In moto tutto l'anno.
Quanti di voi ?
Probabilmente molti, con pioggia, freddo, nebbia e a volte anche neve.
Questo perché ci si abitua ai vantaggi della moto specie in città e difficilmente si è disposti a rinunciarvi anche quando la bella stagione diventa solo un ricordo.
Così il motociclista affronta stoicamente gelo e intemperie a bordo della sua inseparabile due ruote, invece di provvedere al rimessaggio invernale aspettando i primi disgeli con l’arrivo della primavera come si faceva un tempo, si attrezza per combattere anche le rigide temperature invernali aiutati dalla tecnologia anche applicata a nuovi materiali con capi e accessori sempre più tecnici e intelligenti.
Le mani sono tra le parti del corpo quelle più esposte all’aria e immancabilmente d’inverno al freddo.
Con la velocità la sensazione di freddo si accentua creando non poco disagio se non si è adeguatamente protetti.
Basti pensare che viaggiando a 50km orari con una temperatura esterna di 10 gradi il nostro corpo reagisce con una percezione della temperatura di circa -2 gradi C.
Le soluzioni per alleviare i fastidi del freddo e mantenere le mani efficienti sono molte … e utilizzabili in combinata, ricordando che la sicurezza passa anche attraverso le nostre mani.
Infatti le mani infreddolite tendono a rispondere con minore rapidità ai nostri comandi e se si arriva a una sensazione di intorpidimento vuol dire che la sensibilità è scesa a livelli di allarme favorendo purtroppo l’allungamento dei nostri tempi di reazione.
Questo perché le basse temperature magari accompagnate da una prolungata immobilità ( situazione classica di mani che impugnano il manubrio ), provocano un restringimento periferico dei vasi sanguigni.
Paradossalmente è una reazione di autodifesa che mette in pratica il nostro organismo per controllare in determinate situazioni ambientali la dispersione di calore.
In queste condizioni viene meno l’ utilizzo appropriato delle mani che in situazioni di cianosi intensa vengono colpiti da perdita di sensibilità … inutile dirvi di prevedibili e pericolose conseguenze sulla guida.
Andiamo a vedere quindi nel dettaglio come poter ovviare al problema.
I guanti in moto si usano tutto l’anno offrendo in primis un’adeguata protezione contro gli urti e l’abrasione in caso di caduta, d’inverno, quando le temperature sono più rigide, queste devono essere anche adeguatamente imbottite supportate magari dall’utilizzo di un paio di sottoguanti in seta o in materiale termico.
Qui però bisogna fare attenzione, spessorando non bisognerà scendere sotto la misura del nostro guanto, stringendo troppo andremo a rallentare la circolazione nella mano e nelle dita con un risultato esattamente opposto al desiderato.
Un piccolo consiglio tanto banale quanto disatteso, infilare i guanti senza aspettare che le temperature rigide abbiano il sopravvento sulle nostre mani … dopo è più difficile ripristinare o avvicinarsi alla temperatura ideale.
Nota:
Se durante la marcia sentiamo un'evidente infreddolimento delle mani è inutile e controproducente fare gli eroi.
Bisogna fermarsi e riscaldarle per ripristinarne le regolari funzioni e comunque evitando il passaggio brusco di temperatura dal freddo al caldo.
Entrando magari in Autogrill possiamo essere tentati dal trovare sollievo mettendo le mani su un termosifone o un corpo riscaldante ... da evitare !!
Il riscaldamento deve avvenire in modo graduale pena il rischio che si formi un gelone.
Gli sbalzi improvvisi di calore possono provocare danni alla cute.
Inutile dire che oltre che dannoso per la guida non è opportuno assumere alcool.
Dimentichiamo il romantico cane San Bernardo che ci viene in soccorso con la tipica fiaschetta legata al collo, l’alcool inibisce le normali difese contro il freddo (vasocostrizione periferica). La vasodilatazione determinata dall’ alcool dà solo una effimera sensazione di diffuso calore, ma in realtà accelera l’ipotermia favorendo il congelamento.
L'assunzione di alcol, quindi, non solo non fornisce alcun beneficio reale, ma peggiora l'attenzione nella guida, oltre a ad esporci a sanzioni amministrative e penali.
Il guanto ideale dovrebbe essere :
- Fatto con materiale elasticizzato in quanto dovrà tenersi aderente alla mano.
- Creato con tessuto impermeabile in quanto è bene tenere le mani asciutte quasi più che calde.
- Fornito delle giuste protezioni.
- Con palmo antiscivolo per fornire il giusto “grip” sulle manopole
Nota:
Nella scelta dei guanti invernali, se un modello calza mezzo o un centimetro più lungo sulle dita, pur mantenendosi ben aderente alla mano, valutatelo come utile.
Lo spazio interposto tra le punta delle dita, che ricordiamo essere la parte periferica della mano più colpita, e il guanto crea isolamento.
Come detto l’abbigliamento tecnico ci viene in aiuto con materiali innovativi come il Gore-Tex© o soluzioni intelligenti come i guanti o sottoguanti riscaldati che sfruttano il principio delle resistenze. Questi funzionano grazie all’adozione di opportuni cavetti collegati all’impianto della moto o tramite l’energia fornita da pile Stilo.
Anche le manopole riscaldate possono essere un ottimo investimento per chi usa la moto d’inverno e se anche poche case le propongono come optional è possibile installarne sempre una coppia after-market.
Esistono anche i copri manopola riscaldati in alternativa che si fissano facilmente sulle manopole di serie e altrettanto facilmente si levano in quanto vengono fissate tra loro con il velcro, garantendo gli stessi benefici.
C’è da dire che le manopole riscaldano il palmo delle mani mentre lasciano esposte le dita specie se queste sono opportunamente appoggiate sui comandi di freno e frizione.
Per ulteriormente difenderci dal freddo esistono in commercio i Coprimanopola e i Paramani.
I Coprimanopola si montano direttamente sul manubrio e sono costruiti con una pesante imbottitura interna, mentre esternamente sono in materiale impermeabile. La parte anteriore è ben rinforzata in modo da garantire una buona rigidità contro la forza esercitata dal vento in velocità, affinché questi non interferiscano in alcun modo con i comandi di freno e frizione.
I paramani, inizialmente nati per l’uso fuoristradistico (garantiscono una efficace riparazione delle mani dai sassi e dagli urti accidentali in genere), hanno visto allargarsi successivamente il range di utilizzo in quanto offrono una valida protezione contro l’aria gelida. Molte moto stradali e perfino custom li montano spesso di serie.
Ricordiamoci che anche l’alimentazione può esserci di aiuto per contrastare i fastidi dovuti al freddo.
Ci sono alimenti che più di altri stimolano la circolazione venosa come l’aglio ( con buona pace del nostro alito ) o l’ananas e in generale tutti gli alimenti che contengono zinco e betacarotene, in quanto dilatano i vasi favorendo la circolazione.
Le erbe come lo zenzero, sono un altro potente alleato.
Nota:
Anche i piedi dorrebbero stare al caldo; se con gli scooter sono riparati, in moto sono esposti quanto le mani ed essendo le zone più esterne subiscono in fase di vasocostrizione un minor irroramento, circola minor quantità di sangue contribuendo al raffreddamento generale del corpo e quindi alla perdita dell'attenzione nelle fasi generali della guida.
Ma i piedi rappresentano un argomento che vedremo di trattare in un'altra occasione.
[il presente articolo fa parte del progetto
Ting'Alive]