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2019 Jump To...Colombia ed Ecuador
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16110776 Inviato: 3 Ott 2019 21:47
 

30-08-19
Ieri sera ci ho pensato per bene e decido di eliminare uno degli eventuali punti stabiliti prima della partenza. Avevo segnato Cuenca, ma alla fine sarei andato a vedere un’altra città più o meno simile a Ipiales oppure come Vigan nelle Filippine. Stile coloniale, tutto ridipinto, bar locali shops: va benissimo, ma preferisco risparmiare dei giorni per la riserva di Cuyabeno, l’ingresso nell’Amazzonia dell’Ecuador. Tutte le escursioni partono da Lago Agrio ( o anche detta Nueva Loja): in barca si raggiungono i vari lodge che sorgono lungo le rive del rio Cuyabeno. Si tratta di un’area particolare che presenta almeno 8 diversi ecosistemi, con un’alternanza di laghi, fiumi e insenature periodicamente inondate: casa abbastanza rara, vista la vicinanza ai piedi delle Ande. Nel 1991 ero stato per 2 giorni in una riserva del Venezuela Hato El Piñero, che però non è nella zona amazzonica. Il minimo che si può organizzare a Cuyabeno è una escursione di 3 giorni/2 notti. Come per Isla La Plata, prezzo fisso in tutti i lodge: 250$ se pagate cash. Io non avevo la certezza dell’arrivo (foratura, caduta, grippata ecc…) quindi non potevo prenotare. Alla fine non mi restava altro da fare che raggiungere Lago Agrio e vedere come funzionava l’acquisto di questo tour. Erano comunque più di 800 km scegliendo un percorso che non mi obbligasse a ripassare per Quito. Insomma no a Cuenca.



Vabbè dai Pericolo di Neblina



Attraversando un paese, mi trovo davanti un corteo, sento della musica: ancora elezioni ! C’è solo la via principale, con pazienza passo avanti e alla fine vedo in realtà di cosa si tratta



Link a pagina di Youtube.com

Vita da spiaggia sulle rive del fiume









Sosta al Comedor per il pranzo







Poi la sosta per i pulman lì a due passi è troppo invitante



Proseguendo vedo delle persone intente alla raccolta del riso





Con loro c’è anche il compratore del riso: sono 30$ per ogni sacco che pesa 200 kg



Nella zona di fronte viene coltivata la soia



Si inizia a salire





Dopo che ho scattato la foto il proprietario dell’animale mi chiama con un cenno e poi mi chiede di aiutarlo a fissare il carico all’animale







Salendo Il tempo diventa splendido





Qui sono a San Josè De Chimbo, circa 2.400 mt.



Il vulcano Chimborazo che super i 6.000 mt




Nei paraggi di San Pedro de Guanujo si va oltre i 3.000 mt: sempre soleggiato, ma si rende necessaria una sosta. Sono già oltre le 3 del pomeriggio e quando il vero freddo arriva col calare del sole è meglio farsi trovare già bardati



Toh chi si rivede ( dopo le Ande nel 2014)





Ho altri 120 km per arrivare ad Ambato: lungo la strada non c’è poi molta scelta per fermarsi a dormire, a meno di non fare delle deviazioni in paesini un poco fuori dalla strada principale o di optare per qualche raro hotel economicamente pericoloso. Con calma quando cala la luce, a distanza di sicurezza, mi tengo davanti un camion o un bus e arrivo a tarda sera ad Ambato.
Come si trova da dormire a colpo sicuro ? Si chiede del Terminal. Ci arrivo e l’Hostal Conquistador (7 $) fa al caso mio. Per portare la moto nel parcheggio interno, aspetto che la signora dall’ingresso abbia finito di spostare tutte le sue verdure



Veloce registrazione alla reception



Le telecamere sorvegliano il parcheggio che più interno non potrebbe essere



Appoggio tutto



Doccia ed esco per raggiungere a piedi una piazzetta dove avevo visto delle bancarelle: con lo Street Food non sbagli mai



 
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16110829 Inviato: 4 Ott 2019 0:00
 

Condivido le scelte del cibo, alla fine ovunque sono andato ho sempre voluto assaggiare le cose del posto.
Attendo l'Amazzonia...... 0509_up.gif 0509_up.gif
 
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16110850 Inviato: 4 Ott 2019 7:51
 

momi20 ha scritto:
Dopo che ho scattato la foto il proprietario dell’animale mi chiama con un cenno e poi mi chiede di aiutarlo a fissare il carico all’animale

ah ah! per fortuna non hai fotografato un camion, altrimenti eri ancora lì a caricarlo icon_wink.gif
 
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16111087 Inviato: 4 Ott 2019 22:35
 

31-08-19

Ho provato a telefonare ad alcuni numeri di agenzie o lodge, ma niente da fare, non rispondono. Alla fine vedrò se sarà possibile organizzare il tutto in loco. Confido nella bassa stagione. Per giungere al punto di partenza delle varie escursioni per la riserva Cuyabenosi trovano spesso nominati Lago Agrio e Nueva Loja. Il fatto è che Lago Agrio è un cantone dell’Ecuador. Dopo le province, il cantone è la divisione del territorio di 2° livello. Il capoluogo del cantone Lago Agrio è la città di Nueva Loja, poco più di 35.000 abitanti. Un’operatore ritengo valga l’altro, come per Isla La Plata: ho cercato ulteriormente sul web e 3 giorni/2 notti ha sempre il costo di 250 $.





Finalmente un bar come si deve





Spesso ho sentito che parecchie persone pensano a queste baracchine come a degli abusivi. La signora paga regolarmente la tassa comunale per occupazione del suolo, igene, controlli di sicurezza ecc… Si lamenta che sono davvero troppe
Verso fine mattinata mi trovo a fiancheggiare un canyon, con una bella pista ciclabile a fianco. Rimango sulla strada





Più o meno i tunnel sono illuminati









Carne a km 0



In questa città mi colpisce questa gente seduta davanti a quella che mi sembra una farmacia: in realtà è l’inaugurazione di un presidio medico, con annesso servizio di farmacia








A parte alcune nubi, il tempo è ottimo: niente caldo o freddo , ma temperatura ideale



