Il motomondiale senza le 50cc
Scritto da
facciolino - Pubblicato 17/05/2007 15:45
Alcune considerazioni sulla scomparsa delle cosiddette
“zanzare” dalle gare del motomondiale
Da quando è stata rimossa la classe 50, nel motomondiale
c’è un senso di vuoto. Chi, dei più
anziani, non la ricorda. Io non ero ancora nato, ma sento spesso
parlare di campionati della montagna, di micro - bolidi da 200 Km/h,
del mitico Eugenio Lazzarini e del Cavron, alias Angel Nieto. Ma mi
vorrei soffermare sulle moto.
Le 50 di allora erano le cosiddette “zanzare”
strette e basse, impossibili da sfruttare proprio per le loro
ridottissime dimensioni. Paragoniamole a quelle attuali;oggi siamo
infatti abituati a vedere per strada 50 grandi come 500 e moto di 1000
cc sempre più piccole.
Ma sarà giusto? Sarà giusto fare moto da 170 kg e
190 cv?
Fatto sta che la situazione è questa, e non molti anni fa la
FMI decise di privarci della classe minore, la classe che tanto faceva
sognare e fantasticare, ma ritenuta forse poco sicura e troppo costosa
per le magre tasche degli artigiani che avrebbero potuto davvero
cambiare le carte in tavola.
Ed eccoci oggi, con moto della classe regina i cui motori durano 1, al
massimo 2 gare e poi vengono buttati, Ma sarà questo lo
spirito delle vere competizioni? In fondo io non sono nessuno per
giudicare, ma vi pongo questa domanda:sono giuste le competizioni al
limite delle possibilità di case grandi come la Honda?
Pochi sono al giorno d’oggi coloro che credono nelle 50 anche
se probabilmente non ci sarà futuro:il motore 2t
è morto, e secondo voi delle 50 4t ci potrebbero dare le
stesse emozioni dell’odore dell’olio di ricino?
Ci potrebbero dare le stesse emozioni del’acutissimo suono
delle espansioni di generose dimensioni?
Di sicuro non scorderemo mai le “zanzare”, gli
unici mezzi che ci hanno fatto assaporare il vero spirito delle
competizioni, uno spirito genuino, fatto di cose semplici ma al
contempo particolari.
Facciolino.