ajejebrazorv ha scritto:
Per prima cosa, per inquadrare bene la situazione ,
bisogna dire che ogni motorizzazione affronta stesse problematiche in modo diverso.
Di solito, quando si va direttamente in motorizzazione,
per richiedere il nuovo libretto per i ciclomotori , denominato "Certificato per Circolazione" con abbinato il nuovo tipo di contrassegno chiamato a sua volta "targa Ciclomotore",
si fanno i vari versamenti (circa 60 €), si complila l'apposto modulo a cui si allegano fotocopie di carta identità e codice fiscale , ed il vecchio libretto , ossia, il "Certificato per Ciclomotore".
Nella compilazione del modulo, c'è da inserire la sigla di omologazione.
Per i ciclomotori di una certa età, sorge pero' un l problema .
Infatti , in molti casi, nonostante fosse prevista una omologazione a partire dal Nuovo Codice della Strada del 1959,
per motivi (boh ) , sul libretto e nemmeno sul telaio veniva riportata questa omologazione.
Continua .....
bisogna dire che ogni motorizzazione affronta stesse problematiche in modo diverso.
Di solito, quando si va direttamente in motorizzazione,
per richiedere il nuovo libretto per i ciclomotori , denominato "Certificato per Circolazione" con abbinato il nuovo tipo di contrassegno chiamato a sua volta "targa Ciclomotore",
si fanno i vari versamenti (circa 60 €), si complila l'apposto modulo a cui si allegano fotocopie di carta identità e codice fiscale , ed il vecchio libretto , ossia, il "Certificato per Ciclomotore".
Nella compilazione del modulo, c'è da inserire la sigla di omologazione.
Per i ciclomotori di una certa età, sorge pero' un l problema .
Infatti , in molti casi, nonostante fosse prevista una omologazione a partire dal Nuovo Codice della Strada del 1959,
per motivi (boh ) , sul libretto e nemmeno sul telaio veniva riportata questa omologazione.
Continua .....
Appunto continuando
Dicevo che esiste questo ostacolo che pur avendo anche il libretto,
su di esso non è segnato il codice di omologazione e nemmeno lo si trova punzonato sul telaio.
In teoria sarebbe la motorizzazione che dovrebbe avere un archivio con tutte le schede di omologazione con i vari riferimenti per ogni ciclomotore prodotto dal circa metà 1959 in avanti,
ma nella realtà, siccome erano documenti cartacei si sono persi nei meandri degli archivi, per cui non stanno nemmeno a far fatica a cercarli.
In diversi casi, in assenza di un codice di omologazione del ciclomotore , è lo stesso ing esaminatore, che ne dà uno diciciamo d'ufficio,
ma parallelamente vogliono vedere della documentazione dell'epoca, come depliants, prove su strada, su riviste in cui sia testimoniato che quel ciclomotore era in effetti così.
Queste però, ripeto sono interpretazioni fatte in certe motorizzazioni, per cui puo' darsi che per altri non vengano prese nemmeno in considerazione.
Nel caso del Mini Bike con libretto vecchio tipo,
io penso che comunque quando hanno ipotizzato il "collaudo" suppongo che si riferissero alla "visita prova", che è la stesso "esame" a cui è sottoposto un ciclomotore, quando ha smarrito il vecchio libretto "Certificato per ciclomotore".
Se si tratta della "visita prova", è una seduta di prova in cui viene verificato che il motorino
abbia le caratteristiche della omologazione. Ovviamente non riuscendo a risalire alla omologazione, con opportuna documentazione cartacea esibita del proprietario, (depliant, ecc.)
come dicevo prima , a volte si risolve tutto.
Se questa soluzione non viene accettata, non rimane che iscrivere il ciclomotore al registro FMI oppure ASI,
e poi con la scheda tecnica ufficiale FMI o ASI, che riporta tutte le caratteristiche del mezzo,
il rilascio del nuovo libretto + targa è sicuro, sempre però previa visita prova.
Ovviamente in questo caso i tempi si allunga di pèarecchi mesi, perchè bisogna avere in mano la documentazione FMI o ASI.