Infatti me la sono tirata



Link a pagina di Youtu.be

Link a pagina di Youtu.be

Però davvero non mi posso lamentare: poco più di mezz’ora e smette






Alla fine arrivo a Nueva Leja verso le 19.00. Mi dirigo verso il centro, poi ad una tassista chiedo come si può fare per andare alla riserva Cuyabeno. Mi dice di andare all’hotel
D’ Mario. Quando arrivo parlo con la ragazza della reception (che non parla inglese): riesco a farmi capire e lei telefona ad una agenzia che il mattino dopo verrà a prelevare un gruppo di turisti. Se mi voglio aggregare c’è posto nel gruppo da 3 giorni/2 notti al prezzo di 250$. Lascio il mio nome e la ragazza mi dice di venire dall’hotel al mattino alle 8,45. In meno di mezz’ora ho organizzato il mio tour amazzonico.
Questo hotel è un posto con tutto Hoteldmario.com , c’è anche la pizzeria, oltre ad idromassaggio, palestra piscina ecc
Una cameretta semplice parte dai 20$ a notte. Sono andato a 140 mt ( Google Maps) all’hostal La Cabana: su internet lo indicano pomposamente come Hotel. Qui sono 8 $ a notte e il proprietario per 5 $ mi tiene in custodia la moto nel parcheggio interno mentre sono alla riserva. Per raggiungere i vari lodge c’è un trasferimento in pulman di un paio di ore, più altre 2 ore in barca a motore.
Sono alla stanza 301, con televisione e vista sul parcheggio interno



 
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16111220 Inviato: 5 Ott 2019 21:52
 

01/09/19
Lascio la moto nel parcheggio dell’Hostal La Cabana



Poi raggiungo l’Hotel D’Mario: qui una guida sta già raccogliendo le quote di partecipazione ai vari tour. Imparo che mi unirò ad un gruppo gestito da un tour operator diverso da quello con cui ho parlato ieri sera. Fa lo stesso, programma e prezzo sono identici: 3 giorni/ 2 notti e 250$ che pago in cash.
Saliamo su un pulman e ne avremo per 2 ore di strada. Conosco un ragazzo francese di 23 anni: ha terminato un dottorato all’università di Quito sul riconoscimento facciale e usa gli ultimi giorni per svagarsi.



Arriviamo al punto d’imbarco, da dove una lancia ci porterà al lodge Guacamayo: le insegne dei servizi igenici sono davvero originali









Link a pagina di Youtube.com

Primo avvistamento



Il pranzo (siamo arrivati verso l’una) è di livello







Questo lodge ha la particolarità di una torretta molto alta per l’avvistamento dei volatili









Questo ragazzo israeliano ha un’attrezzatura per le foto ravvicinate davvero impressionante: si dedica agli insetti





Verso le 16,00 partiamo per la prima delle attività: l’escursione notturna





Spostarsi lungo il fiume è veramente una bellissima esperienza







Arriviamo ad una laguna verso sera: oltre allo spettacolo del tramono è possibile fare il bagno: i predatori (es. caimani e pirana9 sono sempre ai bordi delle rive







Infine sbarchiamo ed in fila indiana iniziamo la nostra passeggiata notturna nella giungla: sarà un continuo frugare nella notte alla ricerca dei piccoli abitanti. Lo ammetto: la parte di esploratore dell’ignoto che è in me è rimasta molto gratificata





















Rientriamo e dopo cena mi gusto il concerto della foresta amazzonica prima di andare a dormire.
 
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16111332 Inviato: 6 Ott 2019 17:10
 

02/09/19

Al mattino alle 9 siamo già sulla lancia. Stamattina abbiamo in programma un trekking di circa 3 ore





Sbarchiamo







In una mattinata si attraversano vari biosistemi





Per questo trekking vi vengono forniti gli stivali di plastica: indispensabili

Link a pagina di Youtube.com











Rientriamo per il pranzo e poi verso le 16,00 (la siesta è un punto fermo nella programmazione delle varie attività) usciamo nuovamente. Il gruppo si divederà in 2, dato che alcuni dovranno fare la passeggiata notturna, mentre il mio tenterà di avvistare il caimano al calare del buio.
Prima, tutti insieme, ci dirigiamo verso dei canali dove si dovrebbe riuscire vedere il pirana.







Questa è la tecnica. Si attacca all’amo un pezzo di carne fresca all’amo legato ad un bastone. Poi con la punta si agita l’acqua, per simulare il movimento di un essere vivente e quindi si lascia penzolare l’esca in acqua.



Dopo vari tentativi, la guida riesce a pescarne uno









La pesca del pirana è vietata: si chiude un’occhio sugli esemplari pescati per mostrarli ai turisti. Del resto dopo l’animale bisogna mangiarlo: la ferita dell’amo gli rovina le mascelle e quindi non riuscirebbe più a cacciare.

Link a pagina di Youtube.com

a sera ci siamo divisi, ma i nostri tentativi di avvistare il caimano non hanno successo. Si naviga vicini alla riva, illuminandola con le torce, in modo da cogliere il riflesso che la luce farebbe sugli occhi dell’animale







Più tardi ci riuniamo all’altro gruppo che ha terminato l’escursione notturna







 
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16111456 Inviato: 7 Ott 2019 8:30
 

Che dire... Bello, bello, veramente bello... icon_biggrin.gif
 
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16111994 Inviato: 8 Ott 2019 21:29
 

03-09-19

Alla mattina verso le 6.00 mi reco sulla torre d’osservazione dove ci aspetta la guida





Dopo colazione inizia il rientro, e riusciamo a vedere qualcosa durante questo trasferimento in canoa





Un “piccolo” di anaconda





Come all’andata sono circa 4 ore. All’hostal riprendo la moto e decido di partire immediatamente per attraversare la frontiera al Puente Internacional sul Rio San Miguel.





Lo passo e poi mi rendo conto che non ho effettuato alcun controllo: nessuno mi ha fermato né ho visto alcuna barriera o stop. Torno indietro e chiedo dove siano immigracion e aduana: nello stesso edificio. Per l’imigrazione è un’attimo. Alla dogana il poliziotto esamina i documenti della moto e mi dice che c’è un problema. Gli spiego del noleggio, mostro il contratto e la mia patente: ok, è tutto in regola, però il permesso di uscire dalla Colombia e girare con la moto in Ecuador scadeva il 31 agosto …come è scritto sul documento. L’agenzia non ne ha tenuto conto e comunque non mi avevano parlato di un limite di tempo. Fortunatamente sono appoggiato al bancone. Gli chiedo se possimao sentire un suo superiore. Arriva un ufficiale, ricontrolla e poi conferma il tutto. Chiedo cosa dovrei mai fare: semplice mi risponde. Torno in Colombia, mi faccio inviare dall’agenzia un nuovo documento come quello (anche via mail) poi vado da un’avvocato colombiano, lo faccio autenticare e ritorno. Un’avvocato dico io: e dove lo trovo ? Mi risponde che nel primo paese in Colomba, la Hormiga, trovo avvocato e notaio. Gli dico che ho il volo di ritorno e che non posso perdere dei giorni. Mi chiede di che paese sono: Italia gli rispondo. E in questi momenti, davvero ringrazio il cielo delle nostre eccellenze universalmente conosciute


