Questo articolo prende spunto da un topic sul forum di un utente alle prime armi (ci siam passati tutti) e che chiese delucidazioni sullo scooter in generale e sul suo funzionamento. Provvederò per quanto mi è possibile a spiegare ciò che so riguardo alla trasmissione (in questa occasione).
Il variatore
La trasmissione degli scooters è composta da tre elementi: frizione, cinghia ed appunto variatore. In questo paragrafo parleremo di quest'ultimo, come è composto e come funziona. Il multivar (sinonimo di variatore) è composto da diverse parti, semplificate nello spaccato qui sotto:
Con il numero uno troviamo il piattello cinghia, poi, in ordine numerico, la boccola, il corpo variatore, i rulli, le guide di gomma ed infine il piattello di battuta dei rulli. Questo è semplicemente uno schema per far vedere in che ordine son montati i pezzi, le foto dei pezzi singoli li troviamo qui sotto:
Piattello cinghia
Boccola
Corpo variatore
Rulli
Piattello di battuta dei rulli con guide in gomma dura (in rosso)
Principio di funzionamento del variatore
Il variatore centrifugo funziona appunto grazie alla forza centrifuga esercitata dall'albero motore, sul quale è imperniato il componente. Il multivar ha l'unico scopo di variare la rapportatura della cinghia sull'albero e sul mozzo della ruota posteriore, in funzione della velocità. Ad un regime di rotazione inferiore, per esempio al minimo; i rulli non hanno escursione e quindi rimangono nella loro sede, senza esercitare nessuna pressione sul piattello di battuta; e la cinghia poggia sulla boccola o quasi. Ad alti regimi i rulli a causa della forza centrifuga escono molto dalle loro sedi originali e fanno pressione sul piattello, facendo allontanare la cinghia dalla boccola. Possiamo perfettamente paragonare la trasmissione di uno scooter a quella di una bicicletta; quando si è fermi è come se avessimo innestata la moltiplica con meno denti e il rocchetto più grande, ed abbiamo grande accelerazione. Quando siamo a velocità più sostenute è come se abbiamo innestato la terza moltiplica (la più grande) e la sesta al rocchetto (il rapporto con meno denti).
La frizione
L'altro elemento della trasmissione di uno scooter è la frizione, anch'essa centrifuga. La sua funzione è quella di trasmettere gradualmente il moto dall'albero al mozzo della ruota, in caso il trasferimento dell'energia motrice non fosse molto uniforme sarà necessario sostituire il pezzo. Ecco qui le foto dei vari componenti della frizione centrifuga.
Campana
Corpo frizione
Molla di contrasto
Mollette frizione
Correttore di coppia
Pattini
Principio di funzionamento della frizione centrifuga
La frizione degli scooters funziona anch'essa mediante la forza centrifuga ed ha il compito di trasmettere il movimento dall'albero motore all'asse della ruota e anche di non farlo passare in caso non fosse necessario. Alle basse velocità i pattini della frizione non impattano con la campana e quindi la frizione ruota liberamente senza trasmettere movimento o trasmettendone solo una parte; ad alte velocità la forza centrifuga fa si che i pattini vadano ad impattare (a fare frizione appunto) sulla campana lasciando libera la trasmissione di potenza dall'albero motore all'asse della ruota.
La cinghia
Possiamo avere l'ultimo variatore in commercio e la frizione tarata al meglio, ma senza vettore non ci sposteremo di un centimetro, al fine del movimento è necessaria una cinghia di trasmissione, che farà da vettore e trasmetterà il movimento da un albero ad un asse.
Nelle preparazioni particolarmente spinte, l'utilizzo di una comune cinghia non può avvenire, quindi si ricorre a cinghie in kevlar, più resistenti allo stress delle continue accelerazioni, con una dilatazione termica inferiore e con un'usura molto lenta; anche con un uso smodato ed intensivo.
I rapporti
I giri dell'albero della frizione sono troppo elevati per essere trasmessi direttamente alla ruota, quindi vanno ridotti tramite i rapporti primari e secondari; però va cambiato anche l'alberino della frizione.
In orizzontale l'alberino della frizione, a sinistra i rapporti primari e a destra i secondari
Principio di funzionamento dei rapporti
I rapporti hanno l'unico scopo di diminuire le rotazioni dell'alberino della frizione, mediante un determinato numero di denti sulle due ruote, quindi più denti ci sono, più corto sarà il rapporto e viceversa. Per essere utilizzati, la coppia di ingranaggi sono immersi in un olio molto denso; 80W90 di solito. Alla sostituzione dei rapporti, che va sempre effettuata a coppia, si cambia l'olio (ovviamente) con uno con prestazioni superiori per lubrificazione e dispersione del calore.
Spero che questo articolo possa tornare utile a qualcuno e arrivederci alle prossime guide!