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Inviato: 22 Ott 2017 13:15
Oggetto: Report WestGP 21/10/2017 Colori d’autunno: “Di...”
Di...
Di buio mattino mi vesto di nero,
di silenzio la borsa preparo e di sbadiglio chiudo la porta.
Due freschi cuoricini in questo guscio io lascio, sopiti ancor di sogni e speranze.
Di nebbia l’autunno mi accoglie, avvolge, e non riscalda...
Fredde le mani guidan la strada,
Di asfalto nero rigano le gomme...
gocce di casco si posa la visiera...
Di rumore, motore, fra grigio e marrone...
Viaggio l’incanto fra piatti boschi di occhi ai miei fianchi.
Di presto arrivo in Autogrill,
E Scarmagno est, rifugio di te caldo e croissant veg è..
Lesta l’attesa l’amico caro, motociclista Bertran, io ritrovo.
In un caffè di ortofoto si sorseggia, persino memoria persa si temporeggia.
Ancora un attimo, ed ecco.. Un’Harley Davidson timbra la sua voce...
È arrivato Edo, l’altro amico mio caro... motociclista artista viaggiatore fortunato...
Di cielo grigio volgon lo sguardo lassù, entrambi azzurro sanno che c’è...
La Valle d’Aosta aspetta persino me.
Di volata si viaggia... e Nus autostrada vien pagata.. forse cara e salata...
Ma che bello è arrivare in tre...
E poi due e poi altri tre...
Siamo tutti qui...
Chi da Milan chi proprio di qui,
Di otto moto la più bella sai qual è?
Certamente la mia, solo per me...
Via si parte e lento l’azzurro il ciel diventa
Di strade imboscate Edo presenta..
subito gli occhi di meraviglia si colmano
Di monti disegnati, paesaggi striati... catturati..
Scattiam foto dissennati...
E ancor si va... Etrubles è là.
Di Gran San Bernardo un pezzo si salirà.
Memoria di me, affiorirà.
Incasco il rumore del mio silenzio e rimprovero la me di oltre dieci anni fa.
L’asfalto di qua, conosce bene le quattro ruote che naufragavano di là.
Ma questi boschi di giallo vestiti, sfumati d’arancio e verdi soffusi
di parole sussurrano a tutti... anche a me... “Fermati un po’, ammira me.”
Di presente vesto i pensieri, amici cari ho qui davvero.
Driller di tanti ne scatto foto,
È come ritrarre la mia moto...
Tutti avanti di attesa a guardar,
l’atram che, di motina tranquilla arriverà.
E ancora via... si va...
La Valpelline è là...
Di boschi scoscesi, rapisco colori..
Di foto d’ombre e terra di gomme fermo gli odori...
Prati e mucche in un freno...
Di pini senapearancio il terreno..
Niente meno che asfalto di stradina. Di mondo da svelare.
D’autunno motociclista il segreto da cercare.
E dentro un Blu di Persia di intenso turchese
Ci tuffiamo di occhi e foto di manganese...
Come è bello qui, di Place Moulin lago e diga così.
Ma terror mi prende... tornante in parapolica mi sorprende..
Tutto per? ...Di polenta e cinghiale ristorante...
ma battente chiuso il nostro ventre...
E su si ritorna.. di monti d’America l’immagine torna...
Di tavoli e panche seduti siamo su un promontorio da mozzafiato..
a consumare sacchi di pranzi di tonno, cioccolato, maltodestrine e zucchine...
Pane azimo si assaggia di sorriso fondente cioccolato si condivide.
E parole si muovono di chi Svizzera conosce,
Ed io mi perdo di ricordi di un tempo che fu. Cieca, l’oscuro non vedevo.
Eppure mi mangiava. Ed ero io a non digerire.
Ma ecco, ancora loro, di amici alcuni cari, motociclisti mi circondo,
Di foto buffe ridiamo e di gruppo scattiamo...
E ripartiamo.
Dolce quiete d’autunno qui lasciamo.
E ancor si va... Ollomont è là...
E tenerezza riscopro, a spolverare il tempo di gioventù.
Di scarponi e sci qui, di neve ragazzina qui, di inverno e amiche qui, ricordi io ho.
C’era tutto quello che non sapevo. Che non immaginavo.
C’era il futuro. Era tutto nelle mie mani. Di linea e pugno oggi tatuate.
È c’è un bar... Di caffè offerti al gruppo si sa...
Chi ultimo arriva pagare vorrà...
Non scontato io do, il fermarsi di tutti per un po’...
E seduta fuori, di calma e silenzio, di pace vestita,
ad altri cari amici, motociclisti, io penso.
Di loro mancanza un po’ io sento.
E li raggiungo di immediato in polpastrello.
L’ autunno ancora è con noi..
A narrar il frusio di ruscelli e prati
...e formaggi cacciati.
Di ritratti fiorati ancor scatti rubati...
E siamo di nuovo tutti di moto in linea..
Fra boschi di dolcezza quei colori applaudiamo...
E ringraziamo.
E via morbidi di curve tranquilli andiamo...
Aosta lì giù di mucche in battaglia ci narrerà...
E adoro....
Di fragore le nostre moto irrompere nel viale...
Ballerini in prima sincronizzati inseriamo..
Di Augusto il Tempo noi ruotiamo.. rotonda imbocchiamo...
E fiera troviamo!
Di formaggi noi regaliamo..
Di marmellate di zucca primi immaginiamo...
Ed infine, di braccia rotonde noi ci salutiamo.
Di propria via ognuno va..
Ed io mi perdo ancora di strada di roccia e torrente
Di Bard forte e possente...
Di alberi e foglie di vento soffiate
Come coriandoli di speranze regalate...
Di coccola d’autunno sento il bisogno,
Di sole soffice carezza voglio.
Nei miei pensieri lento il ritorno.
Di freddo e grigio ritrovo la mia città...
Di calore di casa però, profumo sento già.
Questo d’autunno giro, resta qua.
Sono i colori di amici, motociclisti, del cuore.
atram
Ps. Adoro l’autunno. È la mia stagione preferita, è la stagione della personalità. Delle differenze. Le scorgi, le ami. È la stagione dei passaggi, è il ponte, fra gli estremi dell’estate e dell’inverno. È quell’in mezzo, quel fra, quella metamorfosi, quella preparazione che presagisce già un futuro. È quell’ultimo calore dell’intensità di una stagione vissuta in pienezza, nel lussureggiare del verde, è un lascito che ti riempie i sensi. Ricolma e ridonda, ma mai abbastanza. Non ci si stanca mai di questi colori che permangono, si trasformano, e permeano l’intero dei tuoi occhi. Amo l’autunno. E ho adorato questo giro. Così calmo, così tranquillo. Dolce e delicato.
Grazie Edo. Grazie davvero per averci accompagnato fra questi profumi.
Grazie a Tutti per essere stati parte di un mio sabato di moto sentito.
Un sorriso...
atram