Già perche l’ufficiale mi dice: “ Ahh el pais de Cicciolina !” . Sembra che abbiamo rotto il ghiaccio. Provo a spigargli che lasciare qui la moto, prendere un bus, sistemare i documenti e poi tornare, mi mette in difficoltà col volo.
Mi sorride e mi dice” Ma no la moto la può prendere, una volta che ha sistemato i documenti poi torni qui” e sorride.
Ok mi sta dicendo di uscire illegalmente dall’Ecuador con la moto, tornare in Colombia e poi si vedrà con l’agenzia. Dopo un secondo lo ringrazio, esco prendo la moto e attraverso il confine. 20 metri dopo sono già tranquillo: sono in Colombia con una moto immatricolata in Colombia e regolarmente registrata e noleggiata. Spiegherò all’agenzia di sistemare le carte nel caso di un nuovo noleggio di questa moto per andare in Ecuador: improbabile, da quando hanno aperto sono stato il primo a fare una richiesta del genere.

Sosta per la pioggia con spuntino





Verso sera arrivo a Santa Ana di Puerto Asis nel dipartimento di Putumayo…lo trovate con Google Maps: non è mappato ma con Street View il mio hotel si vede: Residencia Los Amigos, 6$ con bagno privato e sala tv con vista sulla via principale, che in pratica è l’unica.







Che vista





Per cena, all’incrocio principale c’è solamente l’imbarazzo della scelta





Rientro e vedo che la reception ha provveduto a lasciarmi la porta aperta

 
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16112277 Inviato: 9 Ott 2019 22:07
 

04-09-19

Ora il mio prossimo punto è arrivare a Tierradentro: vi spiegherò poi di cosa si tratta. Partenza quindi che ha come punto di arrivo fin dove lo permetterà la luce del giorno. Devo dire che Google Maps non è poi molto incoraggiante per dirigersi verso Tierradentro.
Per circa 352 km da oltre 9 ore di tempo di percorrenza, quindi strade non proprio perfette.
Si alternano spesso tratti sterrati ad asfaltati, oltre a trovarmi parecchie volte sotto la pioggia. Comunque, sino ad ora, non posso proprio lamentarmi del tempo.





Es. sosta pioggia



Beh a Puerto Umbria devo scattare qualche foto













Rifornimento




Pranzo: stavolta in un ristorante







Tanto per non perdere l’abitudine, sbaglio 2 volte la direzione…con in mezzo un senso alternato per lavori lungo 7 km. La terza volta che passo gli addetti alla segnalazione mi salutano. Alla fine mi fermo a Garzon. Chiedo a un tassista se conosce un hostal economico e mi dice che lì vicino ce n’è uno da 12 $: gli chiedo se non ce n’è uno da 7$. Uno solo ma esiste: il Residencial Garzon La4. Sarà una catena locale tipo Sheraton.



Parcheggio interno



Vista sul centro città



Camera con bagno…o viceversa dato che i servizi non hanno la porta



Esco per mangiare qualcosa, qualche negozio è ancora aperto, entro in chiesa per la messa





Link a pagina di Youtube.com

In un campo sportivo poco lontano, tanto per cambiare, lezione serale di aerobica



Link a pagina di Youtube.com
 
16112280
16112280 Inviato: 9 Ott 2019 22:16
 

Seguo sempre con attenzione, e rinnovo i complimenti!!!
 
16112582
16112582 Inviato: 10 Ott 2019 23:22
 

pazuto ha scritto:
Seguo sempre con attenzione, e rinnovo i complimenti!!!


Grazie, allora continuo

05-09-19
Il tratto fino a Inza, dove si trova il parco di Tierradentro non è molto lungo. Solamente è un continuo alternarsi di tratti asfaltati e sterrati inframezzati spesso da lavori in corso.















Un caffè ed un paio di paste



Dopo mezza giornata, finalmente una indicazione della mia destinazione



Quando arrivo ci penso e decido di fermarmi a dormire qui a Inza: è poco più di mezzogiorno ed ho tutto il tempo di visitare il parco. Su internet avevo visto un’hostal: lo trovo subito ed è perfetto. A meno di 200 mt dall’ingresso del parco archeologico a 20.000 COP (5,23 €) per una camera con bagno esterno. Sono l’unico ospite



Parcheggio interno coperto







Faccio un poco di bucato



Verso le 14.00 entro nel parco di Tierradentro. Patrimonio dell’Unesco dal 1995, il suo stesso nome ci indica il legame delle cose ultime, da venerare nel grembo della terra. Si visitano delle tombe decorate con linee principalmente rosse e nere. Esiste una somiglianza fra le decorazioni delle abitazioni della zona e quelle delle tombe, che indicano una concezione religiosa che sottolineava la continuità fra vita e morte. Le tombe vennero scavate tra il VI e X secolo.
















Poi mi sono spostato in un’altra zona del parco archeologico









Dopo, con la moto, mi sono recato nel paesino a 2 km da Inza dove è situata un’altra zona del parco archeologico





Beh, un pezzetto dell’Isola di Pasqua







Data la mia incapacità di copiare le foto sul tablet e quindi fare una copia sull’USB, torno al paesino dove avevo notato un’internet point con tanto di spuntineria annessa





Alla sera la signora dell’hostal mi offre questa portata locale

 
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16112879 Inviato: 12 Ott 2019 18:14
 

06-09-19
per Bogotà mancano circa 470 km, devo vedere come si mette per strada, inutile stare a fare dei calcoli. Dove si arriva si arriva.
I ragazzi dell'agenzia mi avevano scritto di andare a vedere La Piramide: nulla a che vedere con quelle egiziane. Si tratta di un promontorio a forma di piramide, non costruito dall'uomo, al cui interno sono però stati ricavati dei tunnel. Uso e data di realizzazione sono incerti. Io sono arrivato ad un punto in cui però bisognava lasciare la moto e avendo dietro i bagagli ho preferito saltare e dedicare tutta la giornata all'avvicinamento a Bogotà. vi lascio comunque qualche foto trovata in rete







Per forza di cose devo passare da Neiva, ma decido di farlo seguendo la ruta 43 invece della 24: niente d che, ma spesso le strade secondarie si rivelano più interessanti.























per il pranzo mi ispirano le bancarelle fuori dal mercato







talvolta si fanno degli incontri interessanti nei parchi cittadini



panchine super per il pisolino


ma guarda un pà





soste,sterrati e traffico non mancano per tutto il percorso



verso sera sono a 140 km da Bogotà, è buio, ma la strada asfaltata è a doppia corsia per senso di marcia. Non è prudente guidare di notte, ma adesso è come essere in autostrada. Tiro dritto e arrivo alla periferia di Bogotà verso le 20.00. Velocemente cerco un'ostello e data la distanza e il prezzo scelgo il Colibrì: 5,20 euro/notte. In 10 minuti sono in zona, ma ci metto oltre 40 minuti a trovarlo: ci avrò girato attorno venti volte. L'ingresso è un lungo corridoio stretto coi muri dipinti a murales.





sistemo la roba in camera, la moto è proprio davanti all'ingresso e quindi esco a fare due passi. Senza saperlo ho prenotato nella zona La Candelaria, il cuore pulsante di Bogotà. Ci sono importanti monumenti, quali la Cattedrale e un'infintà di locali: perfetto e consigliato.









