ansetup ha scritto:
Non vorrei andare troppo "OT" ( in realtà lo siamo già.....
) , ma l' aumento della viscosità per cercare maggior "compostezza" può essere una buona soluzione solo in ottica economica .
Scarico l' olio vecchio , immetto il nuovo leggermente più viscoso , spurgo , faccio il livello e chiudo .
La sospensione si avvertirà più "frenata" di idraulica sia in compressione , sia in estensione ( a parità di regolazioni esterne ) , ma anche meno scorrevole e con una tendenza a risentire il variare delle temperature di lavoro maggiore ( la differenza fra il lavoro a freddo e quello a caldo , così come il comportamento in inverno rispetto all' estate , sarà maggiormente avvertibile ) .
La miglior soluzione ( ma anche la più costosa ) è mantenere la viscosità cinematica raccomandata ( o addirittura minore ) , modificandone le componenti preposte ai passaggi dell' olio .
Nessuna perdita di scorrevolezza , comportamento meno incline a subire le variazioni termiche di lavoro , maggior compostezza .
Però capisco quanto sia importante l' aspetto economico .
In passato , per gli stessi motivi , su un' Aprilia Futura 125 con cui gareggiavo nel Trofeo della Montagna , per non spendere in sospensionista arrivai ad utilizzare del Bardhal RMC da miscela , nella forcella .
Quando era ben calda non andava affatto male , ma a freddo era un vero chiodo......
Sono d'accordo con te che la strada corretta è farsi rifare la sospensione, ma a volte piccoli aggiustamenti riesci a farli.
Non parliamo di cose estreme come facevo negli anni 70 che si metteva l'olio motore o in Sport Production dove non potendo per regolamento rifare le forcelle si usava olio idraulico 20 o 30 in base alle esigenze pilota.
Parlo di usare un 10 magari al posto di un 7.5.