motore a 2 tempi:
Il motore a due tempi è un tipo di motore a combustione interna, che si differenzia dal più diffuso motore a quattro tempi principalmente per la differente alternanza delle fasi attive in relazione ai giri dell'albero motore: infatti se nel quattro tempi si ha una fase attiva per ogni due giri dell'albero, nel due tempi si ha una fase attiva (ovvero la fase in cui avviene la trasformazione effettiva dell'energia chimica in termica e dunque cinetica, detta anche espansione) per ogni giro completo dell'albero.
Strutturalmente il motore a due tempi, di norma, non presenta le classiche valvole di aspirazione e scarico, sostituite dalle "luci", ovvero fenditure non circolari ricavate direttamente sul cilindro, aperte e chiuse dal moto alternato del pistone. L'aspirazione o distribuzione può avvenire in tre modi: attraverso la valvola lamellare, la valvola a disco rotante o il vecchio piston port.
immagini visibili ai soli utenti registrati
.motore 4 tempi:
Il motore a quattro tempi, è un tipo di motore termico comunemente usato nelle automobili: grazie alle sue proprietà, è in grado di bruciare molti tipi di combustibili fossili o naturali, come benzina, gasolio, metano, GPL, etanolo, E85 ed E95.
Oltre che nelle automobili, è di larga diffusione sulle motociclette e, più recentemente, sugli scooter, anche a causa delle norme antinquinamento che penalizzano i motori a due tempi, per via dell'inquinamento piu elevato.
Si chiama "a 4 tempi" perché la combustione avviene per quattro passaggi successivi: aspirazione, compressione, scoppio, scarico.
immagini visibili ai soli utenti registrati
.Confronto con il motore 4 tempi
Come potrete notare, mentre le fasi, in un motore a quattro tempi, sono ben definite, nel due tempi si arriva ad un vero e proprio accavallamento: infatti il travaso avviene in contemporanea allo scarico, così come la compressione corrisponde nel ciclo all'aspirazione; l'incontro, nella fase di travaso/scarico, della miscela fresca e di quella combusta fa si che una parte della prima miscela combustibile possa uscire dal condotto di scarico, oppure una parte dei gas di scarico resti nella camera di combustione, intaccando in questo modo, la potenza specifica del motore, che nel ciclo teorico sarebbe doppia rispetto ad un propulsore a quattro tempi, ma che nella realtà non è così, ma è comunque molto vicino al doppio.
Inizialmente il limite del motore a due tempi è proprio quello di fornire un rendimento, a parità di cilindrata, leggermente piu basso a quello di un quattro tempi, a causa, e delle piccole perdite inevitabili nella fase di lavaggio, e della ridotta pressione media effettiva (conseguenza della minore cilindrata utile, sia in fase di espansione che in quella di apirazione della carica), ma con l'ausilio di accorgimenti specifici per tale motore si è molto migliorato il rendimento, arrivando anche a superare quello dei quattro tempi.