 
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16112983 Inviato: 13 Ott 2019 10:07
 

Davvero bello, come al solito dei tuoi viaggi! icon_smile.gif
Aspetto il resto della storia! icon_biggrin.gif

P.S. i video della chiesa e della lezione di aerobica, non sono visibili, perchè privati 0510_confused.gif
 
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16112998 Inviato: 13 Ott 2019 12:31
 

ziomunch ha scritto:
Davvero bello, come al solito dei tuoi viaggi! icon_smile.gif
Aspetto il resto della storia! icon_biggrin.gif

P.S. i video della chiesa e della lezione di aerobica, non sono visibili, perchè privati 0510_confused.gif

Avevo caricato 5 video: dopo mi è scomparsa la pagina di caricamento e se faccio ora l'accesso al mio canale you tube non li vedo nemmeno io.
Di solito appare la schermata che indica il fine caricamento, scelgo l'icona e decido le proprietà del video, cosa che non mi è stata possibile. Se poi provo a ricaricarli, non me li accetta.
 
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16113032 Inviato: 13 Ott 2019 17:27
 

Non saprei aiutarti, con youtube ho poco a che fare 0510_confused.gif
 
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16113457 Inviato: 14 Ott 2019 23:03
 

07-09-19
Giornata piena dedicata a Bogotà: che cavoli mica sempre si deve stare in sella. Dato che il tempo tiene decido di impiegare la mattinata per andare al santuario di El Senor Caido (Cristo Caduto) , che si trova in cima al monte Monserrate. Bisogna arrivare a 3.152 mt , partendo da circa 2600. Dal mio ostello (vicinissimo all’inizio della gradinata) sono circa 3,5 km. La costruzione della prima cappella risale al 1640 e la principale attrazione è la statua del Senor Caido, risalente al 1656. Lo scultore Pedro de Lugo la realizzò con pezzi di legno e ferro, usando capelli umani e vere ciglia per gli occhi.
Non ho scattato la foto dentro alla chiesa e quindi vi lascio questa presa dalla rete



La partenza è vicinissima al mio ostello: nella piazza di fronte si stanno radunando tutti i gruppi di Free Walking





La scalinata viene fatta in tutti i modi possibili: chi va piano e si ferma(come me) col cane, di corsa, all’indietro ecc…





Arrivato









La vista di Bogotà, davvero merita la scarpinata











Per l’ora di pranzo sono tornato giù



Ora spendo un poco di righe e foto (anche filmato) sull’Ostello Colibrì. Si tratta di un posto perfettamente in sintonia con la città. Diciamo che per la Street Photograpy (https://it.wikipedia.org/wiki/Street_photography) cioè quelle foto che riprendono i soggetti in situazioni reali e spontanee in luoghi pubblici, Bogotà è un piccolo paradiso. L’ostello Colibrì è un’angolo di questo paradiso.
L’ingresso è un corridoio tutto dipinto con murales

Link a pagina di Youtube.com




Ho anche incontrato 2 artisti che stavano lavorando a un dipinto











Gentilissima la direzione che mi ha concesso di lasciare la moto proprio fuori dell’ingresso dell’ostello: oltre al custode sull’esterno ci sono le telecamere a circuito chiuso



L’ostello ,all’interno, non è da meno del corridoio d’ingresso





Un riso veloce e sono pronto per il mio pomeriggio di walking tour



Avendo poche ore rimango sul classico tour della Candelaria



Incamminandomi verso la Plaza Bolivar mi fermo al museo dedicato a Fernando Botero, pittore ,scultore e disegnatore colombiano
















Plaza Bolivar è vicinissima al museo













Graditissima sorpresa: concerto per organo. Questo strumento risale al 1890 e nel 2016 è stato restaurato con una spesa superiore ai 600.000 euro.






Perdonate la qualità dell’audio..magari anche del video

Link a pagina di Youtube.com





Un poco oltre la metà pomeriggio posso iniziare il mio personale Tour dei Graffiti di Bogotà: i più famosi e fotografati li trovate partendo da Plazoleta Chorro de Quevedo.




La piazzetta è caratterizzata da una fontana dove si dice che nel 1538 Gonzal Jmenez si fermò per abbeverare i cavalli e decise di fondare la città di Bogotà. L’atmosfera diciamo un poco bohemien è confermata dalla presenza di bar caratteristici e artisti di strada.













Link a pagina di Youtu.be







Qui sono un poco fuori dai percorsi classici dei graffiti più famosi (neanche 1 km)









Ho chiesto se potevo scattargli una foto: mi hanno risposto di si, ma solo se mi mettevo in mezzo a loro



Qui sono ritornato nella zona della piazzetta









Questo è probabilmente uno dei più famosi

















A pochi km (meno di 5 km) si trova un’altra zona interessante per i murales: la Carrera 26. Io non ci sono stato perché ormai ero fuori dalla mattina, ma anche qui potrete trovare degli scatti interessanti…lasciate perdere tutti gli avvisi di fare attenzione ai “pericoli” di Bogotà, rapine e quant’altro. Il web ha ingigantito la possibilità di mostrarsi come degli intrepidi Indiana Jones, quindi normali cautele: perché se siete al mare in Italia, quando andate a fare il bagno lasciate il portafoglio dall’ombrellone ?
Questo (preso da internet) uno dei murales più celebri della Carrera 26



Come vi dicevo sono rientrato in ostello per poter pianificare la serata: del resto è sabato. Il web mi viene in aiuto. Di solito digito il connubio Nome della Città + Punk e vedo cosa salta fuori. Per Bogotà pochino: alla fine l’unica scelta possibile è il Bar Asilo. Chiedo in ostello se sanno qualcosa di questo posto, ma non lo conoscono. Mi dice però che se esco, magari di evitare di andare verso il barrio El Chapinero: infatti il Bar Asilo è proprio nella parte sud.
Ceno prima di uscire: devo pur finire il formaggio comprato 3 giorni prima



