CroccoPollo ha scritto:
Citazione:
come il motore dopo uno scoppio riesca ad effettuare tre corse passive senza altri aiuti fuorchè l' inerzia...è così potente lo scoppio nel cilindro?
Tieni conto che spesso sono motori con cilindrate elevate, per un cilindro, in genere >500 cc. Lo scoppio è quindi molto potente.
Ci sono anche (in genere) masse volaniche mostruose a tenere il tutto in moto.
Inoltre non fa TRE giri, ma solo due...
Scoppio-->Scarico-->Immissione-->Scoppio.
2 giri.
Citazione:
Certo che cambia perchè cambia la lunghezza dello scarico e quindi aumenti la strada che deve fare il gas per uscire.
Più che la posizione e la lunghezza, dipende dal numero di paratie interne presenti all'interno dello scarico, oltre che dalla lunghezza.
Tieni conto che lunghezze non ridotte non sono necessariamente deleterie: ho letto che in più di qualche caso (soprattutto motori 2T) la forma dello scarico è ottimizzata per facilitare il lavaggio del cilindro, e hai di conseguenza una miscela aria/benzina migliore.
Più che la lunghezza conta quindi la geometria interna, anche per il discorso dei pesi accennato qui sopra
- Le fasi passive sono 3 non 2, ovvero il pistone e tutto il resto degli organi compiono un giro e mezzo a vuoto trascinati solo dalla massa volanica.
Partendo dallo scoppio-espansione dove il pistone scende, hai la fase di scarico durante la risalita, aspirazione nella ridiscesa e la compressione nella risalita.
-Lo scarico del motore a 2 tempi è tutt'altra cosa rispetto allo scarico per un motore a 4 tempi dove ci sono valvole che comandano sia aspirazione sia lo scarico.
Ora.. il lavaggio nel 2 tempi non centra quasi niente perchè gestito dalla forma e dalla direzioni dei getti dei travasi, nel 2 tempi lo scarico garantisce tramite le onde di risonanza la giusta pressione e depressione al punto giusto nel momento giusto andando a creare una sorta di valvola virtuale che frena la fuoriuscita dei gas freschi provenienti dai travasi ottimizzando così il riempimento del cilindo.
Nel 4 tempi invece è tutto comandato dalle valvole e lo scarico, che ha un'importanza molto molto inferiore rispetto che nel 2 tempi, deve solo garantire la giusta contropressione sfruttando sempre il principio delle risonanze per favorire l'evaquazione dei gas di scarico creando una velocità degli stessi gas che risucchiano a loro volta i gas freschi in aspirazione nella fase di incrocio delle valvole ottimizzando anche qui il riempimento del cilindro. La grossa differenza rispetto al 2 tempi è che mentre nel 2 tempi viene tutto gestito dall'espansione allo scarico, nel 4 tempi viene gestito al 90% dalla fasatura degli alberi a camme durante l'incrocio mentre solo in piccola percentuale viene gestito dalla forma dello scarico.
Infatti se nei 2T il 50% della potenza viene ottenuta dallo scarico nei 4T la percentuale è molto, molto, molto più bassa.