Con me altri amici hanno acquistato le medesime minimoto da fonti diverse (ed ai prezzi più disparati).

Lo scopo di questo articolo non è di farvi risparmiare sull’acquisto dandovi indirizzi o siti su cui acquistare queste minimoto ma riportare la mia esperienza diretta per permettervi di divertirvi in sicurezza prevenendo le scocciature che noi ci siamo trovati ad affrontare strada facendo.

Voglio iniziare con un breve cenno sul motore... monocilindrico 2 tempi raffreddato ad aria, avviamento a strappo.

Tutti uguali? NO

Esistono fondamentalmente due versioni che esteticamente si distinguono per la presenza o meno del convogliatore d’aria sul gruppo termico (è da preferire quella che possiede tale convogliatore).

In pratica guardate il motore dal lato dell’avviamento a strappo, se vedete le alette di raffreddamento il motore è “prima serie”, se invece vedete una plastica nera è un “seconda serie”.

A livello prestazionale cambia veramente poco, ma il modello con il convogliatore non surriscalda in caso di utilizzo esasperato al contrario di quello con le alette a vista. Aggiungerei anche che la prima serie ha il silenziatore dello scarico tondo mentre la seconda serie ha il “replica blata” ma non è sempre vero quindi andate a controllare sempre il motore.


Molte fonti suggeriscono anche di sostituire la candela con una di una marca conosciuta... io non l'ho fatto ed al momento non ho avuto nessun problema.

Cercate inoltre i modelli con i rinforzi sui piedini degli steli delle forcelle.


Appena vi arriva a casa la minimoto nel magico cartone inizia il divertimento.


Partite dal presupposto che la bulloneria è fatta in un materiale scadente quindi vi consiglio di investire altri 3 euro e comprarvi dal ferramenta le viti necessarie a rimpiazzare quelle di serie.

Consiglio vivamente di sostituire la bulloneria che regge le fascette dei semimanubri con altra in materiale “decente” e, una volta trovata la posizione corretta di questi ultimi, praticate un foro su ghiera e stelo e metteteci una vite autofilettante (lunga circa un cm) per sicurezza.

Alcune persone suggeriscono di utilizzare del silicone per ottenere un posizionamento sicuro... io lo sconsiglio perché a quel punto diventa impossibile smontarle.


Un altro problema sono le pedane, impossibili da serrare in una posizione "duratura".

Credo di aver provato di tutto per utilizzare le originali... alla fine le ho sostituite con due tubetti in alluminio con diametro interno 12 rivestiti con della gomma.


Controllate inoltre il corretto allineamento di pignone e corona e la tensione della catena stessa.
Serrate con forza la ruota posteriore e ricontrollate la tensione della catena. Purtroppo i registri di serie della ruota posteriore sono abbastanza ridicoli e tendono a spostarsi quando andate a serrare con forza i dadi che tengono la ruota ancorate al telaio (lasciate circa un cm di gioco verticale alla catena).

Se l’allineamento non è corretto vi giocate la trasmissione in due uscite. La catena è un po’ deboluccia quindi consiglio di lavarla ed ingrassarla dopo ogni uscita (soprattutto se come il sottoscritto girate principalmente nei piazzali).

Ultima cosa, ma non per questo meno importante, controllate bene le saldature del telaietto posteriore (quello che regge la ruota dietro per intenderci).
Se queste ultime non vi soddisfano, date una ripassata di sicurezza.

Prendete il vizio di controllare dopo ogni uscita lo stato delle saldature e le quote del telaietto (che rimangano invariate).

Io ho appena denudato il telaio per procedere all’applicazione di fazzoletti di rinforzo.

Nel prossimo articolo vi illustrerò come procedere.

Buon divertimento!!! K_Potter