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Acquisto e immatricolazione moto usata ex Svizzera
15376473
15376473 Inviato: 18 Giu 2015 10:37
Oggetto: Acquisto e immatricolazione moto usata ex Svizzera
 

Ciao a tutti. Mi hanno proposto l'acquisto di una moto del 1999 immatricolata in Svizzera e ora, presumibilmente, radiata in quel paese. La moto è gia in Italia (i proprietari avevano casa qui), ovviamente senza targa, e ha il libretto annullato dalle autorità elvetiche con il nome dell'intestatario svizzero. Quale è la procedura, ammesso si possa fare, per acquistarla e renderla circolante in Italia? Grazie.
 
15376492
15376492 Inviato: 18 Giu 2015 10:53
 

Con il libretto annullato vai al pra e richiedi la reimmatricolazione. Non te lo garantisco ma dovrebbe esaurirsi tutto nel giro di poco tempo. A quel punto ti daranno la targa nuova, il libretto ed il certificato di proprietà.
 
15376656
15376656 Inviato: 18 Giu 2015 13:09
 

Grazie.
Avevo letto di casi un po' diversi che la trafila è complessa. So anche che devo passare dalla motorizzazione x il collaudo (sentiti stamattina al volo), previo appuntamento per ritirare i moduli e la lista dei documenti da produrre. Il PRA non risponde al telefono, quindi andrò di persona.
 
15435942
15435942 Inviato: 27 Ago 2015 0:05
 

Mi sento in dovere di aggiornare la discussione.
Purtroppo non è finita come avrei sperato.
Non senza difficoltà, sono finalmente riuscito a parlare, e ad avere alcuni chiarimenti, sia con la motorizzazione che con il PRA.
La motorizzazione (un funzionario poco simpatico e parecchio irreperibile) inizialmente mi ha prospettato le cose come estremamente semplici (prima telefonata).
Contatto quindi il PRA che, dopo aver acquisito tutti gli elementi del caso, mi ha sorpreso per solerzia e disponibilità.
Per loro comunque la faccenda appare subito più complicata ma, in via confidenziale, mi dicono che "tutto dipende da come la motorizzazione intende immatricolare il mezzo...".
In pratica, se si riporta la provenienza Svizzera (extra UE) tutto si complica all'inverosimile, secondo il PRA. Che, sempre in via confidenziale, mi consiglia di farla immatricolare come mezzo di provenienza ignota.
A questo punto provo risentire la motorizzazione, ma trovare il funzionario addetto è un'impresa non da poco. Quando, finalmente, riesco a parlarci, con tono piuttosto seccato perché chiedo chiarimenti via telefono dato che abito a oltre 40 km dal suo ufficio e non ho tempo per andarci di persona negli orari a lui comodi, comincia a snocciolarmi una lunga serie di documenti da presentare che si era ben guardato di elencarmi nella prima telefonata.
Tento di spiegargli che tali documenti sono impossibili da produrre, dato che il mezzo era stato radiato e lasciato in Italia dal precedente proprietario svizzero insieme ad altri beni mobili ed immobili e che lo stesso è irreperibile, essendosi trasferito chissà dove.
Vista l'irremovibilità e il tono sempre più indisponente del mio interlocutore, saluto e chiudo la conversazione.
Purtroppo non mi va di sprecare il mio pochissimo tempo libero rincorrendo assurdità burocratiche e altrettanto assurdi burocrati.
Di moto ce ne sono tante e di vita ce n'è una sola.
Ciao e grazie a tutti.
 
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