Crazymonkey ha scritto:
Veramente il concetto di café racer prevede che la moto venga spogliata di quanto non necessario (a volte si aggiunge un cupolino, ma se ha una carena non è più una cafè racer, è una carenata... per quanto "vintage") e dotata di semi-manubri.
Va da sé che se la base ciclistica non è buona in partenza, e non viene migliorata con criterio (ma modificata a casso di cane), il risultato finale sarà una moto dalla scarsa guidabilità. Al contrario, se si parte da una moto con buona ciclistica e la si migliora (allo stesso modo in cui si migliorerebbe la ciclistica di una naked o di una sportiva) non vedo quali particolari critiche si potrebbero muovere.
Come ho già detto, tutto dipende dalla perizia e dal gusto di chi effettua queste modifiche. Stigmatizzare a priori un'intera categoria di motociclette mi sembra poco sensato.
sinceramente il tuo precetto è rispettato tanto quanto la legge sulle imprecazioni e sulle bestemmie qui a verona... secondo me non conviene, se si tratta di rifare TUTTA la ciclistica allora si, una GPZ diventa una belva superiore a qualsiasi 400 moderno ma... sennò no...
la SWM bisogna "aspettare" ma sono fiducioso, tanto capitale, una rete già molto diffusa sul territorio e il CEO è quello che ha creato la SXV