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Inviato: 20 Lug 2017 10:27
Oggetto: Divieti e strade bianche [i comuni possono imporli?]
Ciao a tutti! Non sono sicuro di aver scelto l'area esatta, ma mi sembra quella più confacente al problema che sto per sottoporre. Eventualmente, prego il moderatore di spostare il mio messaggio. Il problema e' il seguente: esistono numerose strade (non parlo di sentieri o mulattiere, ma semplicemente strade non asfaltate) che, generalmente, uniscono due valli. Solo come esempio, cito una "Valdidentro-Grosio" (via Eita-Fusino) e "Maniva-Anfo". La prima, e' percorribile solo da Grosio fino a Eita (o fino a Malghera, che pero' e' cieca) con il pagamento di un modesto ticket di 3€, ma giunti al confine del comune di Valdidentro e' vietata. L'altra, quella del Maniva, e' vietata completamente. Sembra che i divieti siano posti dai comuni, quindi e' qualcosa di completamente diverso dai divieti più o meno "legittimi" (mah...) che pone il CAI sulle mulattiere. Con piacere, vedo che alcuni comuni più evoluti, come Foppolo, con un modesto ticket, concede il transito sul passo Dordona e la regione Piemonte (?) consente con 15€ di percorrere la meravigliosa Via del Sale. Mi chiedo se la chiusura di tali strade ad opera dei comuni sia legale perché, appunto, sono strade e non altro. Per inciso, mi irrita molto che, una volta che vengono costruite gallerie e viadotti, venga impedito (con divieti o anche solo di fatto) il transito sulle vecchie strade: esempio la galleria infinita a sud di Bormio (8 Km, seguita da altre due) o quella da Camerata Cornello a San Pellegrino. Ormai, anche con gli enduroni stradali, siamo costretti a viaggiare dove circolano i camion!