Trovare una motivazione sufficiente che giustifichi il ritorno in un Paese in fondo così piccolo e privo di celebrate attrazioni è la missione principale da svolgere. Infatti i miei sentimenti laotiani mi spingono a dire con l'incertezza di sempre che, non c'è praticamente quasi niente da vedere. La cucina non corrisponde esattamente al gusto del mio palato, ma in compenso la BeerLao scivola via che è un piacere, senza dubbio la migliore del continente. La natura è esageratamente bella e in moltissimi luoghi si respira un'aria primordiale non contaminata da fattori esterni e quindi in questo controsenso dettato da precedenti esperienze direi che il Laos non può competere con altri paesi del Sud - Est Asiatico a meno che... di affrontarlo in moto. Per questa avventura si è reso necessario tramutarsi mentalmente da motociclista metropolitano a uno di campagna e seguire un itinerario insolito pernottando nei villaggi tribali e qualche guesthouse. Per questo fine noleggiamo un mezzo da enduro, con il quale attraverseremo avanti e indietro il Nord percorrendo strade miste asfalto-terra fino a raggiungere la frontiera più sconosciuta con la Cina. Saremo assistiti da una guida locale che ci fornirà la logistica e i pass necessari per ottenere ospitalità nei villaggi. Natura del percorso, facile.
Itinerario sintetizzato
Luang Prabang - Muang Xay - Muang Sing - Phongsali - Yot Ou District - Confine Cina - Muang May - Vieng Kham - Vieng Thong - Phonsavan - Luang Prabang
La base di partenza e arrivo è Luang Prabang, una cittadina turisticamente nota vecchio retaggio dell'epoca coloniale francese. Abbastanza carina e affollata, non mi soffermerò se non per dire che l'ultima volta l'abbiamo raggiunta via fiume con Luang Say navigando una parte melmosa del Mekong, una interessante alternativa per chi è qui diretto cercando una divagazione sul tema.
Luangsay.com
Luang Prabang — Muang Sing Km 380 circa
Nel tragitto verso la provincia di Luang Namtha — Muang Sing abbiamo previsto di sostare nella città di Muang Xai per visitare alcuni siti naturalistici.
Muang Xai
Per così dire è la città più importante del Nord e capitale del distretto di Oudomxay, posizionata nel bacino del fiume Nam Ko è circondata da foreste e montagne.
Per prima cosa ci rechiamo al tempio di Phuuthat Stupa risalente al 14° secolo, ma distrutto e ricostruito più volte a seguito delle varie guerre. Al tramonto si gode di una bella vista su tutta la città e parte della vallata. A seguire visitiamo la foresta di Nam Kad, una delle più belle di tutto il Laos. Per giungere in questo luogo bisogna fare riferimento al villaggio di Ban Faen distante circa 25 km da Muang Xai. Dopo aver percorso un tratto di strada impervia e attraversato più volte un fiume appoggiamo la moto a un albero e iniziamo un trekking di circa 20 minuti, dopodiché ci troviamo davanti a una splendida cascata. Riprendiamo il nostro radar che adesso prevede una sosta nel villaggio di Ban Chom Ong situato in una posizione a dir poco eccezionale racchiuso a cerchio dalle montagne con tutta la vallata circostante coltivata a riso.
Abbiamo una capanna in Bed and Breakfast senza corrente elettrica, ma l'ospitalità della comunità Khmu che gestisce alcuni bungalow essenziali costruiti con il bambù è genuina. A richiesta servizi esterni e con supplemento disponibile anche WC and Bidet, mentre l'acqua corrente è garantita dal movimento manuale a secchio Open Air.
I pasti, pur non essendo compresi, si possono consumare con modica spesa al ristorante Bè and Gree che tradotto sarebbe a dire "Pecora e Ranocchi" il tutto accompagnato dalla solita ciotola di riso e Beerlao. L'aperitivo lo gustiamo al Bar 1972, il locale è posto in posizione strategica nella via principale, giusto per osservare e prendere parte alla movida serale.
