Leggi il Topic


Commenti all' articolo !! mah...
1588098
1588098 Inviato: 3 Mag 2007 16:55
Oggetto: Commenti all´ articolo !! mah...
 

x me chi ha scritto questo non ha cambiato tutta la ciclistica ... non è possibile ... o lo hanno pagato si parla della FZ6 !!!!

NIENTE DI NORMALE

Iper potenze, cavalli vapore come se piovesse e gomme super performanti sono oramai i comuni denominatori delle domeniche in pista.

Tra appassionati, piloti improvvisati o manici di varia levatura le piste italiche da qualche anno fanno sfoggio di una strana fauna variopinta, rumorosa e assetata di emozioni forti.

Non tutti però sono in grado di godere appieno delle potenzialità dalla propria cavalcatura; molti di noi dovrebbero ravvedersi, prendere le cose con calma e cominciare con la consapevolezza dei propri mezzi.



Siccome sembro una mamma protettiva con certe dichiarazioni spiego subito il perché di queste mie valutazioni.

Abbiamo passato un pomeriggio ad Adria in sella ad una moto “normale”, con freni “normali” e gomme “normali” per vedere come si comportava ma anche per valutare se è realmente indispensabile mettersi nel garage una race replica tutta carbonio per divertirsi la domenica. Abbiamo capito molte cose, prima fra tutte che per divertirsi ed apprezzare un po’ di sana guida sportiva non sempre bisogna rompere il porcellino salvadanaio o minacciare il responsabile della filiale della vostra banca.

Basta saper scegliere, magari sapersi anche accontentare, certo, ma guardare anche più in là del proprio naso.





L’occasione di portare in pista L’FZ6 è venuta quasi per caso: ero riuscito a farmi dare questa moto accampando la scusa della prova su strada con il solo obbiettivo di andare in ferie in Croazia e magari di spararmi quattro curve al di là dei confini.

La mia avversione storica per il mototurismo mi aveva costretto a prevedere lungo il viaggio una breve sosta a Rijeka solo per vedere, da fuori, un autodromo a me sconosciuto e magari rifocillarmi con un po’ di profumo di benzina bruciata e gomme roventi.

Volete sapere come è finita? Che l’idea di infilarmi la tuta e caricarmi di roba sotto il sole di agosto mi ha convinto a desistere (se mai avevo pensato di farlo davvero…) e a recarmi a destinazione nella mia amata vettura iper accessoriata.

Però l’FZ6 era lì in garage e qualche cosa ci dovevo fare.



Ho pensato di inventarmi un fantomatico viaggio e magari di raggranellare qua e là qualche foto ma non sarei stato credibile.

Poi ci è venuta l’idea di questa prova ed eccoci qui a raccontare come è andata.

Ero curioso di vedere in quanto si gira ad Adria con una moto perfettamente originale e a tal proposito sono entrato in pista con il chiaro obbiettivo di vedere di che pasta è fatta una moto così come viene consegnata dal concessionario, senza girare neppure una vite.



Yamaha è da sempre sinonimo di sportività e il telaio in alluminio di nuova concezione nonchè il motore di derivazione R6 lasciavano presagire che ci sarebbe stato da divertirsi, attese ben riposte!!



Mi intrufolo nella folla con la mia motoretta, accanto ad un GSXR che più inc…avolato non si può e ad una CBR 1000 che riprende i colori delle motoufficiali HRC. Mi avvicino al cancello d’entrata e quando arriva il nostro turno mi proietto in corsia box sistemandomi con gesti scaramantici alla Valentino Rossi.

Le gomme Dunlop di serie sono decisamente dure: si avverte subito che il profilo segue le caratteristiche di maneggevolezza che da sempre caratterizzano la produzione della casa anglo giapponese ma la mescola, al tatto, risulta decisamente poco incline all’uso in pista.

Stiamo a vedere.

Il primo giro lo affronto ad andatura turistica, aggiusto la leva del freno e zig zago qua e là per scaldare i pneumatici.

Gli altri piloti mi sfrecciano a fianco come se non esistessi per nulla impauriti dalla visione di questo simpatico personaggio che sembra lì per sbaglio.

Il manubrio alto conferisce una sicurezza ed un controllo del mezzo pressochè totale, e il connubio con la sella morbida e “scavata” ti fa sentire veramente a casa. Ottimo per andare in centro a bere il caffè ma in pista…



Alla prima staccata decisa la ciclistica agile e leggera consente di ritardare l’ingresso in curva come non ti aspetteresti.

Bisogna fare i conti con un affondamento rapido della forcella nella prima parte dell’escursione e aspettare il naturale “assestamento” della ciclistica; poi si mollano i freni e dentro in curva con uno spostamento del corpo deciso.

Le prime curve ci vedono ancora titubanti in merito all’appoggio fornito dalle coperture nonostante l’elevatissima temperatura dell’asfalto; con circospezione cerchiamo l’asfalto con la saponetta e andiamo a sfregare dolcemente le pedane poggiapiedi .

Anche le prime accelerazioni seguono lo stesso copione, con la totale apertura del gas solo in prossimità del rettifilo. Inutile prendere rischi.



Il ritmo comincia ad alzarsi, gradualmente prendiamo confidenza con la moto e con la pista cominciando anche ad effettuare qualche sorpasso.

Dopo una manciata di passaggi credo di avere capito più o meno tutto:



Stacco violentemente scalando in sequenza tre rapporti. Infilata la seconda il retrotreno parte per la tangente con la ruota posteriore completamente priva di motricità.

