese, non vi esibiscono tesserino/distintivo, è molto probabile che vi stiate trovando in una situazione poco piacevole…

Due palette vere e un esempio (eclatante) di falso:


In alcune tipologie di servizio gli operatori di polizia si avvalgono dell'uso di placche metalliche riportanti lo stemma della Repubblica o quello del Corpo/Arma di appartenenza. Tali placche hanno il solo scopo di rendere più immediatamente riconoscibile l'operatore ma non sono sufficienti come strumento di identificazione e vanno quindi accompagnate dall'esibizione del tesserino di riconoscimento per una completa identificazione. In altre parole, se ci esibiscono la sola placca siamo autorizzati a chiedere di vedere anche il tesserino di riconoscimento con foto.

Le Forze dell’Ordine (FdO) sono istruite per fermare gli utenti della strada in condizioni di sicurezza (buona visibilità, disponibilità di spazio al di fuori della carreggiata, congruo anticipo al conducente nell’intimazione dell’ALT) e devono comunque agire tutelando l’incolumità di tutti, prima altrui e poi propria. Può comunque accadere che, per circostanze di necessità e urgenza, l’ALT venga intimato in condizioni non proprio ideali. In questi casi conviene comunque essere pazienti e attenti, non sappiamo mai che tipo di servizio stiano svolgendo, con quale scopo e con che grado di urgenza/allarme.


4. Cosa fare dopo l’ALT?

Una volta che ci è stato intimato di fermarci, occorre fermarsi il prima possibile secondo le indicazioni dell’operatore di Polizia, avendo cura di non compiere manovre pericolose. Ci si ferma nello spazio indicato, si spegne il mezzo e si attendono istruzioni, senza prendere alcuna iniziativa (scendere dall’auto, cominciare a cercare documenti non ancora richiesti, ecc.).

Non c’è una regola sempre valida per l’atteggiamento da tenere… Il mio consiglio è di essere educati e cordiali, senza scadere nell’adulazione o sottomissione, che possono irritare quasi quanto la superiorità osteggiata da molti utenti della strada. Nel caso ci venga mosso qualche addebito, è sempre meglio riconoscere la mancanza con un sorriso consapevole piuttosto che cimentarsi in improbabili giustificazioni. Fatta eccezione per le Polizie Locali (i cui Corpi di appartenenza, direttamente o indirettamente, possono trarre beneficio, materiale e non, dai pagamenti delle sanzioni irrogate), le FdO non hanno alcun interesse a multare l’utente della strada, per cui con un po’ di psicologia non è difficile riuscire a ripartire indenni…


5. Cosa possono fare le FdO dopo l’ALT?

Nel corso del controllo che ha luogo dopo che ci siamo fermati, le FdO possono richiedere il documento di circolazione (cosiddetto “libretto”), la patente di guida e ogni altro documento eventualmente prescritto dal CdS in relazione alla particolare categoria di veicolo o di strada percorsa. Gli operatori possono altresì procedere a ispezionare il veicolo per verificare che esso presenti le caratteristiche e l’equipaggiamento previsti dalle norme di circolazione. Nel dettaglio ciò significa che possono anche attuare forme invasive di controllo, come aprire il cofano motore di un’auto (per cercare eventuali modifiche non riportate a “libretto”), verificare l’interno degli scarichi di una moto (per constatare l’installazione del catalizzatore o del “DB killer”), aprire il bagagliaio dell’auto (per avere conferma della presenza della ruota di scorta o del triangolo di emergenza).

In un controllo sul rispetto del CdS non è lecito invece perquisire conducente, passeggeri e veicolo. Tali azioni possono essere eseguite solo da personale con la qualifica di ufficiale o agente di polizia giudiziaria e con poteri previsti da norme diverse dal CdS (quale può essere, ad esempio, la normativa sugli stupefacenti).


