Perdonami soloperte ma, davvero senza polemica, l'unica saccenza che vedo è la tua: e per giunta, per tua stessa ammissione, consapevole...
Giomi61 mi sembra abbia spiegato molto bene il fenomeno, facendo altrettanto ben capire, che differenza passa fra una rottura dovuta a trauma e una a fatica.
Per altro, guardando alcune foto del "fattaccio" incriminato, anch'io sono arrivato a dedurre che quel tipo di incrinatura si dovesse a fatica.
Su questo punto i ragazzi di er6 italia hanno documentato, con diligenza e molto bene, il fenomeno. Il risultato li ha premiati e, infatti, i responsabili tecnici della Kawa, che erano probabilmente partiti con una risposta superficiale (il cui perchè è facilmente intuibile...), hanno avuto modo di ricredersi anche in via ufficiale.
Oggi come oggi non credo che Kawa abbia ancora intenzione di sostenere aprioristicamente la tesi dell'urto, ma abbia ammesso e riconosciuto la difettosità, erogando la famosa "garanzia a vita" per questo genere di danno.
Va poi detto, vista la frequenza statistica, che si tratta di una difettosità con molta probabilità legata ad un fattore marginale troppo prossimo alle tolleranze produttive. Provo a spiegare questa ipotesi:
In produzione esistono sempre delle tolleranze: fai un tubo di ferro dimensionato per resistere a 100, ma poi nella realtà della produzione avrai pezzi che resitono a 98, altri a 102.
Semplificando potresti avere una produzione di 10 pezzi dove 6 stanno effettivamente intorno a 100, 2 intorno 102 e altri 2 intorno 98. (sono numeri a casaccio per far capire il concetto)
Applichi una quindi una variabile imprevista che porta lo stress a 98 e otterrai solo 2 tubi rotti su 10. Gli altri 8 continuano a essere indifferenti.
Molto probabibile che quanto sia accaduto sulla er6 appartenga all'esempio sopra descritto, con ovviamente frazioni molto più marginali. Quindi molte er6 potrebbero montare i tamponi e non presentare il difetto....
Per spiegarti invece come sia possibile e come diversi siano i fenomeni fra una rottura per urto e una per fatica, prendo l'esempio di Giovimi61: il fil di ferro.
Distendi un filo di ferro su un piano, con una parte fissata al piano e l'altra libera in aria. Anche se tiri una martellata con tutta la tua forza a quella per aria, otterrai che il filo si piega e fa passare il martello senza rompersi.
Se invece, anche delicatamente, cominci a farlo oscillare continuamente su e giù, arriverà il momento in cui si rompe.
Con questo spero di essere riuscito nelle spiegazioni, che risolvono anche le perplessità relative alla kawasaki (ma il merito di detta soluzione è giusto ribadire sia stato frutto dell'impegno degli erristi)
La relazione che fai fra il caso del disco e questo del telaio, è invece assolutamente impropria. Questo perchè sono completamente diversi i contesti, le relazioni, le caratteristiche. Insomma qui, non è tanto una carenza nozionistica, ma proprio di struttura nell'analisi e nell'impostazione dei problemi.
Non vorrei però che si prenda una piega che onestamente mi domando se possa essere mai di interesse per alcuno, nonchè un impiego intelligente delle opportunità offerte dal forum.
Mi piace quindi tornare sulla giusta domanda di F75 che, con apprezzabile pragmatismo, va alla sostanza della cosa: c'è qualcuno che può postare un esperienza utile alla valutazione con questi tamponi?
Oddio... con quello che ho scritto sopra, forse non è che abbia rinfoltito le fila dei beta tester...