Sono fortunato, stasera al Bar Asilo c’è un evento speciale con un DJ Set di Reggae-Punk: biglietto d’ingresso 10.000 COP = 2,64 €







Vendono anche la birra artigianale: mi faccio consigliare e prendo la Datura



Link a pagina di Youtube.com



I DJ suonano dei vinili e talvolta capita che “saltino”. Improvvisamente un tuffo al cuore: mi rendo conto di quanto sono vecchio ! La pista si scatena e anche dai tavolini si alzano per ballare


Link a pagina di Youtube.com

già la serata è Reggae + Punk: California Uber Alles dei Dead Kennedys, canta Jello Biafra. I ragazzi evidentemente la conoscono, ma temo di essere l’unico del locale che nel 1979 comprò l’album. Era troppo presto anche per i DJ di stasera: sono sulla quarantina. Controllo i battiti del polso e insomma capisco che non dovrei rischiare lo “schioppone”.
Poi arriva in sequela tutta un’altra serie di mazzate . Vado a caso
Cock Sparrier: “I’ve Got Your Number”

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Sham 69 : “If The Kids Are United”

Link a pagina di Youtube.com

Stiff Little Fingers :”Alternative Ulster” album che scardinò per primo il Sistema delle major discografiche: ai tempi fu l’equivalente di Napster

Link a pagina di Youtube.com

Clash : “London Calling”

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Alla fine esco che sono le 2.30. Mentre rientro vedo un murales



Poi noto una fila di taxi in una laterale: andiamo a vedere. La fila è decisamente lunga, col traffico a passo d’uomo: sarà una zona di locali. Ad un’incrocio mi fermo per fare il punto della situazione: deve essere uno dei punti top della città. Il traffico è praticamente bloccato, pieno zeppo di taxi gialli.
Una fila di ragazze in mini mini gonna mi lascia pochi dubbi. Chiedo ad un negoziante che zona sia: sono alla Calle 23, incrocio con la Carrera 16. Una zona di “Tolerancia”. La prostituzione è illegale in Colombia, ma nelle zone di “Tolerancia” si chiude un’occhio. Ci sono anche i poliziotti ( e parcheggio la moto proprio da loro) : sorvegliano che non sorgano problemi, ma le varie attività legate alle zone a luci rosse si svolgono senza intoppi. Poco distante infatti stanno giocando a dadi. Sono in quattro giocatori: ognuno lancia e il numero più alto vince. In caso di parità si mette nuovamente la puntata e si tira per vincere il piatto accumulato





 
16113461
16113461 Inviato: 15 Ott 2019 0:21
 

Che musica!!! Le conosco tutte, mi ricordano il mitico Rolling Stones di Milano!!! Che purtroppo non esiste più.
Bogotà stupenda, messa tra le mie prossime mete 0509_up.gif
 
16114337
16114337 Inviato: 17 Ott 2019 22:29
 

pazuto ha scritto:
Che musica!!! Le conosco tutte, mi ricordano il mitico Rolling Stones di Milano!!! Che purtroppo non esiste più.
Bogotà stupenda, messa tra le mie prossime mete 0509_up.gif


Off Topic: omaggio doveroso

 
16114338
16114338 Inviato: 17 Ott 2019 22:29
 

08-09-19

E si parte per vedere l’ennesima città in stile coloniale, anche questa patrimonio dell’Unesco. Stavolta però c’è una caratteristica che mi ha incuriosito: a Villa De Leyva c’è una delle più grandi piazze del Sud America: 120 metri per lato.



A Villa De Leyva è stata ambientata la telenovela colombiana Zorro,la spada y la rosa



Dovrei arrivare con comodo ed avere il tempo di visitare la città: ultimi scatti all’hostal Colibrì, davvero meraviglioso











Pronti via



Uno stadio, la polizia, i cori: si sta arrivando al calcio d’inizio: campionato di serie B



Mi incuriosice però il raggruppamento dei pulcini: partite tirate e tifo scatenato ma correto dei genitori.



Finiti gli incontri sono già pronte le foto ricordo che i genitori ovviamente comprano








Con un poco di fantasia si riesce a costruire un appoggio per la macchina fotografica













Arrivo nel primo pomeriggio a Villa De Leyva situata nella Valle de la Boyaca, sulla cordigliera Andina orientale.

Ho prenotato (anche se non ce n’era bisogno) al Family Host Colombia, 4€/notte.



Sistemati i bagagli e docciato sono uscito per gironzolare il posto. Prima tappa la Plaza Mayor: il contrasto fra la vastità della piazza e la piccola fontana centrale è davvero interessante. Su un lato la chiesa e su due lati il porticato.













Sempre presente il vento e questo favorisce l’hobby degli aquiloni










Ovviamente i negozi disouvenir, bar, caffè, ristoranti ,pizzerie, hamburgher e tutto ciò che vi viene in mente non mancano





Comunque anche il resto della città è davvero godibile per una passeggiata





Devo anche fare un poco di spesa: stasera mi servono anche nachos e formaggio: prima partita di regular season NFL fra New York Giants e Dallas Cowboys
Vicino al mio ostello ci sono dei negozi “normali”, come prezzi intendo. Siamo dal Bus Terminal









In ostello penso all’itinerario di domani. Non ho poi più nulla di particolare da vedere. Quindi metto la mappa satellitare di Google Maps e studio un’itinerario che mi permetta di percorrere qualche strada secondaria in mezzo alle montagne: poi lo spiegherò meglio, ma alla fine, per me, risulterà un piccolo gioiellino il tratto indicato in rosso nella mappa.

WIFI perfetto e il mio abbonamento NFL GAME PASS funziona anche se sono fuori dall’Italia, a differenza dello scorso anno in Africa…porca miseria, non mi serve a granchè: i Cowboys battono i miei Giants per 35 a 17 !

