rougehcp ha scritto:
Ciao a tutti.
In questo momento mi è presa la voglia di provare il manubrio a piega bassa sulla mia sv650.
Più per sfizio che per necessità ovviamente.
Ne ho ordinato uno online ma mi é arrivato un modello largo 82cm
Sui forum ho letto di gente che taglia e si regola i manubri e pensavo fosse giusto.
Mi hanno detto di in realtà quello arrivato è un manubrio da cross. Molto basso e molto dritto.
L'ho reso e ho iniziato a cercarlo nei negozi e ho notato che spesso questi manubri da cross vengono venduti come manubri piega bassa da naked.
In negozi più "esperti" mi hanno fatto vedere la differenza, quelli da strada sono più chiusi, più piegati.
La domanda è... montando questi manubri non specifici su moto da strada, cosa comporterebbe a livello di guida?
Quali sono le quote giuste per un manubrio standard a piega bassa?
Grazie
Partiamo dal presupposto che non esiste una classificazione precisa per cui una certa forma è un manubrio da cross basso e un altro è uno stradale.
Mettiamo anche in chiaro che lo stesso manubrio montato su moto diverse può risultare in posizioni di guida molto differenti (es: lo z1000 ha la piastra di sterzo molto in alto ed un manubrio molto basso, se monti il manubrio dello z1000 sulla tua finirà per risultare molto più basso che non sullo z1000 stesso).
Detto questo:
Abbassare o spostare in avanti il manubrio comporta maggior carico all'anteriore e una posizione di guida più impiccata, fondamentalmente fai più fatica e lo sterzo diventa più pesante, però hai un feeling migliore e più grip avanti a discapito del posteriore.
La larghezza del manubrio influenza la leva, più il manubrio è largo più sono necessari movimenti ampi, meno forza serve. Diventa più facile "leggere" i movimenti della ruota anteriore e si fa meno fatica a guidare usando le braccia, di contro visto che lo sterzo risulta più facile da muovere ne consegue una maggior sensibilità a movimenti non voluti e maggiori difficoltà nella guida di corpo.
In fine l'apertura del manubrio: un manubrio più aperto permette di fare più forza e privilegia, a livello ergonomico, una guida più dritta, mentre un manubrio più chiuso carica i polsi in caso di cerchi di stare dritti ma risulta più confortevole se si è in carena.
In linea di massima puoi pensare a due estremi (che ovviamente sono tali anche per pesi, quote ciclistiche e sospensioni, non solo il manubrio):
Da una parte hai i motard, con manubri alti, ampi e dritti, dall'altra le supersportive che con i loro semimanubri equivalgono ad un manubrio molto stretto, chiuso, avanzato e basso.
Le prime sono moto molto agili e facili alle basse velocità ma assolutamente instabili alle alte, le seconde danno il meglio ad alte velocità, per quelle basse risultano impacciate e faticose e richiedono sempre una guida molto fisica, ma su un curvone da 200km/h hanno una stabilità e un feeling impossibile per qualsiasi altra moto.