sulzer ha scritto:
Aggiungerei che con le fasature variabili (parlo principalmente dei 4T) di oggi è più facile ottenere il massimo riempimento dei cilindri ad ogni regime e quindi ricavare maggior coppia motrice indipendentemente dai rapporti corsa/alesaggio.
Posto ciò, il maggior vantaggio dei corsa lunga rispetto ai superquadri (per motori di uso quotidiano, non agonistico) è riassumibile in un minor consumo di carburante, ovvero:
Prendiamo ad esempio due motori (monocilindrici) di simile cilindrata, uno superquadro con alesaggio e corsa di mm 80 x 60 = cc 301,59 e l'altro a corsa lunga, alesaggio di 66 mm e corsa di 88 mm = cc 301,06.
Fissando la stessa velocità lineare del pistone, circa 16 m/s,il primo girerà a 8.000 rpm ed il secondo a 5.455. Non essendo motori da competizione, ma normali motori stradali, la potenza erogata sarà anch'essa comparabile.
A questo punto il superquadro, a 8.000 rpm, aspirerà (4.000 x 0,3) 1.200 litri di aria al minuto, mentre il sottoquadro aspirerà (2.727,5*0,3) 818,25 litri di aria al minuto.
Supponendo un peso dell'aria di circa 1,22 grammi/litro il superquadro aspirerà 1.464 grammi d'aria e il sottoquadro poco più di 998 grammi (valori teorici ma che rispecchiano abbastanza la realtà). Cioè stechiometricamente parlando il primo brucerà circa 99,6 grammi di carburante al minuto ed il secondo circa 67,9 grammi, poco meno del 32% in meno. Nei calcoli i valori rpm risultano dimezzati in quanto in un 4T, come noto, si ha un'aspirazione ogni due giri.
e quindi i due motori bruciando quantita di massa carburata (aria e benzina) differenti, e quindi di differente apporto energetico , svilupperanno potenze differenti(e non comparabili..)a vantaggio del motore a corsa corta,fatti uguali i diagrammi di distribuzione, la sezione delle valvole, e del carburatore..