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Guida Sportiva [tutorial online]
278922
278922 Inviato: 31 Mar 2006 18:09
Oggetto: Guida Sportiva [tutorial online]
 

Sera raga! 0509_campione.gif

Cercando qua e la per la rete ho trovato un "tutorial" sulle fondamenta da sapere nella guida sportiva: Link a pagina di Inpista.it

Se qualcuno ha soluzioni diverse da quelle descritte oppure aggiunte...

Un pò di teoria non può che fare solo che bene 0509_banana.gif 0510_amici.gif

Vecc 0509_doppio_ok.gif
 
279576
279576 Inviato: 1 Apr 2006 9:36
 

non male il tutorial, perché scritto con termini comprensibili ai non addetti e leggerlo può evitare qualche errore di approccio.

tuttavia ho trovato qualche considerazione non proprio corretta:

Citazione:
Parlare delle traiettorie in generale e' come parlare delle donne (o degli uomini) in generale. Serve a poco o niente. Ogni curva di ogni circuito e' diversa, e la traiettoria ideale per percorrerla e' diversa a seconda della moto, del pilota, dell'ora del giorno o della stagione dell'anno (con la temperatura cambia radicalmente il grip...) e di chissa' quanti altri fattori.

Quindi, in queste note introduttive non possiamo che descrivere alcuni concetti universali che speriamo aiutino chi ha esperienza di guida sportiva su strada e si appresta a cominciare in circuito.

Quando guidiamo sulla nostra tipica strada di montagna, ci sembra che quello che serve per andare veloci sia la velocita' di percorrenza in curva. Tutti - pensiamo - sono capaci di andare forte sul dritto: se voglio andare piu' forte devo passare piu' velocemente in curva, e - in generale - devo piegare di piu'.

Cosi', molto spesso, stiamo nel bel mezzo della nostra carreggiata, "arrotondando'' le curve e cercando di piegare da maledetti. Inevitabilmente, quando si scende in pista per la prima volta, si tende a guidare nello stesso modo. E ci si incazza. Nel senso che, in sella al nostro mostro da 150 cavalli, ci vediamo ''infilare'' all'esterno, all'interno, dappertutto, da moto 10 anni piu' vecchie, con la meta' o un terzo dei cavalli, che scompaiono alla nostra vista in pochi secondi.

Niente paura - come hanno imparato loro possiamo imparare noi. Ma, per cominciare, bisogna stravolgere tutti i concetti e le abitudini che si sono apprese in anni di guida su strada.

fin qui tutto OK, poi prosegue:

Comiciamo con un altro principio assolutamente fondamentale, da cui possiamo derivare tutta la ''legge generale delle traiettorie'' :

Il ''tempo'' in circuito si fa in rettilineo.

Ma come? Per tanti anni ho cercato di andare forte in curva, e adesso mi dite che il ''tempo'' si fa andando forte sul dritto? Si, signore.

Ci segua un attimo nel ragionamento e capira' subito. Guardate la pianta di qualsiasi circuito e fate un calcolo approssimativo di quanta ''strada'' si fa in curva e di quanta se ne fa in rettilineo.

Vi renderete conto che si passa molto, molto piu' tempo sul dritto. Per di piu', sul dritto si puo' andare forte quanto ce lo concede la moto, senza doversi preoccupare di baricentro, grip e forza centrifuga.

A questo punto, precisiamo il concetto di velocita' sul dritto :

Andare forte in rettilineo significa avere la velocita' media piu' alta possibile.

La velocita' media di percorrenza di un rettilineo sara' tanto maggiore quanto piu' in fretta raggiungeremo la velocita' massima e quanto piu' a lungo risuciremo a mantenerla. Vale a dire accelerare presto e frenare tardi. Ecco quindi che abbiamo gli elementi fondamentali per formulare la ''legge generale delle traiettorie'' :

Nella stragrande maggioranza delle curve, la traiettoria ideale e' quella che ci permette di frenare piu' tardi in entrata e di accelerare prima in uscita.

Quindi inutile, specie all'inizio, sforzarsi di passare velocissimi in curva.

Si finisce per fare delle traiettorie strampalate e molto meno efficaci. E, come si diceva piu' sopra, ci si incazza.


la seconda parte non è concettualmente sbagliata ma va interpretata al meglio.

ovvero: i tempi in pista si realizzano andando forte OVUNQUE, non solo in rettilineo o solo in curva.
l'osservazione che fa è fuorviante: è parzialmente vero che nelle piste in genere la somma dei rettilinei è più grande della somma delle curve, però:
- le traiettorie realmente percorse in curva sconfinano abbondantemente nei rettilinei sia in ingresso che in uscita, quindi a tutti gli effetti i tratti rettilinei effettivamente percorsi sono molto più corti di quelli riportati in pianta (e le curve più lunghe!)
- in curva si va molto più piano che in rettilineo quindi non sta su neanche il discorso temporale: come tempo se ne passa parecchio, in curva. proprio per questo è determinante... risparmiarne il più possibile!

il discorso sul quale NON viene posto l'accento, anche se accennato, è che, per chi si avvicina alla guida in pista, bisogna evitare di concentrarsi eccessivamente sull'angolo di piega e sulla velocità di percorrenza della curva. queste sono cose che vengono da se. e sono conseguenza del miglior raccordo possibile delle traiettorie.
le staccate al limite e le accelerazioni incontrollate sono nemiche dei tempi:
ignorare questo è l'errore più frequente di chi si avvicina alla pista.

---

quando cominciai io mi vennero dette due o tre cose fondamentali e sempre valide:

- in pista il freno posteriore è quasi inutilizzabile in staccata, può essere utile invece per aggiustare traiettorie o dosare la potenza in uscita

- fai le tue traiettorie senza guardarti indietro: se arriva uno più veloce NON si aspetta che tu gli dia strada

- non ti preoccupare dei 125: è normale che ti passino (io avevo un 750)
 
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