L'incontro è felice, Marco ed Elisa, un milanese ed una emiliana che vivono nel bresciano, sono simpatici e cordiali, due chiacchere e ci diamo un arrivederci a domani, al porto di Bodo.
Loro partono, io entro nel casermone di benvenuti al polo

Parto dopo una ventina di minuti a ritmo allegro, la strada a tratti bagnata per un acquazzone giá passato ed a tratti bagnata per acquazzone in corso non rallentano più di tanto il mio ritmo, mi sto abituando a guidare su fondo umido, ormai i km sotto l'acqua stanno diventando davvero tanti, tanto che qualche km prima di Bodo mi fermo per rabboccare il serbatoio e trovo la coppietta di cui sopra che hanno appena finito di rifornirsi.
Una brodaglia calda che chiamano caffè bevuta in compagnua va bene per scaldarsi le estremitá, e decidiamo di stare insieme nella ricerca di una sistemazione per la notte.
La troviamo al camping vicino l'aeroporto, una cabin più piccola per me e una più grande per loro due.
Approfitto del fatto che non piove per inventarmi la modifica da apportare all'attacco della action cam rottasi due giorni prima (altro irritante imprevisto).
Risolta la pratica telecamera mi preparo per la solita cenetta intima in compagnia di me stesso

Intanto il cielo si è aperto, dopo una settimana rivedo il sole e siccome è la prima sera all'interno del circolo polare, riuscirò anche a vedere il sole di mezzanotte