Dopo esserci rifocillati ci apprestiamo a partire verso la prossima meta, Muang Sing. Alcune ore di tragitto percorrendo una strada che con meraviglia definirei fin troppo facile e siamo a destinazione.
Muang Sing - Phongsali Km 300 Verso l'avventura desiderata
Fino a Pak Nam Noi sono circa 250 Km di strada in buone condizioni ed è percorribile con qualunque mezzo, bus compresi. Oltrepassata Pak Nam entriamo nell'inferno o se preferite nell'avventura, dipende dai punti di vista. Le strade da qui in poi non sono più definibili tali ma sono soltanto sterrati polverosi o fangosi, sempre dipende se viaggiate nel periodo secco o quello delle piogge. Arriviamo a sera a Phongsali, stanchi ma soddisfatti. A questo punto della gita debbo correggere certe affermazioni iniziali sui generis su questo Paese. Ognuno naturalmente ha la propria idea di viaggio, di solito quando si pensa allo svago o al relax difficilmente viene in mente il Laos, ma piuttosto una candida spiaggia a Solitary Beach. Se invece il divertimento corrisponde anche a un desiderio di coinvolgimento totale nella natura sebbene scossa dal rumore di uno scarico di una moto... allora per quanto vedremo da adesso in avanti è meta assolutamente indicata.
Phongsali
Situata a 1400 mslm ai piedi del monte Phfou Fa, capoluogo del distretto di Nam Ou è la provincia senza ombra di dubbio più inesplorata. Possiede un centro storico intatto poiché non è stata coinvolta dai bombardamenti americani. Confina con lo Yunnan, la provincia cinese che tanto per cambiare ne ha incorporato gran parte del territorio e a lato Dien Bien (Vietnam).
A Phongsali si possono svolgere tutte le attività legate al trekking senza dimenticare le escursioni ai vari villaggi tribali. Chi è nato stanco, oppure come nel mio caso con le ruote, consiglio comunque una scarpinata sino alla cima del monte Phfou Fa, da dove si gode di una vista spettacolare sulla città. Siamo in Laos? Certamente non nello Yunnan, sebbene le costruzioni ne ricordino lo stile.
Nam Ou River
E' anche il fiume che a partire da Ban Souanteng presso il confine cinese scorre fino a confluire nel Mekong a Pak Ou, località che trovasi a quaranta Km da Luang Prabang città. A Sud Est di Phongsali troviamo il porticciolo fluviale di Hat Sa, che funge da base per risalire e scendere il fiume.
Nam Ou Rver Valley
Una sorta di madre di tutte le acque o se volete di Mekong dei tempi andati, dimenticate Muang Sing, Van Vieng e compagnia, adesso siamo veramente nel cuore della natura come il creatore l'ha disegnata. Sulle colline sono disseminate le famose Hilltribes, 28 etnie diverse che vivono in alta quota e in modo non meno significativo nei villaggi dispiegati lungo le sponde a Nord del fiume Nam Ou.
Nei d'intorni solo per citare alcuni, ci sono luoghi da visitare come Muang Khua, Boun Neua e il distretto di Boun Tai Nam Lam o più a nord il villaggio delle lepri Gnot Ou dove troneggia il Wat Luang risalente al 1400 d.C. Ognuno può cucirsi su misura un piacevole itinerario di uno o più giorni nella provincia, ma il modo più valido di esplorare la zona è quello di noleggiare una imbarcazione per due o tre giorni .
Se proprio ancora non siete soddisfatti o siete perennemente malcontenti, suggerisco di puntare nel vostro mirino la zona del N.P. Phou Den Din lungo il confine con il Vietnam ed è quello che noi faremo domani.
Partenza da Ban Tha — Hat Sa Pier
Ci rechiamo al molo dove ci attende una barca con i nostri custodi e con la quale daremo inizio a questo breve tour. L'incontro con animali selvatici e le tigri ci è stato assicurato, anche se non ci spero proprio.
