de_corsa ha scritto:
al di fuori delle valutazioni di mercato, credo che (ri)proporre una mono sportiva abbia il senso di cercare di riavvicinare il pubblico a quella che può essere considerata l'essenza della moto: un veicolo minimalista concepito, in questo caso, per dare puro piacere di guida.
ma il mercato ha sempre recepito poco le moto "intelligenti", quelle ragionate e bilanciate di progetto per essere dei validi veicoli di trasporto funzionali allo scopo del progetto.
RAZIONALMENTE, non ha nessun senso acquistare ed andare in giro con una supersportiva da 180CV che, tra l'altro, offre un riparo aerodinamico assolutamente insufficiente per le velocità di cui è capace e sospensioni per lo più inadatte alle condizioni della maggioranza delle strade che andranno a percorrere.
eppure il parco circolante italiano è composto per il 70% da (assurde) supersportive che, razionalmente, andrebbero acquistate solo da quella ristretta cerchia di utenti che ne fanno il loro uso elettivo: le competizioni.
così, è la norma vedere questi gioielli tecnologici passare tutta, o quasi, la loro vita parcheggiati e rimirati davanti ad un bar, così come la maggioranza delle enduro acquistate non vedranno mai una strada sterrata.
la realtà è che ciò che condiziona fortemente la scelta di una moto ha, nella maggioranza dei casi, ben poco di razionale e molto di emozionale!
tutte le Case, alla continua ricerca di nicchie e sottonicchie di mercato, propongono ogni tanto veicoli di un genere nuovo: qualche volta il mercato li recepisce come puri esercizi di stile, altre volte nasce un nuovo segmento.
la storia della moto è piena di esempi.
tante hanno avuto l'onore di essere capostipiti di una (nuova) categoria ma la sfortuna di aver anticipato troppo i tempi:
- la Ducati propose le sue Scrambler ben prima della popolarizzazione di questo genere di moto, poi definite "enduro": al loro successo immediato e circoscritto nel tempo non seguì un ulteriore sviluppo (non oltre un prototipo di salone, la Rollah, equipaggiata con un innovativo mono a cinghia dentata, derivato dalla serie Pantah) anche perché il periodo coincise col declino della Ducati Meccanica e la sua privatizzazione;
- la Gilera NordWest è stata la prima supermotard prodotta in serie: per quanto validissima (era equipaggiata perfino di doppio disco anteriore, cosa che ancora non si vede su nessuna moto del genere) fu un clamoroso flop commerciale, in quanto proposta troppo presto, quando ancora in Italia la maggioranza dei motociclisti ignorava il senso di tali realizzazioni;
- la Yamaha TDR (250) anticipò di parecchio, ovvero di troppo, la riscoperta della scrambler prestazionale, se vogliamo anello di congiunzione tra il vecchio concetto di scrambler ed il futuro concetto di supermotard: in Italia ne furono importati e venduti 300 esemplari in tutto, nel corso di tre anni.
ne ho avuta una, per un anno, e la ricordo come una moto estremamente valida, addirittura razionale nella sua unicità.
- le varie 500 bicilindriche proposte per anni e anni dai giapponesi erano moto validissime fin dall'inizio, ma incomprese dal mercato: venivano per lo più considerate un ripiego in vista della possibilità di acquistare una moto "vera" ... fino a ché il traffico sempre più intenso dei centri urbani non le ha fatte riscoprire al pubblico per quello che sono: moto economiche e razionalmente dimensionate per un utilizzo utilitario!
- ecc. ecc.
nella storia dei supermono c'è stato un periodo, alla fine degli anni '80, in cui di queste moto, per lo più a vocazione sportiva, costituirono un'interessante quota di mercato, più interessante di certe "sottonicchie" di oggi: il motivo è che parecchie di loro furono acquistate perché costituivano un ottimo (e sopratutto economico) entry level per l'attività sportiva che all'epoca prevedeva campionati dedicati alla categoria.
se la Mito 500 sarà supportata da un'adeguata promozione potrebbe diventare un interessante fenomeno di mercato: dal punto di vista sportivo potrebbe costituire il punto di partenza per quella categoria che andrà a sostituire la 125 a 2 tempi e sarà presto seguita da realizzazioni simili, proposte da altri costruttori (immagino già come potrebbe essere, ad esempio, una KTM del genere...)
In caso contrario, le riscoperte supermono rimarranno una proposta caduta nell'indifferenza del mercato!
saranno acquistate da un manipolo di nostalgici della bella guida che si daranno appuntamento ogni tanto sui passi appenninici, magari emarginati e derisi dagli altri motociclisti da 100CV e più...
...ma in realtà invidiati dagli stessi per il passo che solo con una moto da 130Kg è possibile tenere!!
un discorso ke nn fa' una piega sn perfettamente d'accordo cn te tutto perfetto.... comunque ragazzi nn guardate solo i cv ke forse puoi dire ke sn pochi ma comunque a parer mio giusti,ma invece guardate la coppia ke sviluppa questa moto e nn mi sembra poca.....