6. Cosa accade se non si rispetta l’ALT?

Salvo casi particolari, si commette un illecito amministrativo, sanzionato dall’art. 192 del CdS. Più in particolare, non rispettare l’ALT intimato nell’ambito di servizi di polizia stradale comporta il pagamento di una sanzione che va da 80 a 318 euro (art. 192, comma 6). Se invece non ci si ferma all’ALT di un posto di blocco (tecnicamente “posto di controllo”), nel corso di servizi di polizia giudiziaria o di sicurezza, la sanzione, salvo che il fatto non costituisca reato, va da euro 1.256 a euro 5.030 (art. 192, comma 7).

La distinzione delle due fattispecie non è affatto agevole, nemmeno per gli “addetti ai lavori”. Non è infatti possibile sapere a priori se, per esempio, una pattuglia di Polizia Municipale sta fermando veicoli per controllare il rispetto del CdS o perché sta facendo un servizio di contrasto alla criminalità. Allo stesso modo, una pattuglia della Guardia di Finanza che fa polizia stradale è esteriormente identica a una pattuglia della Guardia di Finanza che fa contrasto al traffico di stupefacenti! Personalmente, dunque, non condivido la scelta fatta dal legislatore, perché non permette al comune cittadino di avere contezza delle conseguenze delle proprie azioni (fermarsi o non fermarsi…) prima di porle in essere. Tale situazione di ambiguità può anche favorire, in astratto, abusi della norma, perché la pattuglia delle FdO, il cui ALT non è stato rispettato, potrà verbalizzare quasi arbitrariamente con la sanzione più grave senza che si possa facilmente obiettare che la fattispecie corretta da applicare è quella di cui al comma 6.

A prescindere da tali questioni di principio e di diritto, di certo non trascurabili (tra 318 e 5.030 euro c’è una bella differenza!!!), appare comunque superfluo il consiglio di rispettare sempre l’ALT delle FdO.


7. Non fermarsi all’ALT può costituire reato?

La risposta è SI ma occorre fare delle precisazioni.
Il reato che, a certe condizioni, si commetterebbe non rispettando l’ALT ad un posto di controllo è quello di “resistenza a pubblico ufficiale” (art. 337 c.p.) che così recita: “Chiunque usa violenza o minaccia per opporsi a un pubblico ufficiale, o ad un incaricato di un pubblico servizio, mentre compie un atto d'ufficio o di servizio, o a coloro che, richiesti, gli prestano assistenza, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni.”
Tale reato, a parere di chi scrive e dell’orientamento predominante della giurisprudenza, non si integra ogni volta che non ci si ferma all’ALT ma occorrono una serie di presupposti affinché si possa compiutamente configurare. Ecco quali sono:

  • che l’ALT sia intimato legittimamente da un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni;
     
  • che il soggetto che non si ferma all’ALT si dia alla fuga e, nel farlo, generi una situazione di pericolo (per sè, per il pubblico ufficiale o per altri) o addirittura trascenda nella violenza (nella sua accezione comune, come può essere speronare l’auto della FdO o tentare di investirne il personale) o nella minaccia;
     
  • che il comportamento di chi non obbedisce all’ALT sia idoneo a impedire al pubblico ufficiale di esplicare compiutamente il proprio ufficio (nello specifico, l’azione di chi non si ferma deve essere in grado di impedire il controllo di polizia).

In altri termini e cercando di essere più chiari, non fermarsi all’ALT di un posto di controllo non costituisce reato solo se il soggetto si limita ad ignorare l’ALT e/o ignora l’ALT ponendo in essere una fuga “morbida”: fugge rispettando il codice della strada (lo so, è un assurdo…) e quindi limiti di velocità, precedenze, segnali, ecc. Se il fuggitivo si dà alla fuga a velocità illecite o continua a non fermarsi nonostante la pattuglia gli corra dietro a sirene spiegate o per fuggire non rispetta le precedenze (solo per fare qualche esempio), di fatto mette in pericolo la propria vita e quella degli altri, il che è riconosciuto come una forma di violenza e dunque può trovare applicazione l’art. 337 c.p.

