Tuning (da wikipedia):
Con il termine tuning si intende la modifica di un veicolo rispetto agli standard della produzione di serie al fine di migliorarne le prestazioni, la manovrabilità o l'estetica.
Chi di noi non ha mai sentito parlare di tuning?! Termine di provenienza anglosassone, sta ad indicare il desiderio di modificare o "kittare" un'automobile, uno scooter o una moto.
Considerato, dai più, quasi un sacrilegio nel regno dell'automotive; viene visto come motivo d'orgoglio o addirittura come ragion d'essere (basta visitare la sezione dedicata di questo forum) nel mondo delle due ruote, dove fin dai 50 cc, sia essi scooter o moto, si fa di tutto per rendere unico e personale il proprio mezzo.
Ma quanti impedimenti nel rendere reale ciò che la nostra mente si è prefigurata?! Immani, ma mai troppo grandi da scoraggiare il centauro "smanettone".
Ma è legale tutto questo?
Finora no, almeno di non rifare il collaudo con conseguente aggiornamento della carta di circolazione ("e io pago", cit.). Ma non è così facile come sembra, per far si che la procedura sopra indicata vada a buon fine si deve ottenere un Nulla Osta dalla casa produttrice del veicolo, ma purtroppo, come la quasi totalità dei lettori sapranno, questo è, se non impossibile, almeno molto molto difficile e dispendioso in termini di tempo (e non solo...).
Molti paesi europei si prendono l'onere, con enti appositi, di provvedere loro, senza il coinvolgimento del costruttore, di procurarsi, testare e approvare il "Ben di Dio" che l'offerta dell'aftermarket ci propone.
Finalmente l'Italia ha deciso di accodarsi a questa filosofia con un maxi emendamento al decreto MilleProroghe, che farà felice l'intera comunità motociclistica e non. Infatti è attualmente in fase di revisione l'articolo 78 del CdS relativo agli interventi che necessitano il Nulla Osta del costruttore, così da rendere più semplice e sicuro (nonché più prolifico per lo stato) il tuning.
Di seguito il testo per intero dell'articolo 29 comma bis del decreto:
Nel dettaglio, l’articolo 29 comma 3 bis recita:
“l Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti stabilisce con propri decreti norme specifiche per l’approvazione nazionale dei sistemi, componenti ed entità tecniche, nonché le idonee procedure per la loro installazione quali elementi di sostituzione o di integrazione di parti dei veicoli, su tipi di autovetture e motocicli nuovi o in circolazione. I sistemi, componenti ed entità tecniche, per i quali siano stati emanati i suddetti decreti contenenti le norme specifiche per l’approvazione nazionale degli stessi, sono esentati dalla necessità di ottenere l’eventuale nulla osta della casa costruttrice del veicolo di cui all’articolo 236, secondo comma, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, salvo che sia diversamente disposto nei decreti medesimi”.
In definitiva credo si sia fatto un grande passo verso quello che potremmo definire "il Modello Tedesco".
Ora gioite pure :)