il "marchio", o brand, anche se è del tutto immateriale, è di per sè un valore. Per di più economicamente valutabile, lo si iscrive a bilancio, lo si vende in quanto tale...
Una ragione ci sarà.
In genere è dovuto al fatto che un marchio è associato ad alcune caratteristiche tipiche di un certo prodotto: psicologicamente associamo il brand Ferrari ad alte performance, il brand Mercedes (e BMW per le moto) all'affidabilità, il brand Alfa Romeo alla sportività, il marchio Rolls Royce all'esclusività e così via.
Detto questo, una gran parte degli utenti di un marchio si orientano verso un determinato marchio perchè ne vengono suggestionati, più che in virtù delle proprie particolari esigenze, e per lo status che può evocare.
Così, ci ritroviamo decine di utenti (quelli che nel giro definiamo goliardicamente ed affettuosamente "i dentisti", senza nulla voler togliere alla categoria professionale) che, per esempio si orientano verso BMW, non perchè abbiano la reale esigenza di un mezzo razionale ed affidabile, capace di macinare decine di migliaia di chilometri, con la massima tranquillità e magari a scapito di performance assolute: questi signori in realtà tengono la moto per farci 3-4000 chilometri l'anno (orrore!), per fare il giretto al bar la domenica e poi rivendere il mezzo dopo un paio di anni, non appena esce la versione con una livrea nuova appena appena diversa...
A costoro non serve a nulla, in realtà, avere un carro armato tutto di ghisa su due ruote, pagandolo mediamente di più di una moto di pari categoria ma di altre marche.
Costoro, generalmente o comunque spesso, comprano lo stemmino biancoblù e lo status che ne discende.
Stesso discorso per quanti comprano una supersportiva, magari replica di qualche missile da gara, ma che non vedrà mai una pista e le cui pedane resteranno ineluttabilmente intonse.
E poi magari sono quelli che (se non si piantano prima, Dio non voglia, contro qualche TIR) dopo un anno rimettono il bolide sul mercato perchè tanto non sanno come gestirlo... e così via.
Persone così ne esisteranno sempre. La loro numerosità dipende essenzialmente dal grado di maturità e di consapevolezza diffusa...
La cultura della moto è un'altra cosa: io ho comprato BMW per altre ragioni. Al bar non ci vado. La moto me la ciuccio 12 mesi l'anno, con pioggia, vento o neve, e come me, anzi molto peggio di me, centinaia di altre persone.
Dopodichè ognuno trova la sua dimensione. Proporzionale alla dimensione del suo conto in banca...