Phou Den Din
Dopo alcune ore di navigazione in perfetta solitudine, accompagnati soltanto da un casino di gibboni e aquile volteggianti sbarchiamo per proseguire a piedi. Altre tre ore di cammino su sentieri sconosciuti e si apre davanti a noi un'immensa vallata, da lontano osserviamo gli elefanti pascolare. Un'altra deviazione a ritroso e arriviamo presso un ponte diroccato vicino al fiume, si tratta di una costruzione dell'epoca coloniale francese adesso in disuso e che non ho coscienza a che cosa poteva servire considerato che siamo nella Jungla.
Ci accampiamo per la notte proprio di lato su una spiaggia dove i nostri amici dopo aver preparato il campo accendono un fuoco che verrà alimentato per tutta la notte. La sensazione è quella di vivere nella realtà un film già visto, bellissimo ma, non ho dormito un minuto per via dei cosiddetti rumori della foresta, che per inciso non erano cinguettii notturni.
Verso Ou Pax
Un posto dove in teoria dovremo riuscire a vedere in lontananza una rara specie di tigre, in realtà numerosi sono i check point militari che ci impediscono di proseguire. Meglio così, mi sento sollevato e non vedo l'ora di tornare a Phongsali e rientrare in possesso della mia bestia da enduro. Per questa gita è vivamente consigliato munirsi di una o meglio due guide autorizzate e bene armate, che provvederanno al vostro sostegno con tende da campeggio, cibo e Beerlao, ma soprattutto veglieranno sulla vostra incolumità.
Nella spedizione oltre le guide sono da considerare i portantini e una imbarcazione, non spaventatevi per i costi, i prezzi sono bassissimi e il conto si paga in Kip, mentre le mance obbligatorie sono in dollari. Proseguiamo nella Nam Ou Rver Valley con alcune escursioni lungo il bellissimo fiume.
Destinazione linea di confine cinese - Piano maestro
Il nostro viaggio adesso si snoderà sulla via delle Hilltribes verso il Nord estremo del Paese lungo il solo percorso possibile che porta direttamente alla frontiera con la Cina. Con la moto affronteremo lo sterrato attraversando foreste primarie correndo su una pista che si sovrappone quasi letteralmente al fiume Nam Nou. Dopodiché non dovremo fare altro che tornare sui nostri passi e scendere a ritroso a Sud ma verso il lato opposto che confina con il Vietnam e quindi per grandi linee dirigerci in direzione prima di Phonsavan e poi Luang Prabang dove abbiamo un volo prenotato su Bangkok.
Più o meno a spanne ancora Km 1300 di strade polverose. Mi chiedo se veramente riusciremo a essere all'aeroporto in tempo utile per l'imbarco.
Mini tour Phongsali - Yot Ou Km 135 - Yot Ou - Ban Souanteng - Yunnan Km 50
Ci lasciamo alle spalle le verdi piantagioni da tè di Phongsali e scendiamo verso valle con l'obbiettivo prefissato di raggiungere la frontiera con la Cina. Dopo una cinquantina di Km svoltiamo in direzione di Boun Neua, più che un villaggio mi sembra una stazione di autobus. Buone nuove per chi volesse raggiungere con un comodo volo Phongsali. Qui a Boun Neua è stato aperto un minuscolo aeroporto, se così vogliamo definirlo, niente lounge, ma in compenso ci sono le sedie in plastica verde e un casotto che vende birra e a lato della pista c'è un capanno che funge da improbabile torre di controllo. Insomma, sto parlando del Phongsali International Airport che dovrebbe servire a collegare questa parte del Laos con la Cina e soprattutto con Ventiane la capitale del Laos. Peccato che non ci sia traccia di un aereo, ci viene riferito che la frequenza dei voli è sospesa a tempo indeterminato, vale a dire quando c'è...c'è... sempre se gli pare. Maggiori info sull'evoluzione della specie possono essere raccolte presso il Viphaphone No Palace Hotel in Phongsali o alla Lao Airlines, sempre se vi rispondono.