La sospensione posteriore di serie, priva di regolazioni, va in crisi a causa della scarsa frenatura idraulica lasciando che la gomma posteriore si muova a destra e a sinistra per qualche istante prima che la situazione si normalizzi.

Tale reazione, divertentissima e perfettamente controllabile, è causata anche dal già citato affondamento violento della forcella.

Se nella prima fase di escursione l’anteriore affonda in maniera molto rapida va sottolineato però che è molto difficile arrivare al fondo corsa il che consente di mantenere sempre un buon controllo anche nelle situazioni limite.

L’entrata in curva deve avvenire necessariamente con i freni anteriori totalmente liberi pena un fastidioso ondeggiamento che limita la prima parte della percorrenza di curva.

L’impugnatura larga del manubrio permette inoltre di “lavorare” con tutta la muscolatura del corpo sia in staccata che in fase di inserimento così da rendere possibile una guida che con le sportive ci permetterebbe di fare si e no tre giri se non per i più allenati.

Con l’accortezza di buttare le gambe di qua e di là della moto e di sporgere molto le spalle è facile indirizzare l’anteriore dove meglio si crede incuranti dei movimenti e delle oscillazioni sopra descritte.

In percorrenza di curva ci possiamo finalmente abbandonare alla ricerca del limite con il coreografico scintillio causato dalle “sevizie” subite da pedane e cavalletto.

Lasciando scorrere la moto in traiettoria con un filo di gas si scopre inoltre una buona motricità e soprattutto un rigore nel seguire le linee impartite che davvero non ci aspettavamo dall’insieme moto-gomme, viste le caratteristiche comunque turistiche denunciate dai rispettivi produttori.

Sono possibili correzioni anche a metà curva con la sola accortezza di non strapazzare il gas in uscita per evitare qualche comprensibile perdita di aderenza della ruota motrice.

Davvero non mi aspettavo tanto da questa moto e i giri che si susseguono sono un continuo di emozioni e adrenalina, il tutto con uno sforzo fisico e psicologico praticamente nullo.





Ma ora che ci penso c’era da aspettarselo.

Costruisci un telaio in alluminio dell’ultima generazione, inserisci un motore quattro cilindri che non ha certo bisogno di presentazioni e rifinisci il tutto con una linea semplice ma molto accattivante ed il gioco è fatto.

Una ricetta semplice, come semplice è la guida di questa moto in ogni frangente anche se ci si trastulla parecchio con la manetta del gas.

In questo modo si fa la conoscenza con un un motore che pur adorando i regimi elevati è in grado di riprendere senza strappi o rifiuti fin da 1000 giri, con una curva di coppia certo non entusiasmante ma estremamente regolare fino ai 9000 dove con una decisa e robusta spinta si proietta fino a lambire la zona rossa del contagiri a quota 13000.

Il carattere del quattro in linea di derivazione R6 è stato rivisto in alcuni parametri al fine di garantire un maggior arco di utilizzazione. Anche se è chiaro fin da subito che è un propulsore votato all’utilizzo agli alti regimi è in grado di regalare soddisfazioni realmente inaspettate anche a chi predilige una guida più rilassata, magari avendo l’accortezza di usare un po’ il cambio per uscire dalle situazioni di impiccio.

Così facendo la FZ6 è realmente in grado di offrire ad ogni utilizzatore, dal neofita all’esperto, le sensazioni che si vanno cercando.



Difetti? Beh, uno c’è: dopo pochi giri in pista l’effetto potente e progressivo dell’impianto frenante si scontra con il fading eccessivo dell’impianto idraulico che fa perdere tono alla leva e consiglia vivamente di rallentare il ritmo.



Alla fine della giornata il test si è risolto con un discreto 1,27.4, proprio niente male
 
1588252
1588252 Inviato: 3 Mag 2007 17:14
 

di che articolo parli?
mica hai sbagliato a fare "nuovo topic?"

lascio affinchè tu possa copiare e incollare icon_smile.gif
 
1589180
1589180 Inviato: 3 Mag 2007 19:02
 

Perchè dovrebbe essere sbagliato?! Ti do la mia personalissima esperienza personale: ho una r6 ma ho avuto modo di tenere una fz6 per circa una settimana: il primo giorno sono rimasto sconvolto e delusissimo da come di sospensioni "stesse a zero". Poi, per fartela breve, dopo il primo giro serio ho "compreso la moto" e come guidarla. Beh, ne sono rimasto entusiasta. Avantreno poco caricato? Beh, lo carichi tu! Forcella morbida? Beh, evita le staccatone e lascia scorrere la moto.
In definitiva direi che ho imparato molto da quella moto, anzi ti dirò di più, ho capito cosa mi piace in assoluto di più di una moto, cioè il vedere come cambiano le sue performance a seconda di come cambi tu, in un connubbio uomo macchina perfetto. E questo per me conta molto più che una forcella iperspaziale! Ragion per cui non trovo nulla di strano nell'articolo che hai postato!
 
1593253
1593253 Inviato: 4 Mag 2007 11:18
 

si l'avevo letto anche io icon_cool.gif vabbè nulla di strano è stato onesto e probabilmente....ci sa fare per il resto quoto mave io una moto così equilibrata non l'avevo mai vista
 
Mostra prima i messaggi di:





Pagina 1 di 1

Non puoi inserire nuovi Topic
Non puoi rispondere ai Topic
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi votare nei sondaggi
 
Indice del forumForum YamahaForum Yamaha FZ1, FZ6 e FZ8

Forums ©