TommyTheBiker ha scritto:
Si chiama "notiziabilità". Ormai "ci si aspetta" che quando uno va in moto si sfregi alla minima caduta, finché non muore nessuno la cosa non fa notizia.
Balle Tom Non è soltanto notiziabilità, il casco è stato reso obbligatorio nel momento in cui indagini statistiche hanno evidenziato l'incisività critica sui costi della sanità pubblica di tutti quelli che cadendo finivano in coma senza lasciarci le piume. Evidentemente se non siamo arrivati a questo punto per tutto il companatico delle protezioni, significa o che non si verificano tutti questi casi o che le cure non sono così incisive o entrambe le precedenti.
TommyTheBiker ha scritto:
Chiunque ha una moto, in generale, dovrebbe pensare a proteggersi. Pure se è un 125 4T.
Non ho mai detto il contrario, dico che il livello di protezione può essere proporzionato al mezzo e all'uso che se ne fa.
Se a quelli che fanno enduro basta la retina corazzata con una maglietta in tessuto qualsiasi, cosa ovviamente inadatta per chi corre in MotoGP a 320, per chi guida la Vespetta in città possono bastare guanti e scarpe anti-distorsione.
Voler imporre, perché la scelta ce l'hanno tutti, un livello di protezione superiore è terrorismo psicologico.
Fermo restando che mi sembra ovvio che nel più c'è il meno, ma se è per questo come dicevo, chi vuole stare veramente tranquillo lascia perdere la moto e non esce proprio (anche il trittico tuta, airbag e paraschiena non garantiranno mai la piena incolumità).
TommyTheBiker ha scritto:
Questa perdonami ma è una sciocchezza. La statistica e la logica ci dicono che è più probabile fare incidenti su strade note
Parliamo allora di quanto è sciocco correlare la probabilità di un incidente con il livello di severità delle conseguenze dello stesso. Perché che è più probabile fare incidenti in città, sì, è chiaro... più auto, più persone, più probabilità... ma quanti possono poi raccontarlo di essere scivolati in una rotonda perché uno col cellulare gli ha tagliato la strada, rispetto a quello che fa il dritto in curva e finisce giù dal tornante sul passo perché correva troppo e ha preso male la staccata?
TommyTheBiker ha scritto:
Inoltre, questo lo devo dire: se siamo noi stessi motociclisti a fare il discorso "tuta = vuoi correre", legittimiamo gli agenti che la pensano così. E io mi sono veramente rotto di venire fermato ad ogni posto di controllo che incontro sulla mia strada, senza eccezione da ANNI, venendo trattato come un criminale e un pirata della strada a prescindere.
Mettiamoci anche nei panni degli altri Tom, mica saranno tutti zombie... cioè se volessimo provare a legittimare per un istante gli agenti che la pensano così, forse sarà che un minimo di razionalità quegli esseri senzienti ce l'hanno e associare la tuta con le alte prestazioni non è così sbagliato in fondo.
Poi mi puoi dire che non è solo quello e che sbagliano i modi, alcuni di loro (anche sta cosa dell'ACAB ha un po' stufato).
Comunque in sostanza, per stare tranquilli sarebbe meglio che uscissimo di casa tutti quanti con un giubbotto antiproiettile... però non lo facciamo, perché quante sono le probabilità di beccarsi una pallottola nel nostro bel Paese? Quasi nulle, eppure vedete quei poveri ragazzini ad Ardea l'altro giorno.
E quindi usciremo tutti con il giubbotto antiproiettile d'ora in poi, come le guardie? Dubito...