Broglia ha scritto:
Un concessionario rimettendo in vendita una moto usata avendo l'obbligo di venderla con 12 mesi di garanzia in teoria sarebbe obbligato ad analizzare a fondo la moto in modo da essere sicuro che non abbia problemi o difetti,almeno per i dodici mesi di garanzia ed ecco giustificato il fatto che possa rivenderla ad un prezzo maggiorato,ma sarebbe anche tenuto a consegnarla in ordine,con almeno il cambio dell'olio e del filtro;purtroppo il più delle volte non gli guardano neanche addosso,il compratore si fida e nella maggior parte dei casi gli va pure bene perchè le moto circolanti sono tutte o quasi abbastanza affidabili e a meno che il precedente proprietario non fosse veramente un cane non dovrebbe saltare fuori niente di strano.
C'è da dire poi un'altra cosa:nelle concessionarie,specialmente ufficiali,dovrebbero esserci meccanici con una certa competenza,ma il più delle volte c'è un capo officina che in teoria dovrebbe fare tutti i corsi di aggiornamento e poi ci dovrebbero essere degli altri meccanici che teoricamente a loro volta dovrebbero essere seguiti scrupolosamente dal capo officina,ma capita spesso che il capo officina possa non essere un gran che e tra gli altri non è difficile trovare dei prestatori d'opera mal pagati,infatti non ce ne sono pochi che fanno qualche moto in nero a casa loro ed il discorso vale sia per le moto che per le auto.
I padroni dei concessionari vogliono spendere il meno possibile e guadagnare il più possibile ed alla fine chi ci rimette è l'acquirente.
Non saranno tutti messi così,ma in giro ce ne sono e ne conosco di meccanici che arrotondano per conto loro ed aggiungo che fanno bene.
Una considerazione sul neretto:
Nelle concessionarie, specie ufficiali, i meccanici normalmente non sono eccezionali.
Questo perché la maggior parte del loro lavoro è eseguire tagliandi, montare qualche accessorio e fare qualche semplice riparazione.
I meccanici capaci, quelli in gamba, sono altrove, non certo nelle concessionarie ufficiali.