Boun Neua - Ban Souanteng Verso lo Yunnan
Questa tappa si svolge risalendo il Nam Ou River essenza vitale di questa parte del Paese. Ci sono due modi per effettuare questo tragitto, ovvero risalendo e scendendo la valle via fiume, oppure come nel nostro caso via strada seguendo la sola pista segnata. Si tratta di immaginare un solco di terra creato ad arte che attraversa una foresta quasi vergine, dico quasi, poiché per costruire questo varco lungo ben 140 Km, sono stati abbattuti migliaia di alberi.
Da segnalare che al momento questa frontiera può essere oltrepassata solo da cittadini laotiani e cinesi. Lasciamoci alle spalle tutto quello che sappiamo sulla civiltà e continuiamo il viaggio. Seguendo la pista che si interfaccia con il fiume incontriamo tantissimi Ban, sono piccoli agglomerati di dignitose capanne che sorgono tanto sulle rive del fiume quanto sulle colline e sono abitate da etnie diverse, le famose Hilltribes che con cognizione di causa conierei anche Rivertribes.
Tanto per dare una idea Il corso del Nam Ou River, che tradotto significa letteralmente Ciotola di Riso, scorre da Nord verso Sud per circa 450 Km prima di confluire nel Mekong a Luang Prabang. Adesso la pista si snoda fra montagne, canyon, foreste e vallate boscose, ma senza mai perdere di vista il grande fiume. Siamo in uno degli ultimi ecosistemi naturali ancora intatti del Sud-Est Asiatico, più che ci si spinge a Nord e più questo ecosistema ci appare spettacolare.
Considerato che non riesco a descrivere in modo soddisfacente la bellezza di questi luoghi mi limiterò soltanto a non sprecare qualche aggettivo, come incomparabile e indimenticabile. Con il senno di poi, avrei senz'altro parcheggiato la moto a Boun Neua o in qualche altro posto e organizzato questa gita interamente via fiume, servirà da esperienza per la prossima volta, oppure come consiglio a qualche viaggiatore strano interessato.
Bene, come i turisti raggiungono Capo Nord con il solo scopo di farsi immortalare nel piazzale di arrivo osservando il fenomeno del sole di mezzanotte, noi ugualmente a Seochai, ultime capanne laotiane prima della linea del traguardo, scattiamo le foto ricordo del nulla.
Non possiamo avvicinarci più di tanto, i gesti dei militari sono eloquenti, si rende necessario darsela a gambe levate e ripiegare sui nostri passi per la stessa via, questa volta verso Sud.
Prossima tappa Pak Nam Noy -Muang La -Pak Mong - Nong Khiaw
In questo tratto incontriamo numerosi agglomerati abitati dal'etnia Akkha, certo il territorio non ha nulla a che vedere con quello in precedenza descritto.
Siamo adesso a Muang La, abbastanza carina e civilizzata è sita in un ansa del Nam Pak River dove è recentemente sorto anche un lodge di lusso, altre sistemazioni e alcuni ristoranti sono disponibili per chi volesse trattenersi. Una attività interessante che qui possiamo svolgere è quella di usufruire delle numerose sorgenti di acqua calda. Procediamo verso Pak Mong che è un posto deludente dove non vale la pena di soffermarsi, poco più un incrocio dove troviamo una pompa di benzina e qualche negozio con una improbabile Guesthouse annessa.
Riposo a Nong Khiaw
L' abitato si sviluppa su entrambe le rive del fiume Nam Ou. Ci sono alcune motivazioni per fermarsi in questo angolo sperduto del Laos, la prima ovviamente per riposarsi da un lungo viaggio, la seconda per esplorare i dintorni popolati dalla comunità Hmong e naturalmente per effettuare escursioni fluviali.
Direzione Luang Prabang
Causa la vicinanza a Luang Prabang, da dove partono frequenti gite organizzate, Nong Khiaw sta divenendo sempre più una meta di approccio turistico.