 
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16114761 Inviato: 19 Ott 2019 19:32
 

09/09/19
Oggi è una di quelle giornate, che probabilmente possiamo programmare e trovarci divertimento, solo noi appassionati delle 2 ruote. Non ci sono monumenti, musei o luoghi storici in programma, ma solamente dei chilometri lungo un percorso. Ognuno ha i suoi gusti e metodi per programmarseli. Io ho semplicemente guardato su Google Maps, usando la mappa satellitare. Ho definito un percorso che passi attraverso la catena andina, per stradelli secondari.
Questo in dettaglio il percorso. D Villa De Leyva mi sono diretto verso Tunja, poi Belen e da qui è iniziato il percorso sterrato. 70 bellissimi chilometri. Come riferimento vi posso dare il paesino di Encino. Se ingrandite con Google Maps, avrete l'impressione che esista un'unica strada. Non è così, ci sono tantissime diramazioni. Io quindi vedevo il percorso sul cellulare, ma talvolta non le deviazioni. Comunque alla fine ci sono saltato fuori ed alla sera ho dormito in un motel lungo la strada chiamato Mecha Brava: posso solamente dirvi che era poco più di 30 km dopo San Gil.
Al mattino ho comunque fatto un'altro giretto per Villa De Leyva












torno poi in ostello per la colazione

questo posto offre una sistemazione ancora più economica del dormitorio, la tenda, sistemata in un corridoio: questa devo dire che non l'avevo ancora vista. Quando l'avevo letto sul sito avevo pensato al giardino













Non mi ricordo il paese, ma mi sono fermato per indossare le imbottiture e prelevare del contante. Ok la prima, mentre per la seconda scopro che non ci sono bancomat: si può prelevare da una farmacia, ma solo con carte colombiane. Non mi resta che provare a Belen.







arrivo a Belen e trovo un bancomat





sempre meglio avere del cash nelle zone rurali: prima di iniziare lo sterrato ho visto questa statua votiva ed ho pensato bene di chiedere la protezione divina: so di cosa sono capace (in negativo) sul non-asfaltato



non mi dilungherò poi molto in spiegazione: spero che le foto rendano adeguatamente quello che mi ha riempito gli occhi mentre guidavo





























le prime presenze umane lungo il percorso





sono una famiglia di muratori, ma adesso stanno costruendo la propria casa: mi offrono anche la limonata





il primo cartello stradale !!!!







nonostane il livello e la velocità dell'acqua ho comunque affrontato il guado



stanno portando alla vendita le piante di caffè: la principale debolezza dei coltivatori locali. Non hanno gli strumenti e le conoscenze per processarlo per conto proprio







l'asfalto







arrivo a San Gil, ma ho ancora della luce a disposizione: non ho voglia di fermarmi in un posto con tanta gente.



faccio rifornimento, prendo un caffè e proseguo



Dopo circa 32 km è completamente buio: ad un ponte vedo un motel con di fronte un ristorante. Tanti camion: significa che costa poco ed è sorvegliato. Infatti la stanza è a 18.000 COP (4,69 €). Un omone grosso mi fa vedere la stanza: appoggio la roba, mi giro ed è già lì con asciugamano, saponetta e telecomando per la televisione. pago e siamo a posto: niente registrazione.
Dopo la doccia attraverso la strada e vado a cenare





quando riattraverso la strada, noto che ci sono delle oche nella zona del motel. Appena mi avvicino iniziano a starnazzare. immediatamente appare un'altro omone con una torcia: mi fa segno di andare. Ho capito: le oche da guardia, posso dormire tranquillo.
 
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16115043 Inviato: 21 Ott 2019 12:48
 

10-09-19
Fondamentalmente ho deciso di raggiungere la città di Barrancabermeja, attraversare i corsi d’acqua e rientrare a Medellin per le strade secondarie al di là dei corsi d’acqua che si vedono su Google Maps. Nulla di definito, ma solo un tentativo di evitare le strade principali. Ieri sera ascoltando il telegiornale mi è sembrato di capire che sia ripresa l’attività delle FARC, l’organizzazione guerrigliera di ispirazione marxista-leninista che venne fondata nel 1964 e che aveva raggiunto un’intesa della cessazione delle ostilità col governo colombiano nel 2016. Non credo poi che questo mi riguardi, ma non ho modo di approfondire: ho terminato il credito e quindi posso solo usare Google Maps. Appena raggiunta una città, magari ricarico o quando arrivo a Medellin. Devo solo rientrare.

Ecco una panoramica completa dell’Hotel Mecha Brava

Situato lungo la Ruta Nacional 45° che collega Bogotà con la Cordillera Oriental

(https://es.wikipedia.org/wiki/Ruta_Nacional_45A_(Colombia)



Dispone di un’ampio parcheggio custodito 24h/24h con servizio di sorveglianza ad Oca Selvaggia





Dall’altra parte della strada sono presenti tutti i servizi, dal ristorante al gommista



Le camere sono dotate di tutti i comfort ed è possibile scegliere fra aria condizionata e ventilatore







Via verso Barrancabermeja



Questo è meglio segnarselo



Sarà l’ultima discesa prima del rientro a Medellin



Parco divertimenti in mezzo alla Cordillera









Casello autostradale



Qui attraverso Bucaramanga…in realtà la dovreste solo sfiorare esternamente andando verso Barrancabermeja, ma mi sono perso







I sensi unici alternati non mancano mai



Alle 13.00 il caldo è davvero devastante: mi fermo per il pieno, mangio qualcosa e poi vedo incredibilmente una sdraio all’ombra. Non è un miraggio. La siesta è perfetta: 5 stelle a quest’area di servizio



Più o meno velocemente riprendo la strada



Finalmente a Barrancabermeja: devo solo capire come attraversare il corso d’acqua





Sta Ecopetrol è davvero presente in città: deve trattarsi di qualcosa d’importante



In effetti è la più grande compagnia petrolifera della Colombia e nella classifica di Fortune delle prime 500 compagnie al mondo (basata sul reddito) è al 346° posto: mica male
Proprio di fronte all’ingresso c’è un piccolo gazebo



Le persone che vi stazionano mi informano che la compagnia ha effettuato una serie di licenziamenti indiscriminati, senza riconoscere arretrati e pensione…il tutto avallato dal Ministero del Lavoro.
Per il prezzo di mezzo gallone di benzina, un signore si offre di accompagnarmi fino all’inizio della strada che porta al ponte: ok potrei arrivarci per conto mio, ma non mi costa nulla aiutarlo un po’



Mi fermo a bere in un chioschetto lungo la strada e qui 2 operai della Ecopetrol mi dicono di non conoscere la strada che sto cercando, ma comunque di non inoltrarmi in quella direzione. La ripresa dell’attività delle FARC ha coinciso con una serie di attentati alle pipeline locali. Mi sconsiglia anche la signora che vende le bibite. Mi torna in mente il notiziario: capirai. Almeno provo a raggiungere il primo centro abitato al di là del fiume, Yondo, poi magari chiederò nuovamente.



C’è un forte contrasto fra i tubi delle pipeline e la natura, ai lati della strada









Yondo, originariamente, era una città cantiere fondata negli anni 40 dalla Shell. Aveva acquisito i diritti per lo sfruttamento fino al 1985, ma nel 1981, sotto la pressione della FARC, si ritirò ed il tutto venne acquisito dal governo.