Quanto detto fino a ora va comunque considerato come un orientamento, in quanto il diritto non è una scienza esatta: è noto che in Italia, così come negli altri paesi di “civil law”, due medesimi fatti, a certe condizioni, possono essere giudicati diversamente tra loro oppure il giudizio può mutare da un grado all’altro nell’ambito dello stesso processo penale.

Per chi ha voglia di approfondire, cito delle sentenze di riferimento: Cass. pen. Sez. IV, 14-07-2006, n. 41936; Cass. civ. Sez. III, 22-05-2007, n. 11879; Corte d’App. Milano Sez. II, 14-05-2007; Cass. pen. Sez. VI, 26-06-2003, n. 35125.
 

Commenti degli Utenti (totali: 35)
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Commento di: Ospite il 10-04-2012 11:10
Bello e utilissimo. Complimenti _UBER_
Commento di: _UBER_ il 10-04-2012 11:13
Grazie Iska! ;-)
Commento di: gabro74 il 10-04-2012 11:21
Concordo in pieno, articolo scritto molto bene e molto chiaro.
Commento di: alekabi il 10-04-2012 12:07
Non posso fare altro se non accodarmi alle opinioni qui sopra.. ottimo articolo, molto utile e veramente scritto bene. Complimenti!
Commento di: _UBER_ il 10-04-2012 12:12
Grazie ragazzi! :-D
Commento di: RickTST il 10-04-2012 15:28
Dopo l'ALT consiglierei di informare l'agente prima di prendere ogni tipo di iniziativa, ad esempio:

alla richiesta di esibizione dei documenti, se seduti in auto, prima di infilare la mano nella tasca al retro dei jeans, avvisare delle proprie intenzioni riguardo all'azione di recupero del documento di idoneità alla guida (patente).

Mi è capitato di notte a Bologna di essere frainteso nel gesto... :
D'altronde loro non sanno chi hanno difronte.
Commento di: NEGURO79 il 10-04-2012 16:34
Esatto, e' capitato anche a me, in auto tengo i documenti sulla tasca posteriore dietro al sedile di destra, di notte una volta mi hanno fermato, vado per tirar fuori i documenti e ... per poco non mi sparano ;-( ho preso un bello spavento...da quella volta avviso che i documenti stanno li'
Comunque bell'articolo veramente ;-))
Ciao a tutti.
Commento di: catch il 11-04-2012 23:55
Neguro79, non sei il solo; sento sempre il freddo della canna alla tempia sinistra e un brivido ......!!
Poco dopo la una di notte, attyraversavo un centro abitato a velocità sostenuta, di conseguenza
mi fermo un po' dopo...... il poi è intuibile.
Ottimo l'articolo. Rimarco: al posto di blocco fermarsi e attendere ordini, con tranquillità.
Sono persone che fanno il loro lavoro e che consiste prevalentemente nella nostra protezione.
Bona strada. Ciao!
Commento di: Trifi il 10-04-2012 17:02
Gran bell'articolo!
Nel punto 5 riguardo all'ultima frase "In un controllo sul rispetto del CdS non è lecito invece perquisire conducente, passeggeri e veicolo. Tali azioni possono essere eseguite solo da personale con la qualifica di ufficiale o agente di polizia giudiziaria e con poteri previsti da norme diverse dal CdS (quale può essere, ad esempio, la normativa sugli stupefacenti)."
Per esempio i vigili non possono eseguire una perquisizione ma i carabinieri si?
Commento di: _UBER_ il 10-04-2012 20:20
Anche i Vigili (Polizia Municipale) possono procedere a perquisizione, ove ne ricorrono i presupposti.
La loro differenza con i Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Forestale e Penitenziaria, è che conservano le loro qualifiche solo in servizio e nel territorio comunale di competenza. Le altre FdO mantengono la qualifica di ufficiale/agente di PG anche fuori dal servizio e su tutto il territorio nazionale.
Commento di: Ospite il 10-04-2012 21:18
Bravo,a volte si tende a tralasciare questi aspetti forse perchè si pensa di sapere tutto o le cose essenziali anche se la legge non ammette ignoranza!Complimenti sei stato molto esaustivo.
Commento di: Valerio91 il 11-04-2012 01:01
se un tutore della legge in borghese prova a fermarti affiancandosi e tenendo un tesserino in mano è consentito continuare e andarsene nel rispetto del cds?
e se un auto in borghese (quindi senza nessuna scritta sulla portiera, livrea e lampeggianti) fa gli abbaglianti ripetutamente da dietro (senza mostrare paletta) si può andarsene facendo orecchie da mercante?

