Le considerazioni da fare riguardano: spazio, peso, efficacia e aerodinamica. Ci sono soluzioni che sono adottate normalmente, ad esempio molte moto hanno tagli nelle carene che estraggono l'aria del radiatore verso l'esterno, convogliandola attorno (anziché sulle) gambe:
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O addirittura montando i radiatori lateralmente:
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Anche l'inclinazione in avanti del motore aiuta a deviare il calore verso il basso.
Una configurazione particolare era adottata dalla Benelli Tornado Tre 1130, con il radiatore e relative ventole montati nella coda. Gran bella moto a mio avviso:
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Immagino che la Benelli non producesse la classica vampata di calore all'accensione delle ventole al semaforo. Rimane però il fatto che tutto il calore che si propaga attraverso il telaio (specie se di alluminio) non è facilmente deviabile. Ci si può inventare improbabili paratie tra motore e serbatoio, o condotti e deflettori studiati all'occorrenza e alla fine ci si scontrerà con maggiori difficoltà di accesso, peso maggiore, design che farà storcere il naso ai più e magari pure maggiore resistenza aerodinamica, che incrementa i consumi e la quantità di calore generata!
Insomma il problema è che in moto il motore è in mezzo alle gambe! La soluzioni ci sono: piccoli motori e basse potenze (la mia RS 125 scaldava davvero poco), oppure scooter e mezzi elettrici. Per una commissione in centro uno qualunque tra questi è di gran lunga preferibile rispetto ad una grossa SuperBike, e d'altro canto è raro sentire qualcuno lamentarsi del calore prodotto dalla moto mentre gira a 160 km/h di media in pista.
Insomma occorre scegliere il proprio mezzo con la testa, non con il cu... ehm cuore, e talvolta mettere da parte la smania di prestazioni in favore della praticità.