Credo che queste siano le domande principali che assillano un
motociclista che si avvicina a questa categoria di moto, mostri da 100
cavalli limitati per legge ad una potenza massima di 25 Kw per
rientrare negli standard della patente A2.
Ovviamente tali moto vengono depotenziate utilizzando delle strozzature
progettate direttamente dalle case costruttrici.
L’applicazione di questi accessori atti a limitare la potenza avviene
direttamente in casa madre oppure nei concessionari.
In cosa consistono queste strozzature?
Ci sono due tipi fondamentali di fattori limitanti: meccanici ed
elettronici
- Limitazione meccanica:
in caso di limitazione meccanica alla moto vengono applicati dei fermi che agiscono fisicamente sul motore limitandone alcune funzioni come : apertura dei corpi farfallati, strozzature allo scarico o in aspirazione o altri “accessori” che intervengono limitando le 3 cose di cui ha bisogno una moto per andare forte: espulsione gas di scarico, portata carburante, aspirazione. Rimuovendo questi fermi la moto torna a potenza standard.
- Limitazione elettronica:
se la casa costruttrice interviene elettronicamente per limitare la potenza del motore non fa altro che aggiungere un modulo che sfalza le informazioni provenienti dai sensori “ingannando” quindi la centralina.
Nella maggioranza di casi è fisicamente esterno alla centralina (GHOST) ed ha le dimensioni di un pacchetto di sigarette.
Questo aggeggio "fantasma" comunica alla centralina valori diversi dai reali in modo da modificarne e controllarne le reazioni, ottenendo così una diversa risposta. Ecco spiegato il calo prestazionale che definiamo “depotenziamento”.
Per riportare la moto a potenza piena, la centralina non deve subire modifiche è sufficiente rimuovere il "parassita" e la centralina torna a funzionare nel modo corretto.
Riportare un motoveicolo depotenziato a potenza piena non è un’operazione complicata “meccanicamente parlando”; è un po’ più lunga la trafila burocratica con una nuova verifica in motorizzazione e l’aggiornamento del libretto di circolazione.
Una moto depotenziata non è meno affidabile dell’equivalente a potenza piena, è solo meno prestante. Lo stesso discorso vale per la situazione inversa.
Un 636 è nato per avere 130 cavalli.
Il motore è stato progettato e dimensionato per sopportare accelerazioni e coppie rapportate a tale potenza, di conseguenza, se siamo possessori di una versione depotenziata, non compromettiamo nulla riportandolo a potenza piena.