sono situazioni nelle quali non si fanno riconoscere e fermarsi col rischio di incappare in ladri/rapinatori malintenzionati così gratuitamente non è bello!
Commento di: _UBER_ il 11-04-2012 08:22
Se un operatore di polizia, in borghese, esibisce solo un tesserino o prova a fermarvi solo con gli abbaglianti, non si può parlare di un "ALT" di polizia legittimamente impartito, in quanto manca l'elemento fondamentale della "paletta". In questo caso nessun rilievo vi può essere mosso se non vi fermate e, qualora ciò accadesse (verbale), non avreste problemi a vincere il ricorso.
Personalmente, in una situazione del genere, proverei a capire, nel limiti del possibile e se non ci sono rischi per il sottoscritto, se trattasi davvero di FdO. Magari hanno bisogno d'aiuto o ci stanno segnalando qualcosa... Capita anche questo.
Commento di: RickTST il 11-04-2012 09:49
Avrei una domanda:

l'uso dei segnalatori lampeggianti, oppure quelli più moderni a luce fissa blu, in abbinamento agli abbaglianti è interpretabile come un invito alla fermata: ma sono obbligato a fermarmi..?

Se poi mi fermo e mi viene contestato il finimondo... la vedo dura fare un ricorso.
Commento di: _UBER_ il 11-04-2012 11:47
La procedura per intimare l'arresto di un veicolo prevede SEMPRE l'utilizzo della "paletta".
Nello specifico, per veicoli in movimento, è previsto che dall'automezzo della FdO operante venga esibita chiaramente la paletta.

Per risponderti, i soli lampeggianti accesi o la luce fissa blu, abbinati all'uso degli abbaglianti, non è interpretabile come un invito a fermarsi. In questi casi il consiglio è di accostare per lasciare spazio alla FdO, che, se del caso, mostrerà poi la paletta per intimare l'ALT.
Commento di: ClaraLucAndrea il 12-04-2012 20:32
Per chiarezza e correttezza, anche al fine di evitare spiacevoli inconvenienti con qualche utente della strada che dovesse prendere alla lettera quanto riportato nell'articolo, per il quale per altro faccio i miei più sinceri complimenti, bisogna specificare che il Regolamento di Esecuzione ed Attuazione del nuovo CdS prevede all'art. 24/4° comma :
"Art. 24.
(Art. 12, CdS)
Segnale distintivo e norme d'uso. Intimazione dell'alt.

1. Il segnale distintivo, che i soggetti che espletano i servizi di polizia stradale usano quando non sono in uniforme, ai sensi dell'articolo 12, comma 5, del codice, è conforme al modello stabilito nella figura I.2 e rispondente alle seguenti caratteristiche:

a) disco metallico o di materiale sintetico del diametro di 15 cm, in materiale rifrangente su entrambe le facce, avente la parte centrale di colore rosso di 10 cm di diametro e la rimanente corona circolare di colore bianco di 2,5 cm di larghezza;

b) al centro del disco lo stemma della Repubblica Italiana di colore nero;

c) indicazione dell'amministrazione di appartenenza dell'agente, nella parte superiore della corona circolare in lettere nere alte 1,4 cm; eventuale specificazione della direzione generale, corpo, servizio, ecc. nella parte inferiore della corona circolare, in lettere nere alte 1 cm se disposta su una sola riga, e, se disposta su due righe, in lettere alte 0,5 cm per la riga superiore e 1 cm per quella inferiore;

d) manico di metallo o di materiale sintetico di colore bianco lungo 30 cm, sullo stesso è inciso un numero o matricola che identifica chi detiene il segnale.