Un particolare però mi consiglia di informarmi bene: le inferiate in metallo a protezione delle abitazioni: quante volte le ho viste nei quartieri poveri dell’America del Nord, Centro e Sud





Da un bar cerco di capire se davvero esiste una strada per tornare a Bogotà


Ci si potrebbe riuscire, ma arriva il terzo avviso: No Senor. Peligro, FARC. Ok, ma loro con gli automezzi come fanno ? Sono del posto, io no. Ma non ho tanti soldi come: mi rispondono ridendo che allora si arrabbierebbero sul serio. Va bene, capitolo chiuso, si torna indietro.
Al rientro in Italia ho un poco ricostruito quanto accaduto. Le FARC sono una delle più longeve organizzazioni ribelli al mondo e sorte nel 1964 hanno sempre attraversato la storia della Colombia. Un’accordo di pace del 2016 pareva aver segnato la pace definitiva fra le FARC ed il governo. Però il 29 agosto 2019 con un video, l’ex comandante Luciano Marin ha comunicato la ripresa delle attività, indicando come mezzi di finanziamento non più i rapimenti, ma la tassazione delle multinazionali e delle attività illecite



Comunque mi ingegno per raggiungere la strada principale che rientra a Bogotà il più in là possibile, seguendo la secondaria Barrancabarmeja-Troncal Magdalena che si ricongiunge alla 45 poco più di 40 km a sud.





Questo animale credo sia il formichiere





Verso sera dalla 45 devo svoltare sulla 62 per arrivare a Bogotà e in quella zona mi fermo a dormire all’Hotel Primavera





Ristorante a piano terra

 
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16115044 Inviato: 21 Ott 2019 13:03
 

Grande Momi... icon_biggrin.gif
 
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16115885 Inviato: 24 Ott 2019 21:36
 

11-09-19

Sveglia e colazione





Anche stavolta la scelta di strade secondarie mi ripaga.La strada più a ovest per rientrare a Medellin, per quasi 80 km è un bellissimo saliscendi, intervallato da paesini multicolori e pieni di fiori.



















Arrivato a Medellin poco prima di mezzogiorno…giusto per ricordarmi che in albergo ho lasciato una delle batterie della macchina fotografica più il caricabatterie ! Fortuna ce l’altra batteria è carica.



Sono passato dall’agenzia e la ragazza mi ha detto che non c’era nessun problema se riportavo la moto il giorno dopo verso mezzogiorno: ha avvisato i titolari e mi regalano un giorno di noleggio. Dove andare ? Lei mi suggerisce, visto che sono interessato ai murales di andare alla Comuna 13. L’area urbana di Medellin è divisa in 6 zonas, a loro volta divise in comunas, per un totale di 16. La comuna 13 è l’unica chiamata co lsuo numero. Nata come un barrio povero, dove la criminalità era la scelta più facile, si trovava vicino all’autostrada, quindi una via perfetta per il trasporto di armi e droga verso la città. In questa zona Pablo Escobar arruolò moltissimi dei suoi sicari, e dopo la sua morte vi si insediarono i gruppi dei guerriglieri: FARC ed ELN principalmente. Poi nel 2002 arrivò un’ulteriore ondata di violenza, decisa stavolta dal presidente Uribe che lanciò l’operazione Mariscal e poi l’operazione Orion. Per due giorni la vita degli abitanti della comuna fu nelle mani di un uomo incappucciato, che indicava alle forze statali dove si trovassero le persone da uccidere. Persino dagli elicotteri si sparò sulla comuna. Alla fine la popolazione stremata uscì nelle strade sventolando fazzoletti bianchi



Poi però è arrivata la metrocable che ha riavvicinato periferie e centro



Ed infine nella comuna 13 è arrivato il progetto dell’ingegner Cesar Augusto Hernandez che con la sua escalera electrica ha come aperto una porta alla comuna 13 sul mondo



Le cose sono cambiate alla comuna 13: oggi abbiamo i graffiti, l’hip hop. Si sta costruendo una biblioteca, c’è il progetto di un’università (dove prima sorgeva un carcere femminile), di un’ospedale col wifi. C’è un’andirivieni continuo di turisti, hanno aperto negozi per lo shopping, c’è un teatro di musica e recitazione: c’è una speranza insomma.
Potete visitarlo per conto vostro o prenotare uno degli innumerevoli tour urbani di walking che esistono per questa destinazione.











Il metodo di carico di queste casse di bibite è davvero intelligente

Link a pagina di Youtu.be

poi via per l’escalera









Bravi



Link a pagina di Youtu.be

questo dedalo è un continuo scoprire angoli e vedute suggestive















Più che un’incrocio è uno scontro di svariate razze



























Poi inizia ad essere l’ora di rientrare: visto che il parcheggio alle 22.00 chiude, devo trovar qualcosa da fare stasera, e raggiungibile a piedi. Dall’ostello due ragazze distribuiscono un volantino, che poi noto anche affisso ad un palo: proprio a due passi, tanto vale provare a vedere cosa c’è.



La scelta casuale premia: è una delle zone di divertimento notturno di Medellin…ovviamente mi accorgerò anche di toleranzia, ma il tutto separato



Qua e là qualche ragazza sta “lavorando”, ma la quasi totalità dei locali sono pub, disco bar ristoranti ecc…







E in una zona di un piccolo parchetto arriva il colpo di fortuna che ti cambia la serata. Un gruppo di persone sta suonando e bevendo. Scoprirò poi che sono turisti messicani in vacanza in Colombia





Questi bevono sul serio: in Russia si ambienterebbero all’istante

Link a pagina di Youtu.be

Link a pagina di Youtu.be





La serata si anima: vicino a noi il ragazzo con i pantaloni rossi tenta di rubare la rivoltella ad un poliziotto: viene bloccato ed ammanettato. Devo ammettere che non avrei scommesso su un’arresto indolore: la polizia semplicemente lo blocca, nemmeno uno scapaccione.





