La motocarrozzetta è un veicolo a 3 ruote, ed è costruita accoppiando meccanicamente una motocicletta ad un sidecar.
Il sidecar consiste di un telaio (che è saldamente fissato al telaio della motocicletta da un lato e sostenuto dalla sua ruota dall'altro) e di una carrozzeria. La carrozzeria fornisce spazio per il sedile di un passeggero e un piccolo baule dietro e spesso è chiusa con un telo impermeabile, a mò di cabriolet. In alcune versioni il sidecar viene usato per trasportare solo merci. Particolarmente agili e adatte a percorrere gli sconnesse viottoli di campagna ed i ripidi sentieri montani, nel secondo dopoguerra erano molto diffuse le motocarrozzette che trasportavano da 4 a 6 bidoni da 20 litri, destinate alla raccolta del latte nelle piccole fattorie.
La terza ruota del sidecar talvolta è motrice, la coppia viene trasmessa tramite un differenziale che può essere disinnestato a leva, molto utile su fondi a bassa aderenza come neve e fango.
Prima degli anni '50 i sidecar erano abbastanza diffusi, fornendo un'alternativa economica all'automobile; in Italia erano applicati per lo più alle Moto Guzzi, in Germania alle BMW. I sidecar trovarono inoltre impiego come mezzi militari e della polizia. Durante la II guerra mondiale, le truppe tedesche usarono molti sidecar su meccanica BMW (R75) e Zündapp.
Nell'Europa Occidentale e sul nostro mercato hanno avuto una certa diffusione modelli prodotti su meccaniche delle C.Z., Jawa (Repubblica Ceca) e Moto Guzzi (Italia).
Alcuni dei pochi produttori motociclistici con versioni di sidecar attualmente in listino sono: IMZ-Ural e Izhmash in Russia, Dnepr in Ucraina e Chang Jiang in Cina (tutti basati sullo stesso motociclo BMW della II guerra mondiale). I sidecar si vedono spesso sulle strade russe e ucraine.
Esistono anche dei sidecar per le corse su pista, che però differiscono molto dai tradizionali sidecar. Il veicolo è estremamente basso e allungato. Il pilota guida praticamente sdraiato sulla moto, mentre il passeggero svolge un ruolo fondamentale nel mantenere l'equilibrio del mezzo in curva, evitandone il ribaltamento. I sidecar corrono ancora anche al Tourist Trophy.
Alcuni consigli di guida:
- In curva il sidecar non piega, per girare bisogna agire sul manubrio come sullauto con il volante.
- Occorre considerare nelle svolte e nelle manovre l’ingombro del carrozzino.
- In curva la stabilità va compresa e gestita, all’inizio è bene andarci piano perché nelle curve a sinistra trovarsi su solo 2 ruote è un attimo.
- La velocità sul sidecar è abbastanza pericolosa, meglio essere cauti.
- In frenata il sidecar tenderà a destra, dato che la ruota del carrozzino è frenata ed è solo a destra: fa un po’ da perno.
- In accelerata il sidecar tende invece a sinistra perché la trazione è solitamente solo sulla moto.