alan ha scritto:
Vi voglio raccontare quanto mi è accaduto ieri sera, sperando che la cosa possa fornirvi uno spunto interessante.
Premetto che finora avevo avuto a che fare con "teste calde alla guida di cagiva mito" solo in pista, al che pensavo di aver trovato soltanto la gente sbagliata.
Dopo quanto mi è successo ieri...dico...mah...boh...
tra l'altro spero anche che questo messaggio in qualche modo possa arrivare all'autore di cotal prodezza cosicchè magari, se ne ha, possa spiegarmi le sue ragioni.
comunque sia:
mi trovavo ad arcore (MI), sul provinciale che per intenderci passa da casatenovo per proseguire fino alle "matitone" di Vimercate.Arrivo ai 70-80 (limite 70 in quel punto), alla curva poco prima dello svincolo per biassono-canonica etc, e mi trovo una cagiva mito che viaggiava in tutta tranquillità intorno ai 50, dietro a un auto, tendenzialmente al centro della sua corsia. Li c'è la doppia continua, io arrivo senza rallentare, esito leggermente per farmi vedere e lo passo rimanendo dentro la nostra corsia, senza farmi troppi problemi, e curandomi di lasciare sufficiente spazio per entrambe le nostre traiettorie. non lasciatevi ingannare dalla curva: è ampissima, la visibilità è ottima, e l'andatura era quella da traffico cittadino (ecco, non era certo una curva a gomito buttandosi alla sverniciata terribile).
Il ragazzo in questione, preso da non so quale trance agonistica, apre tutto, mi passa a destra, sorpassa un altro paio di macchine, una a dx e una a sx (in mezzo allo svincolo, notoriamente trafficato), ben oltre i 120, e tira dritto per prendere in pieno (si sentiva dal casino e confrontando con la mia velocità posso stimare un 140-150 all'ora) i 2 semafori ROSSI consecutivi che si trovano 200 metri dopo le aiuole spartitraffico.
ora, il mio pregresso con le mito era stato ad ottobiano, dove, alla mia prima "dignitosa" esperienza in pista, mi ero trovato ad avere a che fare con una banda dalle moto smontate per metà il cui divertimento era passarti alla prima occasione, per poi fermarsi in mezzo al circuito, lasciarsi ripassare e rimettersi a correre dietro, per poi magari ripassarti e fermarsi ogni 2 giri perchè la moto perdeva pezzi, olio e quant'altro (naturalmente senza curarsi di segnalare, perchè sarebbe stato troppo facile così).
ora io non sono quello che deve insegnare qualcosa a qualcuno, dopo un anno e mezzo di moto e 25000 km alle spalle, credo di avere ancora tantissime cose da imparare, ci tengo alla mia vita, e quando giro, anche a quella di chi condivide strada e pista con me. non mi vergogno assolutamente del fatto che un 125 mi svernici o altro, il mio orgoglio lo tengo per cose più importanti.
non so neanche perchè scrivo queste cose, forse per dare un messaggio a questi giovani motociclisti in erba...non giocatevi la vita per queste CAGATE, le soddisfazioni sono ben altre, e certe cose fatte senza cervello potreste poi doverle pagare per tutta la vita
un abbraccio a piloti, motociclisti e utenti della strada
Ottimo e incisivo pensiero che denota molta maturità e soprattutto buon senso...... che spesso però manca ad altri............. continua così..
I miei complimenti...