.....

4. Gli organi di polizia stradale in uniforme possono intimare l'ALT, oltre che con il distintivo, anche facendo uso di fischietto o con segnale manuale o luminoso.

.....



Ulteriore precisazione mi sembra doverosa circa la circolazione lungo le Autostrade, ove la competenza pur essendo effettivamente pressochè esclusiva da parte della Polstrada, non esclude la possibilità da parte degli altri organi a competenza generale (per capirci agenti della Polizia di Stato non appartenenti alla specialità della Polstrada e militari dell'Arma dei Carabinieri) di elevare sanzioni per violazioni a norme del CdS.


Inoltre vorrei chiarire che l'esibizione della tessera di riconoscimento accompagnato dalla specificazione dell'ente di appartenenza e dall'intimazione a fermarsi è già di per se vincolante, se non proprio ai sensi del CdS, sicuramente ai sensi del Codice Penale, motivo per cui il mio consiglio è, in tali casi, di rallentare, richiedere una eventuale migliore esibizione della tessera di riconoscimento (in caso di dubbio telefonare al 112 o 113 o 117, a seconda dell'appartenenza dell'agente che vi sta mostrando la tessera, per chiedere chiarimenti ovvero l'intervento di personale in divisa), ma in ogni caso evitare di ignorare l'invito.


Infine, ritengo doveroso rammentare che, come giustamente evidenziato nell'articolo, è sempre meglio fermarsi anche in caso di irrituale modalità di fermo da parte degli agenti accertatori e cercare di chiarirsi EDUCATAMENTE (che non vuol dire necessariamente in modo sottomesso) esponendo le proprie ragioni. Non fermandosi basandosi esclusivamente sul fatto che l'agente non ha mostrato la paletta ma solo il distintivo o la placca consente all'agente accertatore che non ha voglia di fare polemiche o inseguimenti, ma che vuole a tutti i costi sanzionarvi, di ricorrere all'art. 384 del Regolamento di Attuazione che testualmente recita :
"Art. 384.
(Art. 201, CdS)
Casi di impossibilità della contestazione immediata.

1. I casi di materiale impossibilità della contestazione immediata prevista dall'articolo 201, comma 1, del codice, sono, a titolo esemplificativo, i seguenti:

a) impossibilità di raggiungere un veicolo lanciato ad eccessiva velocità;

b) attraversamento di un incrocio con il semaforo indicante la luce rossa;

c) sorpasso in curva;

d) accertamento di una violazione da parte di un funzionario o di un agente a bordo di un mezzo di pubblico trasporto;

e) accertamento della violazione per mezzo di appositi apparecchi di rilevamento che consentono la determinazione dell'illecito in tempo successivo ovvero dopo che il veicolo oggetto del rilievo sia già a distanza dal posto di accertamento o comunque nella impossibilità di essere fermato in tempo utile o nei modi regolamentari;

f) accertamento della violazione in assenza del trasgressore e del proprietario del veicolo.


