londinese ha scritto:
Ah, un’altra cosa: affidati ad un commercialista bravo, che sia esperto in doppia tassazione. Non ti fidare di amici colleghi etc. che al 99% sparano boiate.
Se sei residente all’estero per più di metà anno, DEVI iscriverti all’AIRE (anagrafe italiana residenti estero). È un obbligo di legge. Se non lo fai, la conseguenza principale è che resti fiscalmente residente in Italia, quindi devi dichiarare all’Italia tutti i tuoi redditi mondiali. Anche quelli guadagnati in un altro stato. Anche se tassati alla fonte in quell’altro stato estero. Anche se l’aliquota estera è più alta e quindi all’Italia non devi nulla. Se non lo fai, preparati psicologicamente e fisicamente alla possibilità di ricevere un suppostone dall’agenzia delle entrate, che ti impedirà di stare seduto per parecchio tempo – altro che andare in moto!
Molti non lo fanno e non vengono sgamati, ma questo non significa che sia saggio rischiare.
Il consolato italiano di Londra è stracarico di lavoro; le registrazioni AIRE possono richiedere mesi e mesi. Conserva RELIGIOSAMENTE la documentazione con cui dimostrare quando hai richiesto la registrazione AIRE; oppure, meglio ancora, informati se puoi mandare direttamente tu la documentazione al comune in Italia. In queste cose consolato e comuni hanno elevato lo scaricabarile ad arte, col consolato che dice sempre di aver mandato tutto subito al comune, e il comune che dice che no, loro non hanno ancora ricevuto nulla.
Il tutto è complicato dal fatto che gli anni fiscali sono sfasati: qui vanno da aprile ad aprile, non dal 1 gennaio al 31 dicembre.
Grande! Ti ringrazio delle preziose dritte!