Per meglio capire la definizione di effetto giroscopico, facciamo un breve cenno al “Giroscopio”.
Esso è un dispositivo fisico rotante che tende a mantenere il suo asse di rotazione orientato in una direzione fissa, per effetto della legge di conservazione del momento angolare.
Il giroscopio è un semplice dispositivo costituito da una ruota che gira intorno al suo asse, il movimento di rotazione della ruota tende a mantenere l’asse parallelo a sè stesso, opponendo una notevole resistenza al tentativo di fargli cambiare direzione, in pratica un oggetto in rotazione tende a rimanere parallelo a sè stesso.
Molte sono le applicazioni di questo sistema e per meglio capirne la sua influenza, l’esempio più pratico è la bicicletta o la moto, che grazie alla rotazione delle ruote per lo svilupparsi dell’effetto giroscopico tende a mantenere il veicolo in verticale e quindi facilmente in equilibrio durante il loro movimento, infatti possiamo capire semplicemente l’efficacia di tale effetto considerando che è molto difficile mantenere in equilibrio una moto o una bici ferma.
Ci sono anche alcuni fattori che influiscono sostanzialmente a ridurre o aumentare l’efficacia di tale effetto, questi due fattori di fondamentale importanza sono: la velocità della ruota, e la grandezza della ruota stessa , infatti l’effetto giroscopico sarà tanto maggiore quanto più grande sarà il raggio della ruota, quindi si dedurrà che una ruota di piccole dimensioni, avrà un effetto minore rispetto ad una ruota di dimensioni maggiori, ed il tutto legato proporzionalmente anche alla velocità di rotazione.
Per tale effetto, possiamo anche dare una spiegazione ad un precedente topic riguardante proprio la tecnica da utilizzare per un miglior inserimento in curva.
Infatti, un utente fa notare che ruotando appunto il manubrio rapidamente per un istante in direzione opposta, si ha un migliore inserimento in curva.
Ciò ci spiega il perché durante l’azione di sterzata, si viene a generare una forza perpendicolare all’asse di rotazione della ruota e perpendicolare anche all’asse in cui gira lo sterzo, ed essendo parallelo alla traiettoria della moto, questa si opporrà all’azione di sterzata.
Per tale motivo, anche se inconsapevolmente, durante l’inserimento in curva si tende a ruotare il manubrio dalla parte opposta proprio per agevolarne l’inserimento contrastando questa forza, che per effetto della conservazione del momento angolare tende a mantenere e riportare in equilibrio la moto.