Capite bene che a quel punto diventa particolarmente difficile far valere le proprie ragioni o dimostrare, a distanza di quasi due mesi, che in realtà voi, che effettivamente vi trovavate con quel veicolo nel posto indicato dall'agente, non vi siete fermati perchè non vi ha mostrato la paletta.
Sperando che tali precisazioni non siano foriere di inutili polemiche, porgo un doppio lampeggio a tutti.
Commento di: Kattivik il 11-04-2012 15:20
Verissimo per la paletta, peccato che farsi una paletta falsa con un falso stemma dello stato è una passeggiata di salute per dei ladri che anche se beccati con uno strumento falso rischiano nulla confronto a ciò che rischiamo noi se finiamo nelle loro mani. Trovo lo strumento "paletta" una cosa inutile, vecchia e pericolosa. Bello l'esempio della "paletta" vera e della "paletta" falsa, ma siamo franchi chi vuole rubare se ne procura una ben fatta.
Commento di: _UBER_ il 11-04-2012 16:33
Bhè, dopo che ti sei fatto una paletta falsa (che può andare bene per un occhio inesperto, perchè altrimenti dovresti inventarti un numero di matricola esatto e il marchio di una delle aziende costruttrici...), poi devi almeno farti anche un tesserino falso e lì comincia a essere dura...
Per non parlare di una divisa falsa, con falsa auto, false armi, falsi verbali, ecc. ecc....
Commento di: catch il 12-04-2012 23:23
Eh.Eh.Eh....può essere tutto vero allinfuori di chi calza la divisa.......
Commento di: indi-checked il 25-04-2012 10:48
io ho letto di un ragazzo che é stato affiancato in moto da una macchina, gli hanno esibito la paletta, e quando ha accostato, questi sono scesi, gli hanno puntato una pistola e gli hanno preso la moto cn garbo.

Se una macchina mi affianca, per dirmi di fermarmi, io sinceramente non mi fermerei.
In quel caso, se fosse un agente vero, cosa farebbe?
deve avere per forza il lampeggiante?
c´é qualche altro dettaglio che posso riconoscere?
Possono guidare in borghese, una macchina senza i disegni delle forze dell´ordine?
perché paletta finta e lampeggiante blu da mettere all´occorrenza si trovano facilmente.

Se invece sono fermi, allora é piú difficile che controllino gente a caso e la scampino liscia, prima di fare il furto che desiderano.

Commento di: quota33 il 11-04-2012 21:57
Bravo Uber, bell' articolo. Grazie.
Commento di: _UBER_ il 12-04-2012 08:22
Grazie a te! ;-)
Commento di: Kelevra il 12-04-2012 14:18
complimenti a UBER per aver trattato una materia notoriamente ostica con tanta chiarezza. Ovviamente mi accodo a lui e a quanti consigliano, oltre al rispetto delle leggi civili, anche l'adozione di una buona dose di buon senso. Il che significa, almeno per esperienza personale, che fare gli sbruffoni non serve a nulla se non ad incupire gli animi, ma che un bel sorriso e una grande disponibilità da parte nostra non può che giovare al rappresentante delle FdO. Sono esseri umani anche loro e vi dirò che essendo stato fermato più volte (soprattutto quando la moto era un pò più nuova e colpiva di più..), i classici Vito Catozzo che devono farvi vedere quanto sono potenti dietro alla loro palettina si contano davvero sulle dita di una mano. E non sono nemmeno ben visti dai colleghi, a dirla tutta.
Lamps!
Commento di: _UBER_ il 12-04-2012 14:33
Osservazioni ineccepibili. Quoto! ;-)
Commento di: tiburon il 13-04-2012 08:52
Dopo averlo letto l'articolo per intero non posso che unirmi al coro facendo i miei complimenti a UBER!
Commento di: stratocaster il 13-04-2012 09:56
Penso di non sbagliare dicendo che è uno dei migliori e più utili articoli mai apparsi in questa sezione. Complimenti all'autore ;)
Commento di: _UBER_ il 14-04-2012 17:56
Grazie! :-)
Commento di: MrWolf il 13-04-2012 13:31
Mi unisco anch'io ai complimenti per l'ottimo e interessante articolo, ma avrei una domanda: ok per le foto e la descrizone della paletta, anche se a distanza penso sia comunque difficile accorgersi se questa sia vera o falsa anche se questa è grossolanamente contraffatta, ma la placca e il distintivo di riconoscimento autentici come faccio a riconoscerli?
Per quanto mi riguarda non avendoli mai visti non ci sarebbe neanche bisogno di una falsificazione troppo sofisticata. C'è per caso qualche particolare al quale prestare attenzione che non sia troppo facile da contraffare?

