SCHEDA TECNICA
Motore
- Tipo: monocilindrico 2t raffreddato a liquido
- Cilindrata: 125cc
- Alesaggio x corsa: 56 x 50,6 mm
- Rapporto di compressione (a luci chiuse): 7,4:1
- Potenza: 11 kw (15cv), 20kw (28cv) in versione full power
- Avviamento: elettrico
- Aspirazione: valvola lamellare
- Scarico: valvola cts a comando elettronico
- Carburatore: dell'orto phbh 28
- Frizione: multidisco in bagno d'olio
- Cambio: 6 marce
- Trasmissione finale: 14-43
Ciclistica
- Telaio: bitrave con travi estruse e parti in alluminio
- Forcella anteriore: marzocchi a steli rovesciati da 40mm
- Monoammortizzatore: sachs idraulico regolabile nel precarico
- Freni: Brembo serie oro, pinza fissa a 4 pistoncini contrapposti e disco flottante da 320mm
- Pneumatico anteriore: Pirelli diablo 110x70 zr17
- Pneumatico posteriore: Pirelli diablo 150x60 zr 17
- Peso a secco: 129 kg
Impressioni alla guida
La mito monta un motore superquadro da 56x50,6 che nella versione depotenziata a 15cv ha poco brio, una volta entrata la coppia a 7000rpm spinge con regolarità fino a 9500rpm regime al quale mura.
Si sente che il motore è strozzato, già in strada non diverte gran che per la potenza piuttosto scarsa ma si apprezzano i bassi regimi e l'erogazione molto regolare (per quanto possibile su un 2t) dovuta alla valvola parzializzatrice sullo scarico.
Velocità massima indicata sullo strumento di 140 kmh.
In versione ripotenziata a 28cv la spinta è molto forte dai 7500rpm fino agli 11000rpm senza vuoti di potenza, in basso la moto borbotta un po ma niente di rilevante, molto divertente su strada e capace di dare grandi soddisfazioni anche in pista.
La rapportatura finale del cambio (14-43) è molto corta quindi si ha una velocità massima di 160kmh indicati ma la moto prende bene i giri anche spalancando il gas ai bassi in sesta.
Il cambio è molto impreciso, a volte non si riesce nemmeno a trovare la folle, in più si danno spesso sfollate tra la quinta e la sesta.
Una posizione di guida molto sbilanciata in avanti (esageratamente per un 125) e pedane molto alte e arretrate la fanno una moto scomoda, nel percorrere lunghe distanze si affaticano schiena e polsi anche se io la trovo la posizione ideale per sentire bene le sensazioni che trasmette l'avantreno e caricare come si deve l'anteriore in piega.
I freni sono molto potenti, i brembo serie oro assicurano una frenata decisa fin da subito con poco sforzo sulla leva.
Il difetto di questo impianto frenante è che è poco modulabile, con l'uso continuo la leva diventa spugnosa e specialmente nella guida sul bagnato bisogna stare attenti.
Le tubazioni dei freni in gomma inoltre non assicurano la durata della potenza frenante quando il freno si riscalda; dilatandosi eccessivamente per il calore si allunga molto la corsa della leva del freno senza preavviso e se si è tra i tornanti o in mezzo ad un turno in pista è molto pericoloso, consiglio di montare dei tubi in treccia aeronautica che insieme ad un buon olio per uso sportivo eliminano questo effetto.
La taratura delle sospensioni di serie è molto buona per l'utilizzo in pista, infatti forcelle e mono sono molto rigidi e assecondano bene in piega rendendo molto stabile la moto in percorrenza e trasmettendo le giuste sensazioni al pilota, in città però si soffrono le buche e si sentono le imperfezioni dell'asfalto.
La mito ha anche l'ammortizzatore di sterzo di serie, esteticamente a mio parere è bellissimo, ma nella guida non serve molto visto che i 28cv del motore non bastano a creare sbacchettate in uscita di curva.
La moto è molto agile nei cambi di direzione, vanta di una buona tenuta di strada grazie anche alle pirelli diablo di serie, in pista da grandi soddisfazioni permettendo pieghe molto accentuate ma in strada si soffre un assetto generale troppo rigido e una posizione di guida troppo esasperata.
Se siete maggiorenni scordatevi il passeggero che essendo molto alto rispetto al pilota prende molta aria, in più il sellino poco imbottito e le pedane esageratamente alte non lo fanno trovare a proprio agio.
A mio parere la cagiva poteva migliorare ulteriormente questa moto, le finiture non sono male ma alcuni dettagli (come il cavalletto a molla di ritorno o il freno posteriore che si incastra sotto ad un bullone) si potevano eliminare.
La marmitta inoltre nelle buche tocca il forcellone rovinando la vernice.
Nel complesso comunque la reputo un'ottima moto, per di più anche con un'estetica da urlo ispirata alla Ducati 916.
Prezzo di listino: 4961€ chiavi in mano.
Colori disponibili:
Versione 2007
Colori 2006
Rosso
grigio opaco:
Il ripotenziamento è molto semplice: basta togliere un conetto nel collettore di scarico, ricarburare cambiando i getti al carburatore e la moto torna alla sua potenza originaria di 28cv.
Poi se volete piu allungo potete cambiare la corona di serie da 43 denti con una da 40.