La destinazione può essere facilmente raggiunta in tre ore di auto. Nel villaggio ci sono guesthouse, ristoranti per lo più dislocati lungo le rive del fiume, un operatore turistico e da non sottovalutare l'energia elettrica 24 ore. Un discreto numero di viaggiatori passano o prendono qui base soprattutto per poi risalire il fiume verso Muang Ngoi, da Hat Sa fino Muang Khua. Per chi fosse a Luang Prabang e cercasse un approccio facile con la natura selvaggia del Laos consiglio di visitare il tratto compreso fra Muang Ngoi e Hat Sa, qui il Nam Ou offre scenari ancora molto suggestivi.
Per noi sarà l'ultima volta che attraverseremo questo fiume, poiché la prossima tirata ci condurrà al Parco Nazionale Phou Louey, lungo la strada che porta in Vietnam.
Nam Phou Louey N.P. base a Muang Hiam
Siamo arrivati fin qui principalmente per effettuare un Safari notturno solcando il fiume Nam Nern.
Partenza prima del tramonto, scivoliamo sulle acque a bordo di una long tail a motore spento ad un certo punto illuminati da una torcia. Il tragitto dura diverse ore, riusciamo a individuare dei cervi e altra fauna selvatica.
L'escursione termina in un eco lodge essenziale nella foresta. Ho visto di meglio, direi comunque che ne è valsa la pena, non fosse altro per la particolarità del contesto e nondimeno perché ho appreso che i proventi derivanti dall'attività del parco concorrono al mantenimento dell'ecosistema e sono equamente divisi fra le varie etnie che lo gestiscono.
Muang Hiam - Phonsavan Km 200 senza soste, salvo Beerlao e conseguente scarico del serbatoio.
Percorso stretto e tortuoso ma privo di particolari difficoltà, siamo oramai nel cuore del Laos civilizzato e tanto per confermarlo prendiamo alloggio in uno dei migliori hotel della città, trattasi di un 3 stelle che sul momento non possiamo che apprezzare per i servizi in camera. Abbiamo scelto di albergare a Phonsavan con lo scopo di visitare la Piana delle Giare, per poi recarci senza ulteriori indugi all'aeroporto di Luang Prabang.
La Piana Delle Giare
E' dislocata a Sud della città dove si trovano diversi siti archeologici.
In pratica nelle vallate pur mutando il paesaggio la sostanza non cambia, le giare (grandi vasi di pietra alcuni di 2-3 mt di diametro da ricondurre a riti funerari antichi) sono disseminate ovunque.
Quello che mi ha colpito, più che le antiche giare, sono stati i segni di avvenimenti più recenti, quali i crateri causati dalle bombe americane e le trincee ancora intatte.
Siamo giunti alla fine di questo Moto tour tanto straordinario quanto abbordabile, pensateci... magari al posto della solita settimana bianca rischiando di trovare una sassaiola fangosa, allora non sarebbe meglio farla in moto? Non resta altro che il tragitto verso l'aeroporto di Luang Prabang, consegnare il mezzo e volare su Bangkok, una città bellissima dove abbiamo uno stop over sempre gradito, stavolta in un vero albergo adagiato sulla sponde del Chao Phraya River e a seguire un altro volo su Roma via Doha.
Ma non prima di aver preso un aperitivo allo Sky Bar situato al 63° del Le Bua at State Tower dove si gode di una vista impagabile sulla città.
Link a pagina di Lebua.com
Per concludere la serata con una cena a bordo della Manohra Rice Barge, una barca d'epoca restaurata, che oltre a cibo eccellente servito ai pochi tavoli sul ponte offre anche una bellissima vista notturna di Bangkok navigando sul fiume Chao Phraya.
Manohracruises.com
Info aggiuntive
Per effettuare questo Tour, oggi viene utile la nuova Air Italy (Qatar Airways) che con un volo diretto Milano - Bangkok, ovvero la porta del Sud Est Asiatico, costa a/r da 370,00 a 470,00 Euro, dipende dal periodo, che segnalo il migliore va da Dicembre a Marzo. Ecco, chi fosse interessato a fare altrettanto deve aggiungere per il breve volo di trasferimento da Bangkok a Luang Prabang a/r circa 160 dollari con Air Asia e poco di più con Bangkok Airways. Buon viaggio.