Lamps :)
Commento di: _UBER_ il 14-04-2012 18:08
In effetti, per chi non ne ha mai maneggiata una ma anche per un appartenente alle FdO, è difficile a distanza riconoscere l'originalità di una placca metallica. Vorrei però tranquillizzare tutti su una cosa: è davvero difficile che accada che ci venga impartito un ALT da personale in borghese e sprovvisto di paletta, probabilmente non ci accadrà mai...
Commento di: spi il 13-04-2012 20:42
Grazie Uber per il prezioso contributo.

Rilevo peraltro che è particolarmente difficile apprezzare con sufficiente precisione l'originalità dei segni di identificazione esibiti (paletta, placca) mentre si è in movimento con la propria moto.

Buona strada :)
Commento di: LucaCupo il 19-04-2012 10:05
Bisogna aggiungere che,secondo una sentenza della cassazione,tutti gli spazi non a vista nell'auto (es. Portaoggetti e portabagagli)sono a tutti gli effetti considerati come una emanazione della proprietà privata,per cui non possono essere oggetto di nessun tipo di controllo ne possono essere aperti senza un mandato o un atto specifico.
Commento di: _UBER_ il 20-04-2012 12:36
Ti sbagli. Se gli Ufficiali di polizia giudiziaria decidono legittimamente (ove cioè ne ricorrono i presupposti) di perquisire d'iniziativa l'autovettura, possono aprire anche portaoggetti e bagagliaio senza alcun "mandato" (in Italia il "mandato" non esiste) ma solo redigendo apposito verbale di perquisizione, che andrà poi inviato in Procura per la convalida.
Commento di: PurpleSheep il 24-04-2012 12:03
Ciao..
il tuo articolo mi ha ricordato una mia amica che dopo essere stata fermata dai carabinieri,prima ancora che scendessero dalla volante per richiedere i documenti,è saltata giù dall'auto in lacrime,mani alzate e gridando che lei nn aveva fatto niente..in pieno stato di panico..
i carabinieri,dopo un attimo di sconcerto,l'hanno fatta sedere per farla calmare..cercando di rassicurarla e dicendole che era solo un controllo di routine..
quando lei ed il marito me l'hanno raccontato faticavo a respirare dal ridere..
il classico esempio di "Cosa nn fare"!!! :D
Ciauz..
Commento di: enzogig il 24-04-2012 20:15
comunque l'alt é una brutta cosa.ciao
Commento di: bnch il 05-06-2012 16:47
http://www.google.it/imgres?q=cartello+alt+polizia&um=1&hl=it&client=firefox-a&sa=N&rls=org.mozilla:it:official&biw=1152&bih=725&tbm=isch&tbnid=C7HwN42mvWPKQM:&imgrefurl=http://it.wikipedia.org/wiki/File:Italian_traffic_signs_-_old_-_alt_polizia.svg&docid=6EuQTY7tNV3CtM&imgurl=http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/bd/Italian_traffic_signs_-_old_-_alt_polizia.svg/600px-Italian_traffic_signs_-_old_-_alt_polizia.svg.png&w=600&h=600&ei=AhvOT8StOc6P4gSi1vDHDA&zoom=1
quando vedete questo segnale chiunque siate fermatevi perchè significa che stanno cercando un ricercato e quindi se vi dicono di fermarvi fermatevo perchè appostato dietro un nascondiglio ce un mitraglitore che ricevuto l' ordine spara se nn vi fermate
quindi se vedete questo cartello fermatevi assolutamente
anche se avete un 2fast sul motorino è meglio farselo sequestrare e spendere 1000 euro di multa che essere trafitti da un proiettile