16182066
Inviato: 5 Set 2020 11:17
Oggetto: 7 regioni d'Italia: valichi, laghi, grip e... ciao gomme!
Buongiorno a tutti!
Questo è il terzo anno che faccio le ferie in moto, il primo da passeggera e gli altri due con la mia moto.
Per me è sempre un sogno che si avvera. Sono solo due anni che ho la moto, ma non smetto di capacitarmene. E quest'anno ho realizzato anche quello di girarci un pezzo d'Italia.
Tutto nasce a Modena, poco prima di andare al Labeerinto, birreria che consiglio vivamente, quando, alla richiesta del mio compagno di viaggio: "Dove andiamo in ferie quest'anno?", io rispondo: "Mi piacerebbe il confine nord-orientale, con Slovenia e Croazia."
Fede, alias Frenk_RS_125 mi risponde che preferirebbe restare in Italia, per andare a supportare il nostro paese, vista la situazione creatasi quest'anno. Ammirata accetto. Non pensavo fosse una possibilità, ma la colgo al volo.
Avanti veloce tra la lista dei luoghi e dei passi che sembrano meritare, si deve decidere come approntare la vacanza. Nei primi due viaggi non abbiamo prenotato nulla, prima di partire, e faremo così anche quest'anno, per il semplice motivo che non rimaniamo mai più di un giorno nella stessa zona... anche se quest'anno...
Ma proseguiamo.
Com'era ovvio, la lista è smisurata. Troppe le cose che meritano. Riusciremo a fare tutto?
Arriviamo così alla partenza.
Io, la borsa da mettere sulla sella del passeggero, l'ho preparata da giorni, tranne le cose dell'ultimo minuto. Che, ovviamente, dimenticherò per la metà... Oltre alla mia fidata borsa Givi EA102B con le cinghie nuove Master Lock Link a pagina di Leroymerlin.it e, come si dice di solito, poca spesa, tanta resa,
per praticità decido di tenere in una sacca a parte, il necessario per fare il bagno, quindi telo, scarpe da scoglio e borsetta termica con acqua e all'occorrenza integratori e barrette energetiche.
Prossimo acquisto borsa estendibile da serbatoio... la sacca, fissata sul serbatoio con un ragno, che non "ragnava" più di tanto, alla fine è finita dietro, assieme alla Givi. Pena la lacerazione e la perdita del contenuto...
18 agosto
Si parte allora. Dal percorso si evince come la priorità sia data ai passi del tosco-romagnolo... come il famosissimo passo Valbura... ...vagamente franato:
Nota di colore: le immagini su Street View dimostrano la fattibilità del passo... controllato di nuovo, prima di iniziare il report. Ma, si sa, quando si viaggia, una parte è costituita da imprevisti. Sta a noi e al nostro atteggiamento porre la priorità sul trovare una soluzione e riuscire a trarre insegnamento dall'esperienza.
Dopo aver controllato a piedi che, il dissestamento è tale per cui, bisogna girare le moto e fare un'altra strada, (la stradina che si vede sulla destra, prometteva il primo sterrato della giornata... ),
qui, indossiamo gli anti-pioggia e andiamo a fare il passo delle Forche.
Siamo stati molto fortunati, nonostante la pioggia di oggi e due gocce l'indomani, in 10 giorni solo sole e pure troppo... con picchi di 41° .
La giornata procede senza intoppi, forse con una temperatura un po' rigida. Oltre alla menzione d'onore che leggerete ad ogni fine giornata, ammetto che la strada che porta da Bocca Trabaria ad Urbino, SS73bis, mi ha riempito gli occhi di meraviglia. Forse è lì che sono entrata, senza rendermene conto, e per giorni, nella sensazione di essere in viaggio e di avere la fortuna di essere in posti nuovi e poter riprovare sensazioni di libertà e assenza.
Si arriva a Pesaro. Il programma era: troviamo da dormire, andiamo alla Sfera Grande di Arnaldo Pomodoro, scendiamo in spiaggia, mare e poi ci si prepara per la serata... detta come va detta: una mazza! Solo qui, nel primo giorno di report e giusto perchè non è per niente prolisso e da assestare (ma è il mio primo report, quindi direi che va bene così ), mi gioco la carta imprecazioni che varrà per tutti gli altri 9 giorni a venire: è presto detto, in tantissimi hanno scelto di rimanere in Italia e la ricerca del pernotto sarà un'odissea in alcuni giorni, durerà... ORE! L'emoticon ideale è quella della faccina che sbatte ripetutamente contro il muro e poi, non contenta, prende la rincorsa...
Per fortuna abbiamo ricevuto un invito a cena molto piacevole, che risolve notevolmente la serata e ricarica le pile. Alla fine troviamo da dormire a Misano Adriatico.
La cena è a Cattolica, quindi si opta, ma era già in programma, di fare la panoramica SP44:
Tra Pesaro, la panoramica e Misano, notiamo un caos del '32... non so quante strade e stradine abbiamo dovuto rifare per "l'ottima viabilità"... ; trovato l'hotel, non riusciamo ad avvicinarci alla reception, se non dopo 45 min. Il nostro arrivo crea assembramento di bimbi estasiati dalle moto. Con conseguente salita per "far felice un bimbo" che facce! , non ci facevano più andar via... (inutile dirlo, salita fatta fare dai genitori, noi, ovviamente, non ci siamo permessi, ma abbiamo reso disponibili le moto) nonostante questo e i mille complimenti da, praticamente tutti, è stato divertente. Ci guardavano tutti vagamente allibiti.
Con, una fame assassina, consapevoli che il parcheggio notturno è in un vicoletto a lato dell'hotel e contenti/sfatti per la prima giornata di viaggio, andiamo a mangiare. Pesce, ovviamente per me e pizza per Fede.
Hotel Ariston, Misano Adriatico. Disponibilità e pulizia.
Menzione d'onore per strada e passo del giorno:
- SS73bis;
- Passo Carnevale.
Ultima modifica di nyxfluo il 5 Set 2020 13:50, modificato 1 volta in totale