 
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16116653 Inviato: 28 Ott 2019 22:36
 

12-09-19

Mi alzo davvero presto: non voglio esagerare e quindi devo riportare la moto per le 12.00.
Decido di tenermi l’ultima parte della mattinata per i souvenir e come meta scelgo di andare a vedere il barrio che a suo tempo, riciclando il denaro, Pablo Escobar costruì, regalando un’alloggio ad oltre 16.00 persone. Il quartiere non è mai stato riconosciuto dal governo. Ai tempi venne presa la decisione di distruggere le abitazioni, che ovviamente non possedevano i regolari permessi urbani. Escobar inviò in tutta fretta dei camion, caricò le persone e le trasferì nel barrio, prima della demolizione. Più volte , dopo la morte di Escobar il governo ha tentato di sfrattare gli abitanti, che all’inizio hanno avuto difficoltà ad accedere ai servizi pubblici. La memoria è un fatto complesso, difficile da rendere con chiarezza ed alla fine individuale. C’è chi ancora venera Escobar come un Robin Hood, nonostante quello che ha fatto, chi lo ricorda con orrore e dolore e chi mischia il tutto, tra speculazione e memoria. L’esempio più lampante è il figlio di Escobar, Sebastian Marroquin. Architetto ha ora una sua linea di moda con vestiti che riportano stampati foto e documenti riguardanti il padre. Lui dichiara per portare un messaggio a favore della pace e della non-violenza, però è tutto molto discutibile. La cosa che però mi ha lasciato più di stucco è stato scoprire che uno dei killer più sanguinari di Escobar John Jairo Velásquez Vásquez, detto Popeye, autore di oltre 250 omicidi, uscito di prigione nel 2014, era diventato una star. Canale Youtube in cui parla della corruzione del paese, consulente per una serie Netflix tratta da un suo libro. Su You Tube si trova un video in cui spiega ad una giornalista della BBC come si uccide una persona: con la pistola, sparando alla testa. Ci sono persone (tante, troppe dico io) che si fanno i selfie con Popeye, i video, chiedono autografi. Io capisco che si possa aver guardato una serie su Netflix, che sia piaciuta, ma di fronte ad una persona del genere, coi crimini che ha commesso, almeno dovrebbe rimanere una condanna morale: si dovrebbe distinguere fra la star della serie e lo spietato killer

Questo fotogramma è tratto dal documentario Hitman di Escobar



Link a pagina di Youtube.com

Medellin è suddivisa in 16 comunas: il Toc Toc Hostel è nella 14, il barrio in questione nella 10, La Candelaria



Precisamente nell’angolo formato dalla Calle 38b e dalla Carrera 26c



Oviamente è mattina presto e tutte le attività stanno iniziando. Proprio di fronte al murales è possibile fare colazione.





Parlando con la signora e altre due persone sedute, arriva per me la domanda a sorpresa : “Cosa ne penso di questa specie di economia sorta sul ricordo di Escobar”. Domandone, anche per il fatto che comprendo, ma spiegarmi in spagnolo è un’altra faccenda. Grosso modo riesco a farmi capire: se questo interesse porta dei guadagni per le persone del posto, va bene. Però bisognerebbe sempre ricordare la realtà ed i fatti accaduti, evitando di mitizzare figure malvagie: per esempio quello che sta accadendo col sicario Popeye. Approvano.
Poi vado a fare 2 passi per il barrio







Dopo un po’ su questa scala, incrocio un ragazzino che sta giocando col pallone. Gli faccio cenno di lanciarmelo: sorride e calcia, lui in alto e io in basso. Gli piace giocare portiere. Ok un paio di cose me le ricordo e lanciandogli la palla forte o piano gli dico di ribatterla coi pugni o di controllarla. Poi lo avviso che non gli dirò più se gliela lancerò piano o forte. Poche spiegazioni, un pallone di plastica e passa mezz’ora. Alla “lezione” assistono i vicini di casa dalle finestre. Non mi ricordo come si chiama.









Questo barbiere ci ha proprio spinto la mano coi narco souvenir



La signora delle frittelle mi ha detto il nome di un posto dove trovare dei souvenir a poco: lungo il tragitto incontro però una manifestazione di insegnanti



Io ho trovato i souvenir all’almacen El Hacendado grosso modo incrocio fra Calle 46 e Carrera 53°
Qui troverete diversi blocchi dove si vende e si compra di tutto: avrete solo l’imbarazzo della scelta



















Rientro dall’agenzia: c’è solamente la ragazza. Le piacerebbe tantissimo visitare l’Italia, ma scopro che c’è un’inghippo per i colombiani per venire in Italia (non so se sia così per tutti i paesi). Devono dimostrare di avere sul proprio conto corrente l’equivalente di 30.000 €.


Visto che deve chiudere per il pranzo mi accompagna alla stazione della metro: da qui mi recherò all’hotel Nutibara da dove partono i bus per l’aeroporto della Combuses. Alla fine ve la cavate con meno di 11 $ in tutto.











Per il ritorno mi attende il percorso Medellin-Bogotà-Parigi-Bologna, sempre col casco nello zaino a mano, la giacca a vento con piumino sotto braccio, assieme alla felpa, i jeans pesanti e gli scarponi, insomma, la parte più dura della vacanza. Anche questo ritorno comunque passa in un’attimo ed io ringrazio tutti per il tempo e l’eventuale lettura delle mie righe. Felice di aver “incontrato” nuovamente tanti moto maniaci. Vi saluto, tolgo il disturbo e rimango a disposizione per due chiacchere..eventualmente.

 
16116717
16116717 Inviato: 29 Ott 2019 9:24
 

Grazie mille della condivisione! Ormai sono un tuo fan! icon_biggrin.gif
 
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16116718 Inviato: 29 Ott 2019 9:25
 

E' sempre un piacere visitare i tuoi posti leggendo il report, complimenti vivissimi eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif
 
16116723
16116723 Inviato: 29 Ott 2019 9:47
 

Ancora complimenti, aspetto il prossimo viaggio!!! =d= =d=
 
16116730
16116730 Inviato: 29 Ott 2019 10:26
 

grazie di nuovo per questo racconto. 0509_up.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif
E' stato come essere lì con te 0509_doppio_ok.gif

...c'è però un problema, grosso, purtroppo ineludibile ....
...ora ci tocca aspettare il prossimo anno per un tuo nuovo viaggio e un nuovo racconto rotfl.gif

grazieeeeee!!!!! 0510_abbraccio.gif
 
16116790
16116790 Inviato: 29 Ott 2019 13:23
 

Dad_61 ha scritto:
grazie di nuovo per questo racconto. 0509_up.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif
E' stato come essere lì con te 0509_doppio_ok.gif

...c'è però un problema, grosso, purtroppo ineludibile ....
...ora ci tocca aspettare il prossimo anno per un tuo nuovo viaggio e un nuovo racconto rotfl.gif

grazieeeeee!!!!! 0510_abbraccio.gif


Nessun problema: mi trovate qualcuno disponibile per i giorni da lunedì a domenica per le prossime 36 settimane per il mio lavoro in officina e io mi organizzo anche per una vacanza in primavera. doppio_lamp_naked.gif
 
16116792
16116792 Inviato: 29 Ott 2019 13:27
 

pazuto ha scritto:
Ancora complimenti, aspetto il prossimo viaggio!!! =d= =d=


Ehh, lo aspetto anch'io 0510_sad.gif 0510_sad.gif 0510_sad.gif 0510_sad.gif 0510_sad.gif
 
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