HGH ha scritto:
Non penso che questa politica sia dettata semplicemente dai numeri.
Ci sono molte case cha lavorano con i prezzi imposti e non permettono non solo sconti, ma neppure saldi sui loro prodotti.
E parlo anche di prodotti per i quali si vendono moltissime unità.
Per fare un esempio concreto la Swarovski.
Puoi comprare un loro articolo alla sede Innsbruck o nel negozietto sotto casa tua e il prezzo sarà lo stesso al centesimo.
Fino a qualche anno fa (adesso non saprei) la Lacoste aveva la stessa politica, e guai a fare sconti o anche vendere in saldo i loro prodotti, la minaccia era quella di vedersi revocare la licenza.
Credo sia una politica che piuttosto che mettere in competizione i venditori per spingerli a ridurre i loro margini facendo vendere di più la casa preferisce fornire un prezzo certo ai clienti.
Nel caso delle moto garantisce dal vedersi svalutare da paura la moto dopo 6 mesi (vedi GSR) o anche solo dallo scoprire che il concessionario della regione a fianco ti poteva costare 400 euro in meno.
Lamps!
Non sono d'accordo.
Per me rimane un discorso prettamente numerico.
Se Triumph avesse 6.000 Bonneville da piazzare nel mercato italiano, la loro strategia sarebbe ben diversa.
Accontentandosi di piazzarne 50, possono comodamente sorseggiare il loro tè al limone, mentre i concessionari si sbattono per venderle, impossibilitati a ritirare usati e/o fare sconti sul nuovo.
Personalmente la ritengo una politica piuttosto spocchiosa nei confronti del cliente, anche perchè:
- non è scritto da nessuna parte che i prodotti più costosi o comunque meno scontati sono migliori degli altri
- chi mi garantisce che questa politica durerà anche l'anno prossimo?
Chi produce quantità modiche di articoli, può permettersi di snobbare il cliente, perchè in un modo o nell'altro si libererà delle giacenze.
E' una legge infallibile, purtroppo.