Ebbene sì, venerdì 17 agosto (forse se si è un po’ scaramantici non era il giorno ideale… ) è arrivato il momento del mio esordio in pista. Ad accompagnarmi il mio amico atomicthebest, con il suo Kawa Z750 e Fredairone, un ragazzo con R1 2007.
Il nostro turno è quello del pomeriggio, abbiamo deciso per una mezza giornata di turni liberi quindi dalle 13 alle 17.
Partiamo alle 8 di mattina visto che l’autodromo è a 2 ore di strada da casa nostra: decidiamo di arrivare prestino per ambientarci e cambiare gomme con calma.
Problema: la sera prima ci siamo trattenuti un po' troppo a una festicciola di paese...ritornati a casa alle 3 di mattina dopo una brutta dose di prosecchi che ci hanno lasciato l'aureola intorno alle testa la mattina dopo...
Alle 10.15 siamo nel paddock, con le moto già scaricate e dal gommista per montare gomme in mescola.
Tra una chiacchiera e l’altra il tempo passa veloce, alle 12.45 incominciamo a vestirci: tra poco tocca a noi!
Alle 13.00 siamo tutti allineati all’ingresso della corsia box, pronti al via: ecco che un attimo di tensione comincia a comparire, per noi è pur sempre una cosa nuova. Ci troviamo assieme ad altre 25-30 moto una in fila all’altra, con un caldo terribile che ci fa sudare in modo impressionante.
Bandiera verde, si entra: ascoltando i consigli del nostro amico già pratico di pista, partiamo con passo leggero. Le slick vanno scaldate per bene, dice, almeno 2 giri ad andatura “normale” ci vogliono.
Detto fatto, una marcia dietro l’altra percorriamo i primi due giri dando modo anche al motore di scaldarsi per bene; inizia il terzo giro, ok si va! Rettilineo, 2a e 3a in successione, appoggio la 4a e subito a scalare la 2° per la prima curva a sinistra del circuito. Altro rettilineo con in fondo una leggera curva a destra e subito dopo un curvone a sinistra. Ancora 2a e poi 3a a tutto gas verso il tornantino di destra: non faccio neanche tempo a pensare se scalare fino in 2a o addirittura 1a che mi ritrovo 5 moto praticamente ferme ad inizio curva; cerco di spostarmi per passare all’esterno ma niente da fare, tiro dritto nell’erba e dopo 2 secondi ecco Tomas che mi segue nella via di fuga.
Bell’inizio, penso… Va beh, bandiere gialle e riparto con un po’ di erbetta sulle gomme.
Altri 4-5 giri ed esco, non ce la faccio più: il caldo è massacrante, ho sete e sono stanco, sento dolore ai polsi e agli avambracci (la tensione gioca brutti scherzi).
Pausa di 20 minuti e rientro, va un po’ meglio ma dopo 7-8 giri esco di nuovo: sempre caldo insopportabile, la tuta è un lago di sudore, ci vuole una pausa più lunga.
Tutti e 3 fermi per dissetarci e recuperare un po’ di zuccheri, qualche bandiera rossa causata da un paio di cadute, restiamo fermi una mezz’oretta e poi rientriamo.
Si sta molto meglio, il tempo è nuvoloso e un leggero venticello abbassa le temperature: da questo momento in poi mi divertirò veramente, le gomme (Dunlop Sportmax GP) offrono un grip a dir poco eccezionale, si piega veramente bene e si gratta tutto ciò che si può grattare, pedaline comprese.
Unica nota stonata: al centro la gomma presenta un canale di circa 1 cm di larghezza che si presenta più usurato rispetto alla spalla; alcuni ragazzi che ho superato in rettilineo vengono da me durante una pausa e mi fanno notare di aver visto da dietro una fumata azzurra mentre passavo sotto il traguardo, cioè nel passaggio da 2a a 3a marcia.
Dopo una controllata scopriamo che il gommone 190-60-17 va a toccare sul forcellone, l’alta velocità lo fa dilatare e di conseguenza va a sfregare leggermente. Purtroppo non ci sono rimedi, la catena è troppo corta per spostare più indietro la gomma (che di serie è 190-50-17).
Dopo le rassicurazioni del gommista, rientro di nuovo: una decina di giri tirati ed esco una quindicina di minuti, e avanti così per altre 2 sessioni.
Sono le 16.45, manca un quarto d’ora: Fredairone sente di essere troppo stanco per rientrare per gli ultimi minuti, atomicthebest sta girando e decido di rientrare anch’io per le ultime pieghe.
Percorro 2 giri e bandiera rossa, tutti fuori: esco e mi metto in colonna nella corsia per rientrare, mi guardo attorno ma non vedo atomicthebest. Sarà già uscito e sarà al furgone penso, va beh ci si vedrà dopo; bandiera verde e tutti dentro, neanche il tempo di percorrere 1 giro che comincia a gocciolare.
La metà delle moto escono subito, tutti gli altri proseguono: dopo altri 2 giri e i commissari che esponevano bandiera rosso-gialla per l’asfalto scivoloso, mi guardo attorno: sono da solo!
La pista è a tratti bagnata e a tratti umida, non mi va di rischiare scivolate inutili, da stupido, e abbasso il ritmo. Altri 2 giri in solitaria ed esco anch’io, per oggi può bastare: arrivo davanti al furgone e vedo le moto dei miei due amici parcheggiate, mancavo solo io insomma.
Solo una cosa strana, un mucchio di persone ferme davanti alle moto: spengo, scendo mi tolgo il casco e un signore mi fa: “E’ il tuo amico quello del Z750?”
E io: “Sì, perché?”
“Ah guarda che è caduto, hanno appena portato qua la moto e lui è in infermeria…”
Io: “Porca tr…”
Fredairone era già con lui, dopo due minuti lo vedo arrivare verso il furgone con un polso fasciato e varie botte sul piede e sulla schiena.
Una brutta scivolata purtroppo, la tuta ha fatto il suo lavoro egregiamente direi limitando i danni fisici.
Diciamo che poteva andare sicuramente peggio, una scivolata così per strada avrebbe avuto senz'altro conseguenze peggiori; rimane l’amaro in bocca per la moto, un Z750 del 2006 con appena 18.000 km.
In questi giorni Tomas deciderà cosa fare…
Eccomi qua in azione ieri pomeriggio…
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