wkowalski ha scritto:
scusami tibbs, mi sono accorto che non ho risposto alla tua domanda:
proseguendo la metafora stradale: anche il buon padre di famiglia con le gomme nuove può distrarsi e investirmi, e sono la stragrande maggioranza, quindi no, non mi sento particolarmente minacciato da un 10% di pirla che gira con le gomme lisce... e allo stesso modo frequento amici e parenti non vaccinati, e non me ne potrebbe fregare di meno, altrimenti cosa mi sono vaccinato a fare? Sono io semmai che potrei agire da portatore sano e in rarissimi casi farli ammalare gravemente, ma è una loro scelta e la rispetto, per quanto possa sembrarmi assurda.
Ma quindi hai smesso di frequentare i tuoi amici con figli piccoli? Se sul treno/bar/ristorante entra una signora con due bimbi scappi a gambe levate? Girano liberamente 6 milioni di bimbi non vaccinati e non vaccinabili, senza mascherina, ecc.: perchè mediante il green pass non segreghiamo pure loro, che sono notoriamente i superspreader numero uno? E anche i loro genitori, che sono molto più a rischio di contagio, anche se vaccinati? E anche i medici e il personale degli ospedali? E delle scuole?
A me tutto ciò continua a sembrare una follia, poi fate voi... e come vedete dall'ultimo articolo linkato, porta solo a far scaldare inutilmente gli animi.
ciao
WK
Diciamo che, vista la mia età, i figli dei miei amici cominciano ad essere adolescenti e si sono vaccinati tutti, per cui è un falso problema. Non frequentavo bar e luoghi simili, prima della pandemia, così non mi mancano. Se vado in luoghi al chiuso, o anche in luoghi all'aperto molto affollati, metto la mascherina e mi disinfetto le mani. Ho azzerato i viaggi all'estero, ma più per rogne logistiche che altro, mentre al lavoro sono stato caldamente invitato a fare quanto più possibile da remoto (ed ho la fortuna/sfortuna di poterlo fare). I miei amici sono tutti vaccinati: ascoltando le ragioni dei conoscenti che non si vaccinano, di norma mi rendo conto perché rimarranno tali e farò tutto il possibile per non frequentarli; sarò fortunato io, oppure conosco poca gente, ma a parte un collega e mezzo non ho problemi di no vax.
Ho avuto un approccio che ritengo molto pragmatico, al Covid: ho cercato di rispettare le regole, appena possibile mi sono vaccinato, ma non ho mai avuto paura in senso stretto: ho un'età delicata, ma non delicatissima, ai fini della malattia, ma forte delle statistiche mi son sempre detto che ho scarse possibilità di lasciarci la buccia, tuttavia m'è parso il minimo sindacale preoccuparmi per gli altri (per dire, vivo con la suocera settantenne). Questo perché so che nonostante il vaccino potrei a mia volta essere infettato ed infettare (ma gli studi dicono che le probabilità sono quasi a zero), ma se tutti fossimo vaccinati, il rischio si ridurrebbe e di molti. Inoltre mia moglie è farmacista: vero che è stata vaccinata tra i primi, ma di certo lei era la più esposta al contagio; ecco, di loro iniziativa fin da subito cominciarono ad indossare mascherine e guanti, misero protezioni in plexiglass e si misero a produrre gel alcolici (prima per uso interno e poi per vendita) quando la amuchina era introvabile. Non è che hanno smesso di lavorare ed io non l'ho mandata a dormire in soffitta, ma abbiamo cercato di affrontare la situazione con il buonsenso, non di lasciare che le cose si risolvessero da sole.
Il fatto che mi senta in pericolo, così come mi senta in pericolo quando circolo per strada, non è una questione che sconvolge la mia vita: semplicemente sono consapevole dei rischi che corro. Indosso il casco e le protezioni, sono prudente, ma come mi è già capitato, so che lo s*****o di turno può bruciare uno stop e magari darmi pure dell'incosciente perché il motociclista, per antonomasia, è quello che corre. Come vedi, non ho smesso di andare in moto solo perché mi sono rotto il bacino così come non ho smesso di uscire solo perché ci sono al giro i non vaccinati, ma so anche che rappresentano un rischio, per me: me ne faccio una ragione, ma quelli che potrebbero e non lo fanno, mi fanno incazzare.
Quanto ai ragazzi, loro purtroppo non hanno colpe se non si possono (per ora) vaccinare: spesso sono più attenti e responsabili dei loro genitori. Se nel treno entra la signora coi figli (ma nei limiti del possibile evito i mezzi pubblici, per fortuna non ho la necessità di usarne), tengo la mascherina anche se sono vaccinato e mi auspicherei lo facessero anche loro.
D'altra parte, sempre usando la metafora motociclistica, che ne pensi di quelli che non indossano il casco? Non ti fanno arrabbiare, anche solo per il fatto che dovrai contribuire anche tu a pagargli le spese mediche in caso d'incidente? E dire che andare in giro senza casco non è contagioso... anche se porta all'emulazione, dopotutto.